La Malaysia Kenanga Investment Bank Berhad lancerà un’app su Bitcoin e crypto col supporto della società cinese Ant Group, affiliata di Alibaba.
Summary
La nuova app crypto in Malesia col supporto di Ant Group cinese
La Kenanga Investment Bank Berhad, un’importante banca d’investimento privata della Malesia, sta lavorando per lanciare un portafoglio di criptovalute e un’app di trading, col supporto della società cinese Ant Group.
JUST IN: 🇲🇾 Malaysia Kenanga Investment Bank Berhad, to launch a #crypto-friendly app to its over 500,000 clients in 2023.
— Watcher.Guru (@WatcherGuru) August 24, 2022
“La Malaysia Kenanga Investment Bank Berhad lancerà un’app crypto-friendly per i suoi oltre 500.000 clienti nel 2023”.
In pratica, l’aumento di interesse verso Bitcoin e crypto in Malesia, nonostante questo lungo periodo di “inverno crypto”, pare abbia spinto la Kenanga Investment Bank Berhad a lanciare questa sua nuova app.
Nello specifico, l’app crypto dovrebbe offrire servizi di portafoglio elettronico, trading di azioni e criptovalute, l’FX e la gestione degli investimenti digitali.
Questa novità ha coinvolto la società cinese affiliata Alibaba, la Ant Group, che ha potuto supportare la creazione dell’applicazione crypto restando fuori dalla Cina.
La partnership per l’app crypto malesiana fuori dalla Cina
Come è ben risaputo, la Cina ha bannato le crypto e tutte le società che operano con loro sul suo territorio. Eppure la Ant Group pare non si sia fermata davanti alla partnership malesiana, purché si lavori fuori dal territorio cinese.
Grazie a questo coinvolgimento, Kenanga potrà utilizzare per la sua app il mPaaS, una rete di sviluppo mobile formulata da AliPay App.
La Malesia pare essere sempre più aperta al mondo crypto e alla sua adozione. E infatti, l’amministratore delegato di Kenanga Group, Datuk Chay Wai Leong, ha detto:
“Non vediamo l’ora non solo di unificare un ampio spettro di offerte finanziarie sotto un unico tetto, ma soprattutto di rendere più accessibile la creazione di ricchezza democratizzando i servizi finanziari per i milioni di malesi”.
Crisi o difficoltà finanziaria passeggera?
Il Paese più ostile al mondo delle crypto, la Cina, sembra non se la stia passando molto bene a livello finanziario. Anzi, da quello che è apparso a Lark Davis proprio ieri, pare che uno dei settori più colpiti dalla crisi cinese è il real estate (niente a che vedere con le criptovalute).
E infatti, Davis riferisce che il 75% della ricchezza cinese risiede proprio nelle proprietà immobiliari e che questo espone il cittadino medio ad eventuali scoppi di bolle del settore.
Questa possibile crisi o difficoltà finanziaria passeggera nel settore immobiliare del Paese, continua Davis, potrebbe portare a ricadute gravi come quelle del 2008, soprattutto perché la Cina è parte integrante dell’economia globale.