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La dominance di Bitcoin resta piatta

Dalla prima settimana di giugno ad oggi la dominance di Bitcoin è colata a picco senza soluzione di continuità arrivando ai minimi storici. 

Cos’è la dominance e qual è la relazione con il Bitcoin

La dominance si misura in percentuale ed è determinata dal rapporto tra la capitalizzazione dell’asset e quella totale di mercato. 

Potrebbe rappresentare anche l’appeal che ha un determinato titolo, valuta, indice e quant’altro sugli investitori.

Nel caso delle criptovalute, la dominance determina l’interesse nei confronti di una determinata coin e si calcola mettendo a confronto la capitalizzazione di questa rispetto quella di tutte le altre altcoin esistenti, ovvero quella di mercato. 

L’Università di Cambridge la definisce come un dato che determina l’appel di qualcosa o qualcuno e nel caso specifico la valuta con più alta capitalizzazione ovviamente è Bitcoin, anche se in questo periodo è Ethereum in realtà a catalizzare tutta l’attenzione degli investitori in vista degli importanti cambiamenti verso i quali si dirige a passo spedito e che vedranno la luce entro questo mese.

La Dominance di Bitcoin è il dato di riferimento nel mondo delle valute digitali ed è riconosciuto con la sigla BTC.D.

La Dominance di Bitcoin

La criptovaluta che da sempre vanta la capitalizzazione maggiore è Bitcoin, ma ultimamente la sua Dominance non è così brillante come un tempo, pur rimanendo la più diffusa e utilizzata moneta virtuale al mondo.

La capitalizzazione di Bitcoin è in prima posizione su CoinMarketCap con $362.384.604.482 e un’offerta di circolante pari a 19.143.606 di BTC su un totale di 21.000.000 di BTC.

Quest’anno l’appeal di Bitcoin sugli investitori senior o junior che siano, pur rimanendo sempre costante, era iniziato con valori vicini ai minimi dal 2018 ad oggi, attestandosi intorno al 39/40%, per la precisione. Il minimo del 2022 per ora è stato quello registrato il 16 gennaio scorso quando il dato si attestava al 39,36%.

La quota di Bitcoin sulla capitalizzazione di mercato complessiva delle criptovalute registra i minimi da quattro anni, il dato più debole da giugno 2018 secondo CMC.

Il picco massimo di quest’anno per quanto riguarda la Dominance è stato raggiunto l’11 giugno ed è stato del 48,36%, ma da quella data ad oggi, il dato è disceso senza soluzione di continuità arrivando oggi a 39,53%, livelli visti solo a metà giugno e che sono vicinissimi ai minimi storici del 2018.

Dopo aver bucato la resistenza dei 20.000 dollari e quella dei 19.000 dollari oggi la valuta si attesta a $18.723, un terzo del valore che poteva vantare a giugno dell’anno precedente.

Il mercato crypto alla fine è riuscito a preservare la media mobile (MA) a 200 settimane, risultato importante nei mercati orso, anche se BTC/USD non ha avuto proprio la stessa sorte.

La calma piatta degli investitori più attenti, sia per Ethereum che per BTC, non aiuta e non lo fanno neanche le politiche monetarie aggressive della Federal Reserve annunciate e intraprese da Jerome Powell.

Il presidente della Banca Centrale Americana al Jackson Hole si è detto deciso a voler perseverare con il pugno di ferro nella politica di rialzo dei tassi e gli analisti prevedono che al prossimo FOMC di settembre, la scelta, cadrà su un rialzo di 75 punti base, valore che, tuttavia, il mercato dovrebbe aver già scontato.

Le flessioni del mercato si ripercuotono sul valore della valuta digitale colpendo negativamente il valore della coin al punto da farla arrivare al valore odierno.

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La dominance del Bitcoin si attesta intorno ai suoi minimi

Cosa accadrà dopo il Merge alla dominance delle principali crypto?

L’hype che attualmente pervade Ethereum e il Merge a cui si appresta a passi spediti è fondata ed è l’idea che investire in ETH a un buon prezzo prima di questo passaggio possa essere un investimento molto profittevole.

Questo fermento porta via un pò di attenzione verso il Bitcoin che, nonostante tutto, attende pazientemente il proprio turno consapevole del fatto che a prescindere da come vada il Merge, lui potrà recuperare capitali in fretta dopo questo passaggio.

L’opinione comune degli investitori è che dopo il passaggio alla Proof of Stake della valuta di Buterin, i capitali torneranno a fluire verso la valuta con la maggiore capitalizzazione.

Il Bitcoin potrebbe dumpare in basso fino ai 16.000 dollari e qualcuno si spinge addirittura ad ipotizzare 10.000 dollari come target raggiungibile, ma questa non è l’unica ipotesi sul tavolo.

BTC potrebbe ritrovare la dominanza e salire fino a vette importanti che gli analisti pongono addirittura a 35000/38000 dollari, non privi di un velato ottimismo.

La realtà è che nessuno può sapere cosa farà BTC dopo il Merge.

Tutelarsi sulla volatilità aprendo posizioni sia short che long con stop loss ai livelli da ciascuno ritenuti accettabili, potrebbe far perdere occasioni ghiotte, ma potrebbe anche salvare i portafogli da variazioni di prezzo importanti che potrebbero significare gravi perdite.

Come si comportano gli exchange in vista del Merge

Molti exchange hanno ritenuto di salvaguardare i propri clienti bloccando l’operatività di vendita e di acquisto di ETH. Questo ha fatto storcere il naso a molti investitori che, ovviamente, preferirebbero non avere le mani legate quando essere tempestivi potrebbe fare la differenza.

La cosa che potrebbe aiutare in questo senso può essere spostare su wallet come MetaMask o altri i propri Ethereum così da averne il pieno controllo.

Secondo il famoso trader Ched, per intuire la direzione di BTC è molto utile tenere d’occhio la media mobile esponenziale (EMA) a 8 giorni.

Il Merge è prossimo e in attesa di quello, ieri c’è stato l’ultimo uprgade Bellatrix prima del Fork finale che darà vita a un ETH nuovo e più green, senza miner.

L’attesa sarà breve poiché si prevede che tutto sarà compiuto tra il 10 e il 20 di questo mese. Dopodichè si potrà capire meglio la direzione che prenderà Bitcoin e come si attesterà la sua Dominance una volta spostata l’attenzione degli investitori da ETH a BTC.

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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