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Ethereum: avvenuto l’aggiornamento Bellatrix

Ieri, come previsto, è avvenuto l’aggiornamento Bellatrix del protocollo Ethereum. 

Si tratta dell’aggiornamento definitivo che porta al Merge, previsto in un arco di tempo che va dal 13 al 15 settembre. 

Qual è l’importanza dell’aggiornamento Bellatrix per il Merge di Ethereum?

Bellatrix è un aggiornamento importantissimo, perché è quello che segna concretamente il passaggio a PoS, dato che introduce le modifiche chiave al meccanismo di consenso di Ethereum. 

La roadmap ufficiale per il Merge mostra come Bellatrix è un aggiornamento che modifica il cosiddetto Consensus Layer, ovvero quello della nuova Beacon Chain basata su PoS. Quello che effettuerà, invece, il vero e proprio Merge sarà Paris, che avverrà contemporaneamente sia sul Consensus Layer che sul cosiddetto Execution Layer, ovvero la vecchia blockchain basata su PoW. 

roadmap bellatrix merge
La roadmap per il Merge di Ethereum

L’aggiornamento Paris coincide con il Merge, ovvero è l’esecuzione stessa della fusione della vecchia blockchain basata su PoW in quella nuova basata su PoS. 

Pertanto, ieri Bellatrix ha di fatto attivato il Merge sulla nuova Beacon Chain, mentre Paris lo attiverà anche sulla vecchia blockchain rendendolo a tutti gli effetti operativo. 

Infatti, il Merge di Ethereum, che sostituirà PoW con PoS, avviene in due fasi, e quella di ieri è stata la prima. In questa prima fase avviene un aggiornamento del protocollo Ethereum che richiede un aggiornamento dei software client di Beacon Chain. La seconda fase, invece, scatterà in automatico quando sarà raggiunto il livello TTD (Terminal Total Difficulty) di 58750000000000000000000. 

Il raggiungimento di tale livello darà il via al Merge effettivo, ed avverrà tra il 13 ed il 15 settembre. 

Una volta che sarà raggiunto, il successivo blocco della blockchain ufficiale di Ethereum verrà prodotto da un validatore della Beacon Chain, e non più dai miner. 

In questo momento, quindi, è ancora in uso la vecchia blockchain basata su PoW, e a convalidare i blocchi sono ancora i miner, nonostante l’avvenuto aggiornamento Bellatrix. Il passaggio a PoS avverrà con l’aggiornamento Paris. 

paris merge ethereum
L’aggiornamento Paris darà vita al Merge definitivo

Come prepararsi al Merge di Ethereum

Per poter supportare il Merge, i nodi Ethereum devono eseguire contemporaneamente sia il client che opera sulla vecchia blockchain, sia uno che opera su quella nuova. L’aggiornamento Bellatrix prevede di aggiornare solo quest’ultimo. 

Se i nodi non dovessero essere aggiornati all’ultima versione del client che supporta Bellatrix, non sarebbero in grado di supportare il Merge, quindi è un passaggio, non solo fondamentale, ma anche assolutamente necessario. 

Curiosamente proprio ieri il prezzo di ETH è sceso. 

Dopo essere salito da circa 1.550$ a 1.670$ è sceso di colpo a 1.500$, ma sembra che l’aggiornamento Bellatrix non c’entri. Infatti, questa discesa è avvenuta diverse ore dopo l’aggiornamento, ed ha coinciso con un calo simile, per ampiezza e velocità, anche del prezzo di BTC. 

Il prezzo di Ethereum (ETH)

Dal minimo di agosto di 1.430$, toccato a fine mese, era salito del 16% fino al calo repentino di ieri. Tale salita probabilmente è dovuta proprio all’attesa del Merge, anche perchè c’è la possibilità che grazie ad un fork di alcuni miner possa essere generata una nuova criptovaluta che dovrebbe essere distribuita gratuitamente a tutti i possessori di ETH. 

Infatti, dopo il Merge in teoria tutti i miner di ETH dovrebbero smettere di convalidare ed aggiungere blocchi alla vecchia blockchain. Questo, però, è tutt’altro che scontato, perchè per i miner significherebbe smettere di incassare. Molti miner hanno deciso di mettersi a minare altre criptovalute basate su PoW e compatibili con Ethereum, come Ethereum Classic (ETC), ma alcuni sembrano intenzionati a voler continuare a minare sulla vecchia blockchain di Ethereum. 

Tuttavia, dato che gli ultimi aggiornamenti del protocollo Ethereum prevedono di fatto la dismissione della vecchia blockchain basata su PoW, e quindi lo stop alla creazione di nuovi blocchi Ethereum con il mining, per poter continuare a farlo è necessario un fork. 

Attualmente le probabilità che questo fork venga effettuato e sopravviva sembrano, però, essere in calo. 

Il valore e la speculazione su ETHW

È stato creato un token, chiamato ETHW, che consente di scommettere sulla nuova criptovaluta che potrebbe eventualmente nascere da questo fork. 

Ad inizio settembre il prezzo di ETHW era salito a 55$, ovvero un valore di gran lunga inferiore a quello di ETH, e negli ultimi giorni è sceso addirittura del 30%. 

Visto che per ogni ETH detenuto al momento del possibile fork verrà creato un ETHW, qualora il fork effettivamente ci fosse, il confronto diretto tra i prezzi dei due token è possibile. 

Il valore attuale di ETHW è un quarantesimo di ETH, quindi, ad esempio, a chi deterrà 1.000$ in ETH al momento del fork, è come se potessero venir regalati 25$ in ETHW. 

Il fatto è che non è detto che ai miner convenga creare una nuova criptovaluta, e soprattutto un nuovo ecosistema alternativo ad Ethereum, solo per poter continuare a minare. Infatti, un ecosistema tale in realtà c’è già: si chiama Ethereum Classic, e la sua criptovaluta (ETC) vale più o meno tanto quanto ETHW. 

L’ecosistema Ethereum Classic, i miner spostano l’attenzione

Visto che esiste già un’intera piattaforma funzionante estremamente simile a quella che dovrebbero creare con il fork PoW, e che quindi non richiede alcuno sforzo di creazione, è possibile che molti miner di ETH preferiranno semplicemente mettersi a minare ETC piuttosto che doversi impegnare nella creazione e nel mantenimento di una nuova piattaforma. 

Sarebbe stato molto diverso, invece, se attorno al progetto di creare un fork PoW di Ethereum ci fosse stato molto più consenso, così da poter realmente creare qualcosa di nuovo, e non solo una brutta copia di un progetto già esistente. 

Da notare che il Merge ci sarà a prescindere che il fork PoW avvenga oppure no, e che questo eventuale fork non modificherà in alcun modo nè la roadmap nè il funzionamento di Ethereum ed il suo passaggio a PoS. Si tratta solo di un tentativo maldestro di difendere la PoW su Ethereum, in un momento in cui, invece, Ethereum la sta abbandonando a tutti gli effetti. 

L’unico scenario in cui potrebbe aver davvero senso il fork PoW è quello in cui il Merge non dovesse avere successo. Ovvero, se con l’introduzione di PoS dovessero esserci dei problemi su Ethereum, tornare a PoW potrebbe essere difficile, ed in tal caso una versione PoW di Ethereum già pronta all’uso potrebbe avere successo. 

Questo scenario, comunque, è comunemente ritenuto poco probabile ad oggi. 

Il futuro del Merge di Ethereum e del possibile fork PoW

Infatti, tutti i test effettuati fino ad ora hanno dato esito positivo, e visto che ormai sono anni che la community Ethereum si prepara a questo passaggio epocale, ciò fa presupporre che sia improbabile che si verifichino problemi così seri da costringere a tornare indietro. 

Bisogna, però, fare attenzione ad una cosa, ovvero al fatto che qualcuno potrebbe aver acquistato ETH in questi giorni proprio per poterli detenere al momento di un’eventuale fork PoW. Quindi, se il fork non dovesse avvenire, costoro potrebbero non avere più motivi per detenere ETH, e quindi potrebbero volerli vendere. 

Questo ragionamento vale anche nel caso in cui il fork avvenisse, perché gli ETHW tecnicamente verranno creati ed assegnati nel momento stesso del fork, quindi una volta effettuato non c’è più bisogno di detenere ETH per farseli dare, anche nel caso in cui la distribuzione effettiva dovesse avvenire in un secondo momento. 

Quindi, se il prezzo di ETH nelle ultime settimane dovesse aumentare grazie all’ipotesi legata al fork PoW, è possibile che prima o poi possa scendere, o se il fork PoW non si farà, o comunque dopo che avrà avuto luogo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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