Ripple potrebbe presto svelare nuovi sviluppi positivi nei suoi progetti di valuta digitale della Banca Centrale (CBDC), seguendo quello che ha affermato martedì uno dei suoi consulenti di punta nel settore valute digitali di Stato, Antony Welfare, che ha parlato di ulteriori annunci nelle prossime settimane.
JUST IN: #Ripple Senior Advisor says there will be CBDC announcements in the coming weeks.
— Watcher.Guru (@WatcherGuru) September 6, 2022
Summary
Ripple e le istituzioni
Ripple è una delle aziende maggiormente coinvolta forse nei progetti, che attualmente sarebbero più di 80 in altrettanti Paesi al mondo, legati allo sviluppo di valute digitali di Stato, come evidenziato dalla sua recente collaborazione con Digital Euro Association, un think thank specializzato proprio nello studio e nello sviluppo di progetti legati alle stablecoin e alle valute digitali di Stato, e che si sta occupando in primo luogo dello studio e dello sviluppo di un nuovo euro digitale.
We’re excited to join the Digital Euro Association as a supporting partner to further develop our work with #CBDCs!
This is one part of our larger goal to develop and deliver global solutions for CBDCs and stablecoins through our #blockchain and #crypto expertise. https://t.co/8KODIKLP5y
— Ripple (@Ripple) February 11, 2022
Welfare con alcuni tweet nelle ultime settimane è sembrato voler far intendere che ci saranno grandi novità sul tema CBDC, affermando in risposta al tweet di un utente, che parlava dei nuovi progetti di Ripple in Bhutan e nella Repubblica di Palau, di tenersi pronto a prossimi nuovi importanti annunci in materia
Thanks @sentosumosaba for the mention – make sure you follow me for more CBDC announcements in the next few weeks 👌👌👌
— Antony Welfare (@AntonyWelfare) September 6, 2022
La società è diventata un punto di riferimento per molti Stati e banche centrali intenzionate ad esplorare il mondo delle CBDC, dal marzo 2021 quando ha sviluppato una versione privata di XRP Ledger, appositamente creata per diventare una piattaforma per le Banche Centrali per emettere CBDC in modo sicuro.
La società, sul proprio sito a proposito della piattaforma, spiega:
“Ripple offre una piattaforma completa per l’estrazione, la gestione, la transazione e la distruzione di CBDC. Ogni soluzione è costruita su un registro privato basato sulla tecnologia XRP Ledger, una blockchain collaudata che ha effettuato oltre 70 milioni di transazioni nel corso di 10 anni ed è considerata affidabile dalle istituzioni finanziarie di tutto il mondo”.
Di recente, il Digital Dollar project ha siglato una partnership con quattro aziende, tra cui proprio Ripple, per il nuovo ed innovativo “Programma Sandbox tecnico” lanciato dal think tank statunitense, che ha come obiettivo quello di esplorare le potenziali ramificazioni tecniche e commerciali di una CBDC negli Stati Uniti.
Welfare, in una recente intervista, ha affermato:
“Per Ripple, Crypto è nel nostro DNA. La nostra business unit RippleX si concentra sul rendere facile per gli sviluppatori costruire su e con XRP Ledger, oltre a collaborare con altri nello spazio crittografico su casi d’uso come NFT e CBDC (ovvero risorse tokenizzate)”.
A giugno, la società, proprio per rafforzare il suo peso e la sua importanza nel settore delle CBDC, ha lanciato il suo primo hackathon (una sorta di gara per informatici ) CBDC online, chiamato “Ripple CBDC Innovate”.
La competizione avrebbe visto la partecipazione di 483 esperti, che sono stati invitati a creare applicazioni incentrate sulle CBDC, per migliorare l’interoperabilità con le risorse digitali.
I problemi di Ripple con la SEC
La scelta è caduta su Ripple proprio per la sua importante infrastruttura in materia di CBDC, malgrado la società stia affrontando da oltre due anni una causa in tribunale con la SEC per un supposta vendita senza autorizzazione di prodotti finanziari.
E’ dal dicembre del 2020 che la SEC, infatti, è in tribunale contro Ripple, che potrebbe ancora essere definita una security.
La Securities and Exchange Commission statunitense accusa infatti il CEO di Ripple Labs, Brad Garlinghouse e il co-fondatore, Chris Larsen, di aver venduto XRP, il token nativo di Ripple, come se fosse un’offerta di titoli non registrata. Ripple, invece, cerca di affermare che XRP non è una security.
La SEC sembra destinata alla sconfitta, ma ancora non è detta l’ultima parola.