Il famoso servizio di messaggistica, Telegram, che è sempre più utilizzato da utenti interessati al settore delle criptovalute, ha deciso di lanciare una nuovo servizio in-app dedicato al Bitcoin.
JUST IN: Telegram Wallet launches P2P #Bitcoin exchange in-app – Blockworks
— Bitcoin Magazine (@BitcoinMagazine) October 4, 2022
Summary
Telegram fa progressi in ambito crypto: nuova feature per lo scambio di Bitcoin in-app
Era da mesi che si parlava della possibilità che la nota società di messaggistica potesse preparare qualche grande novità nel settore crypto.
Ad aprile un po’ a sorpresa aveva lanciato il Wallet Ton, che permetteva agli utenti di scambiarsi il token TON, che rappresenta la blockchain del social, direttamente sulla app di messaggistica, grazie ad un wallet integrato direttamente in essa.
A maggio poi era stata la volta di una nuova esperienza nel campo degli NFT, quando sempre Ton aveva lanciato i suoi primi progetti non fungibili token sulla piattaforma Disintar.
A luglio l’eclettico fondatore e ceo della app Pavel Durov aveva dichiarato che la società stava esplorando con grande interesse il mondo del web3. Forte dei suoi 500 milioni di utenti Durov vorrebbe esplorare le nuove possibilità che offre questa nuova versione del web, che è maggiormente incentrato sullo spazio crittografico.
Nel 2020 Durov era stato costretto ad abbandonare la sua piattaforma blockchain Ton, di cui è comunque rimasto il token, per presunte accuse da parte della Sec di aver venduto titoli, senza autorizzazione, ma continua ad essere fermamente convinto nelle ampie opportunità che offre la crittografia, soprattutto per una app come la sua. La Sec aveva anche costretto la società a restituire circa 1,2 miliardi di dollari, raccolti grazie alla vendita del token GRAM, che doveva governare l’ecosistema blockchain della app.
Gli sviluppatori dietro il Telegram Wallet Ton, che consente agli utenti di Telegram di acquistare criptovalute con una carta bancaria il token Ton, ora hanno messo a punto una nuova app per creare un vero e proprio exchange per permettere ai circa 550 milioni di utenti mensili di telegram, di trasferire criptovalute tra di loro.
Le prime indiscrezioni sulla nuova funzione
Secondo le prime indiscrezioni trapelate, il servizio sarebbe del tipo P2P anonimo, ciò vuol dire che gli utenti dovranno condividere i propri numeri di telefono per poter depositare, scambiare o acquistare criptovalute. Inoltre, il servizio sarà gratuito per gli acquirenti, ma non per i venditori, che invece dovranno pagare una commissione dello 0,98%.
La TON Foundation, a tal proposito, ha commentato:
“Si rivolge agli utenti ordinari e fornisce una soglia di ingresso bassa per l’apprendimento della blockchain. Molti servizi su TON sono simili alle solite applicazioni che le persone sono già abituate a utilizzare.
Senza uscire da Telegram puoi acquistare criptovaluta, inviarla ai tuoi amici usando un breve soprannome senza indirizzi di portafoglio lunghi, accedi a Internet con il bot @mobile, paga un abbonamento al tuo canale Telegram preferito insieme a molti altri servizi.”
Il servizio di messaggistica con il suo bot wallet, funge a tutti gli effetti come un vero e proprio exchange e servirà come intermediario, in caso di eventuali controversie o problemi tra venditori ed acquirenti nelle transazioni effettuate.
Le novità apportate dal nuovo servizio
Inoltre, per vendere i loro token, gli utenti pubblicano messaggi nell’app, da cui gli acquirenti potranno rispondere o meno, in base al loro interesse nella specifica transazione e nel suo prezzo contingente. Gli acquirenti potranno utilizzare USD, EUR, UAH, BYN e KZT per acquistare criptovalute.
Inizialmente, però, per quanto riguarda l’invio diretto tramite chat rimane solo l’opzione di Ton, mentre a breve si potrà fare anche con Bitcoin, Ethereum ed altre criptovalute.
L’esponente della TON Foundation, che controlla l’ecosistema blockchain di Telegram che ruota intorno al token TON, ha commentato:
“Uno degli obiettivi è fondere la tecnologia blockchain con Internet tradizionale”, ha affermato ancora il portavoce. “Per promuovere questo concetto decentralizzato, TON sta creando il proprio ecosistema, che include già DNS, siti e proxy”.
Telegram insomma è intenzionato ad entrare di prepotenza nel mercato del Web3, come già hanno fatto Facebook e Twitter, tanto per citare due casi. Resta da capire se questo servizio, che attualmente sembra piuttosto limitato rispetto a quelli offerti dai tradizionali exchange, possa avere il favore del pubblico.