Gli esperti di Forex Suggest hanno analizzato il panorama normativo delle crypto in tutto il mondo per rivelare dove ci sono le regolamentazioni più severe.
Summary
I Paesi con le regolamentazioni crypto più stringenti
Nel 2021 le crypto hanno avuto una crescita esponenziale che ha portato la capitalizzazione di mercato a toccare un massimo ad oltre 3 mila miliardi di dollari a novembre.
Questo fatto ha sicuramente messo al centro delle istituzioni ed organizzazioni politiche e regolatorie il mondo delle criptovalute, che risulta ancora poco normato e regolato, come invece è quello della finanza tradizionale.
Oggi ci sono più di 16.000 singole criptovalute in circolazione, guidate da Bitcoin.
I volumi di scambio giornalieri totali sono ora stimati in oltre $2oo miliardi in più di 400 piattaforme.
Malgrado il crollo dei mercati abbia dimezzato i volumi e la capitalizzazione, gli asset digitali stanno aumentando la loro adozione, soprattutto in determinate paesi meno sviluppati e con tassi di inflazione altissimi.
Il 2021 è stato anche un anno di profonde trasformazione per le risorse digitali e questo ha determinato una crescente attenzione ad approvare regolamentazioni più rigide per impedire quella sorta di far west, che ha determinato un crescente numero di frodi e truffe grazie proprio alle criptovalute.
Ed in questo quadro assume un certo rilievo ed interesse la ricerca effettuata dalla società di analisi Forex suggest che ha analizzato quali sono le varie regolamentazione sugli asset digitali nei vari paesi maggiormente restrittive e severe.
I risultati dell’analisi di Forex Suggest
Il quadro che ne viene fuori è quello di un panorama normativo ancora troppo diviso e variegato, che ancora deve essere messo a punto per potere davvero contrastare in maniera efficace quelli che sono ancora i numerosi atti fraudolenti e criminali.
La dettagliata ricerca effettuata dagli esperti di Forex Suggest recita:
“Abbiamo esaminato fattori tra cui la legalità del possesso di criptovaluta, se le aziende di criptovaluta hanno bisogno di una licenza per operare e se le entrate valutarie sono tassate per scoprire i paesi con la maggior protezione per gli investitori. Abbiamo anche dato un’occhiata ad alcuni dei maggiori svantaggi crittografici negli ultimi due anni e fornito alcuni suggerimenti utili per proteggersi da potenziali truffe.”
La classifica è stata stilata seguendo determinati parametri legati alle varie regole adottate per il mercato delle criptovalute tra i vari paesi esaminati.
Secondo le risultanze delle ricerca 7 Paesi, Australia, Giappone, Sud Corea, Norvegia, Danimarca, Regno Unito e Stati Uniti sarebbero i soli ad aver raggiunto il massimo punteggio previsto.
Secondo la società questi Paesi avrebbero raggiunto il massimo punteggio in tutte le categorie considerate, che riguardano la legalizzazione della proprietà delle criptovalute, la richiesta di una licenza per il commercio di criptovalute, il fatto che la banca centrale abbia già avviato un progetto o meno di valuta digitale di stato, il regime di tassazione delle criptovalute come risorsa e infine il loro utilizzo per l’acquisto di beni.
21 altri Paesi, tra cui l’Italia, sarebbero invece carenti solo in una delle cinque categorie considerata mentre nelle altre avrebbero adempiuto alle richieste contenute nella ricerca effettuata.
In generale comunque il tema della regolamentazione crypto è questione al centro della discussione politica internazionale.
Di recente il parlamento europeo ha approvato il MiCA, la nuova legge che entrerà in vigore solo alla fine del 2023.
Negli Stati Uniti, il Presidente Biden ha di recente dato una indicazione precisa al Congresso per riunirsi al più presto e mettere mano ad una precisa regolamentazione in materia.