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Hivearium e l’enigma nascosto dietro gli NFT e al metaverso di Hive Mind

Hive Mind è il metaverso del progetto NFT Hivearium, concepito come un immenso e complicato enigma che può essere risolto immergendosi nelle opere e trovando indizi in esse nascosti. Chiunque possegga un’opera in NFT, possiede un pezzo chiave per decodificare l’enigma.

Tutti gli acquirenti dei non fungible token del progetto Hivearium, quindi, potranno partecipare a questo gioco. Hive Mind è quindi una sorta di rebus, che l’artista Roberto Giavarini spiega essere un gioco ispirato al romanzo di Hermann Hesse intitolato “il giuoco delle perle di vetro” del 1943.

La fruizione delle opere d’arte, nelle loro diverse forme e nel loro insieme, porta verso la soluzione dell’enigma. La soluzione stessa, poi, è la chiave verso un enigma più grande, tutto custodito nella Hive mind. 

Il progetto NFT di Hivearium

Hivearium è un progetto NFT e metaverso nato dall’idea di un unico artista, Roberto Giavarini, che ha provveduto sia a  creare le opere virtuali che a comporre musiche, scrivere i testi letterari e ideare tutti i concetti e la forma organica del metaverso Hive Mind.

In pratica, Hivearium nel tempo dropperà una grande quantità di NFT creati che rappresentano contenuti di opere d’arte, che si potranno visualizzare nel metaverso di Hive Mind.

Ogni collezionista che acquista un NFT di Hivearium potrà vedere la sua opera nel metaverso di HIVE MIND, in modo da essere sempre parte integrante del progetto e della community e di avere visibilità per eventuali compravendite.

La musica è parte costitutiva del progetto. Giavarini ha composto l’inno di Hivearium THE HYMN OF BEES e ha composto 50 pezzi strumentali, ognuno metamorfosi dell’inno iniziale. 

Il gioco di Hivearium

Come detto, in Hive Mind i dischi delle musiche sono 50. Ovviamente anche questo non è un numero a caso. Sono 50, ci spiega Giavarini:

“perché l’intera Hive Mind è concepita dialogando con “Atalanta fugiens” (1617) di Michael Maier, un testo alchemico esoterico composto da 50 discorsi in latino, 50 incisioni e 50 canoni musicali. È un codice difficilissimo da capire ma decisamente illuminante”.

Ecco che il metaverso Hive Mind dialoga pienamente con ciò che è custodito in quel testo antico che, a sua volta, è un misterioso percorso iniziatico.  Si tratta di arte totale. Hivearium è quindi in realtà un’opera che dialoga con i vertici del sapere antico e che aggiunge ad essi i nuovi saperi della fisica e della filologia. 

Dal punto di vista strutturale la Hive Mind trae le sue fondamenta soprattutto dal “De divina Proportione” (1509) di Luca Pacioli (opera realizzata in collaborazione con Leonardo da Vinci), e il monumentale “Hypnerotomachia Poliphili” (1499) di Francesco Colonna. 

Giavarini continua poi spiegando:

“Ho sviscerato tutto di quei testi progettando Hive Mind. Ecco perché il progetto si è evoluto arrivando alla forma attuale. Noi abbiamo il dovere di dialogare a pari livello con chi dal passato ci ha lasciato tesori immensi”.

I collezionisti del progetto si ritrovano quindi a possedere frammenti di saperi antichi che dialogano con l’oggi. Così, gli hodler delle opere in NFT diventano parte di un gioco immenso e articolato. Scambiandosi pareri e deduzioni possono tentare, unendo le forze, di risolvere l’enigma che io ho nascosto. 

Infatti, è importante dire che ci sono diverse soluzioni agli enigmi. Da quelle più accessibili a quelle per persone votate alla ricerca.  Un gioco per tutti.  Anche unendo le soluzioni dei diversi livelli, si perviene alla soluzione dell’enigma finale. Tutti possono aiutare tutti. 

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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