Fondata dalla società madre di Art Basel, MCH Group, e dalla LUMA Foundation, Arcual è una nuova blockchain che mette gli artisti al centro dell’ecosistema.
L’obiettivo, si spiega nel comunicato stampa diffuso oggi, è quello di offrire agli artisti maggiore trasparenza e partecipazione, rispondendo alle esigenze uniche del mondo dell’arte, compresi artisti, ma anche quelle delle gallerie, delle istituzioni e ovviamente anche dei collezionisti.
Summary
I problemi del mondo dell’arte tradizionale
Come sappiamo, infatti, il mondo dell’arte tradizionale è poco inclusivo e trasparente. Le gallerie tipicamente decidono i prezzi quasi in autonomia e trattengono alte percentuali che possono andare oltre il 50%.
Arcual è, infatti, nata da una frustrazione di lunga data legata al fatto che, nel mondo dell’arte, gli artisti spesso non traggono beneficio dalla crescita del proprio mercato.
Con la blockchain e gli NFT questi problemi vengono meno. Gli artisti possono vendere direttamente ai collezionisti e le piattaforme trattengono basse percentuali (circa il 10% massimo).
Ma ora il mondo dell’arte tradizionale vuole entrare nel mondo crypto e sfruttarlo per rientrare nel settore non essere messo da parte.
Aziende come Art Basel, leader nel settore degli eventi di matrice artistica, hanno quindi deciso di riappropriarsi del mercato e aiutare le gallerie e i collezionisti anche istituzionali che vogliono entrarci altrettanto.
Art Basel: la nascita di Arcual
Così si è venuta a creare Arcual, che vuole creare uno spazio per condividere informazioni e partnership nel mondo dell’arte in maniera trasparente.
Arcual fornirà quindi gli smart contract per gestire le royalties di artisti e gallerie, termini di pagamento personalizzati, accordi di vendita, provenienza verificata e certificati digitali di autenticità grazie agli NFT.
Come target, Arcual vuole aiutare le gallerie desiderose di abbracciare un nuovo modo di fare affari nel mondo dell’arte.
Sfruttando la tecnologia blockchain, Arcual mira pertanto a correggere questi squilibri nel mercato dell’arte, promuovendo una maggiore equità e trasparenza per sostenere le gallerie nel fare ciò che sanno fare meglio: coltivare e sviluppare i loro artisti.
Bernadine Bröcker Wieder, CEO di Arcual, ha dichiarato:
“Arcual è ben posizionata per risolvere sfide di lunga data e creare nuove opportunità per l’intera comunità dell’arte – e siamo il primo ecosistema blockchain costruito appositamente con questi casi d’uso al centro. Vogliamo che Arcual sia uno spazio di fiducia per le informazioni, le partnership e le transazioni, da cui saranno possibili nuove forme di collaborazione. Siamo entusiasti di dare vita a una soluzione attesa da tempo per il mondo dell’arte”.
Art Basel nel mondo NFT
Già nel settembre del 2021 l’evento dell’anno del mondo artistico aveva deciso di esporre anche NFT. In particolare, a Basilea, era stato creato uno stand chiamato “Crypto Kiosk” della Galerie Nagel Draxler che ha attirato l’attenzione dei collezionisti e registrato vendite per oltre 100 mila dollari.
Nel suo “Crypto Kiosk” con pareti e pavimenti tappezzate interamente dal l’inequivocabile scritta “NFTism”, si vedevano esposte le opere fisiche di artisti come Luke Willis Thompson, DotPigeon, Sarah Friend, Olive Allen e Kevin Abosch per proporne la vendita anche sulla piattaforma OpenSea.