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Meta si appresta a licenziamenti di massa

Questa settimana Facebook (Meta) potrebbe dare corso a licenziamenti su larga scala secondo quanto riportato dal The Wall Street Journal. La scelta è una delle misure che verranno poste in essere per recuperare i conti del colosso dei social dopo una trimestrale di lacrime e sangue.

I conti non quadrano: Meta sceglie i licenziamenti di massa

Ai risultati pessimi di Microsoft e Alphabet (Google), il gruppo di Mark Zuckerberg, di cui fanno parte anche Instagram e Whatsapp solo per citarne alcuni, ha pubblicato dei risultati preoccupanti nel terzo trimestre dell’anno con ricavi in netto calo e utili addirittura dimezzati.

Quanto riscontrato con i numeri mette alle spalle al muro il giovane imprenditore ed i soci che perdono fiducia nelle scelte della dirigenza, utili per 4,4 miliardi di dollari nel Q3 rispetto ai 9,2 miliardi di dollari registrati nello stesso trimestre del 2021 sono un segnale inequivocabile che qualcosa va cambiato.

Anche le entrate sono calate e si fermano a 27,7 miliardi di dollari contro i 29 miliardi di dollari dello scorso anno.

“Ci avviciniamo al 2023 concentrandoci sulla definizione delle priorità e sull’efficienza che ci aiuteranno a gestire la situazione attuale e ad emergere come un’azienda ancora più forte”.

Questo il commento del newyorkese dopo i risultati in Borsa (-19%) nella stessa giornata dei dati e -70% da gennaio 2022 ai minimi da cinque anni a questa parte.

La ripresa tuttavia secondo l’imprenditore ci sarà anche se ora non appare chiaro

“Dobbiamo affrontare sfide a breve termine ma abbiamo le basi per il ritorno alla crescita”. 

Il prossimo anno tutte le risorse operative ed economiche, le scelte dirigenziali e le implementazioni tecniche saranno volte solo e soltanto sulle priorità e l’efficienza.

Zuk e soci non vogliono abbandonare il lavoro fatto sul metaverso e anzi vogliono rilanciare convinti che nel lungo periodo questa sarà la scelta migliore che possano fare nonostante le perdite relative di Reality Labs responsabile della progettazione del tanto atteso metaverso di facebook siano destinate ad aumentare nel 2023 a causa della complessità del lavoro svolto.

L’amministratore ha rivelato ai microfoni della conferenza con gli analisti:

“Ci avviciniamo al 2023 concentrandoci sulla definizione delle priorità e sull’efficienza che ci aiuteranno a gestire la situazione attuale e ad emergere come un’azienda ancora più forte”.

Vendite, rating e azioni al ribasso

Bank of America, ha tagliato il rating del colosso americano e le azioni toccano quota 105 dollari ben lontane dai fasti di un tempo per buona pace degli azionisti.

“Siamo alle prese con alcune dinamiche impegnative, una macroeconomia instabile, concorrenza crescente, perdite pubblicitarie e costi crescenti dai nostri investimenti a lungo termine, ma le tendenze dei nostri prodotti sembrano migliori di quello che emerge da alcuni commenti. La nostra comunità continua a crescere. Anche se nel breve termine ci troviamo davanti a sfide sui ricavi, i fondamentali puntano al ritorno di una forte crescita”.

Il trimestre in corso ha fatto registrare 1,98 miliardi di utenti giornalieri attivi, il dato è aumentato del 3% rispetto allo stesso periodo del 2021 e anche gli utenti mensili attivi sono aumentati toccando i 2,96 miliardi con un +2% anno su anno.

Il metaverso preoccupa gli azionisti poiché la gran parte dei capitali spesi dalla società vertono in questa direzione che al momento non dà affatto i frutti sperati proprio mentre Reality Labs fa registrare grosse perdite.

Le entrate nel metaverso si sono quasi dimezzate su base annua toccando i 285 milioni di dollari, che secondo Dave Wehner, capo dell’ufficio finanza di Meta sono dovute più che altro alle vendite inferiori alle aspettative di Quest 2.

“Prevediamo che le perdite operative di Reality Labs nel 2023 aumenteranno in modo significativo anno dopo anno, pertanto intendiamo accelerare gli investimenti di Reality Labs in modo da poter raggiungere il nostro obiettivo di aumentare il reddito operativo complessivo dell’azienda nel lungo periodo”.

Zuckerberg ha rassicurato:

“Molte delle cose su cui stiamo lavorando in tutta la famiglia di app funzioneranno e andranno bene. Non è possibile definire in questo momento quanto sarà impattante, ogni miglioramento sta in qualche modo andando nella giusta direzione”. Ovviamente il metaverso è un insieme di sforzi a lungo termine su cui stiamo lavorando e anche questo finirà per funzionare. Gli investimenti a lungo termine nel metaverso forniranno rendimenti maggiori nel tempo. Penso che supereremo ciascuna di queste sfide in diversi periodi di tempo. Apprezzo la pazienza e ritengo che coloro che sono pazienti e investono con noi finiranno per essere premiati”.

Mercoledì 9 novembre dovrebbero essere annunciati i tanto temuti licenziamenti che secondo gli insider dovrebbero toccare migliaia di persone.

Meta è una società che offre lavoro a più di 87 mila persone e gli addetti ai lavori assicurano che dai piani dirigenziali sono già arrivati diktat di cancellare eventuale ferie nel breve in vista di imminenti decisioni, segnale questo non certo rassicurante che lascia pensare che almeno nel breve periodo i conti del colosso del tech verranno messi a posto sulle spalle dei dipendenti.

Il trentottenne fondatore del social riguardo il personale impegnato nella società si è espresso in questi termini:

“realisticamente, in azienda ci sono probabilmente un po’ di persone che non dovrebbero essere qui”.

In altre parole le pubblicità sui social su tutti Instagram e Facebook al momento sono al palo per il minor utilizzo da parte degli utenti e si è deciso di tamponare con la razionalizzazione del personale almeno nell’immediato.

Questo permetterà alla società che si occupa di programmare il metaverso di continuare il proprio lavoro e questa strada secondo Zuckerberg porterà alla fine al successo e a trimestrali degne del passato.

Nel frattempo, come optato da Elon Musk a seguito della recente acquisizione del social Twitter, così anche Zuckerberg sceglie la via dei licenziamenti in un periodo in cui (magra consolazione) i dati sul lavoro in america sono molto buoni e fotografano un mondo dinamico sia in entrata che in uscita e stipendi in crescita del 4%.

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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