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Kennedy: il budget USA su blockchain se sarà Presidente

Ieri il candidato presidente Robert Kennedy Jr. ha dichiarato che se verrà eletto metterà l’intero budget degli USA su blockchain. 

Non ha specificato però come, ovvero non ha chiarito se la sua idea sia quella di spostare proprio i fondi su blockchain, o se vuole solo replicare le transazioni in modo da renderle visibili a tutti. 

Ha però specificato che il vero obiettivo sarebbe proprio quello di rendere possibile per tutti i cittadini americani controllare facilmente sette giorni su sette, 24 ore al giorno, quanti soldi vengono spesi dal governo USA. 

Il candidato Presidente Robert Kennedy e la proposta del budget su blockchain

Robert F. Kennedy Jr. si presenterà alle elezioni presidenziali di novembre negli USA come indipendente. Ovvero sfiderà sia il presidente uscente Joe Biden, democratico, sia il suo principale sfidante, Donald Trump, repubblicano. 

Proprio perchè Kennedy non è appoggiato da nessuno dei due grandi partiti statunitensi sembra abbia davvero scarse possibilità di venire eletto, e nel caso assolutamente probabile che non ci riesca il suo peso politico a livello nazionale rimarrà sostanzialmente nullo. 

Questo rende la proposta del candidato Presidente Kennedy di portare il budget del governo USA su blockchain più un’iniziativa propagandistica che un vero progetto realizzabile. 

Robert F. Kennedy Jr. ha militato a lungo nel Partito Democratico dei suoi illustri predecessori, come il padre Robert Kennedy e lo zio John Fitzgerald Kennedy. 

Tuttavia già da qualche anno ha iniziato a mostrare insofferenza per le posizioni del suo partito, in particolare dopo che il democratico Joe Biden è diventato presidente, nel 2021, ed ha condotto una politica restrittiva nei confronti dei cittadini statunitensi a causa della pandemia, anche se in continuità con la politica del suo predecessore repubblicano Donald Trump

Inoltre da un po’ di tempo a questa parte molti appartenenti al partito democratico statunitense si sono detti contrari a Bitcoin ed alle criptovalute, mentre Kennedy invece è un vero bitcoiner ed un forte sostenitore delle libertà individuali. 

In passato Kennedy ha anche ricevuto il sostegno di Elon Musk, anche se ultimamente il proprietario di X sembra essersi orientato verso un sostegno al repubblicano Donald Trump, dato anche le bassissime chance di vittoria di Kennedy. 

Le elezioni presidenziali 2024

Negli USA le elezioni presidenziali del 2024 si terranno il 5 novembre.

In questo momento secondo diversi sondaggi ci sarebbe un testa a testa tra Biden e Trump a livello di preferenze, entrambi con circa il 45% dei consensi. 

Tutti gli altri candidati messi insieme avrebbero solamente il 10% dei consensi complessivi, non sufficienti nemmeno lontanamente per prevalere. Dato che mancano poco più di sei mesi alle elezioni, con un divario simile sembra assolutamente improbabile che Kennedy riesca a recuperare ed a battere sia Biden che Trump. 

Anzi, dato che Kennedy proviene dalle fila del Partito Democratico, è probabile che la sua candidatura penalizzi più Biden che Trump, dato che è difficile immaginare che molti repubblicani possano decidere di votare per lui. 

Inoltre tra l’elettorato democratico c’è sicuramente anche una fetta non irrilevante di persone che ritengono importante difendere le libertà individuali, e quindi non schierarsi contro Bitcoin ed il settore crypto, mentre invece molti politici democratici sembrano non condividere questa idea. 

Quindi è possibile che Kennedy dreni più voti a Biden che non a Trump. 

Sebbene in teoria Bitcoin potrebbe entrare a far parte della campagna elettorale in corso, dopo il successo dei nuovi ETF su BTC spot sulle borse USA non sembra che molti politici statunitensi candidati alle elezioni di novembre puntino l’attenzione su temi riguardanti la lotta alle criptovalute.

Ovviamente ve ne sono alcuni che continuano a farlo, così come lo fanno ormai da diversi anni, ma l’importanza di questo tema a livello nazionale sembra essere un po’ scemata. 

Può darsi che la stessa candidatura di Kennedy abbia disincentivato le iniziative democratiche contro Bitcoin, per non regalargli voti. 

Il budget su blockchain

Il motivo per cui il candidato Robert F. Kennedy Jr. ha detto di voler portare su blockchain il budget governativo degli USA è che spesso i governi spendono denaro in modo poco trasparente. 

Non bisogna mai dimenticarsi che i fondi spesi dal governo in realtà sono ricchezza prodotta dai cittadini, ed a loro sottratta con le tassazione. 

Pertanto ha perfettamente senso che i cittadini vogliano controllare accuratamente come il governo spende la ricchezza prodotta da loro. 

L’utilizzo della blockchain renderebbe tutte le transazioni trasparenti, perchè le vere blockchain decentralizzate prevedono che tutte le transazioni siano pubbliche, anche se anonime. 

Tuttavia essendo anonime potrebbe non essere affatto semplice analizzarle per capire a chi il governo abbia inviato del denaro. 

Inoltre l’unico modo per assicurarsi che tutte le spese del governo siano tracciate su blockchain sarebbe quello di obbligare il governo stesso ad utilizzare solo la blockchain per effettuare qualsiasi transazione monetaria. 

Ad oggi è estremamente difficile immaginare una cosa del genere a livello tecnico, perchè i dollari non stanno su blockchain. Su blockchain ci sono delle stablecoin in dollari, ma sono emesse da società private e non dalla banca centrale. 

L’idea di Kennedy pertanto potrebbe non essere affatto facile da realizzare, a meno di non limitarsi a riportare su blockchain tutte le transazioni in dollari effettuate dal governo, ma a quel punto senza la certezza che vengano riportate tutte. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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