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Binance è tra gli exchange in guerra per le carte di credito BlockFi: cosa succederà?

Binance, insieme a Coinbase e Curve, è tra gli exchange alla ricerca di clienti delle carte di credito di BlockFi. Si prevede una guerra di offerte che, si suppone, si risolverà entro le prossime ore. 

Nello specifico, il concorrente dei tre più piccolo, Curve, è alla ricerca di circa 87.500 account BlockFi. Questo quanto si apprende da ciò che ha scritto ieri Blockworks su Twitter: 

“SCOOP: Binance US, Coinbase e Curve sono alla ricerca dei clienti delle carte di credito di BlockFi e si prevede che una guerra di offerte si risolverà entro le prossime 72 ore”. 

Tuttavia, la domanda sorge spontanea: i clienti BlockFi saranno ancora interessati a fare affari con le piattaforme di exchange dopo il crollo di FTX? 

Anche BlockFi in difficoltà dopo il profondo rosso di FTX: Binance interviene

BlockFi, la società Fintech americana che fornisce servizi finanziari agli investitori crypto, ha sospeso i prelievi negli scorsi giorni. Questo perché sostiene di non essere in grado di operare al suo meglio a causa della mancanza di chiarezza sulla situazione ancora critica di FTX e Alameda Research. 

Dopo che lo scorso weekend FTX è precipitosamente crollato a causa di un articolo pubblicato su CoinDesk che denunciava il bilancio di Alameda Research, infatti, ogni procedura per risolvere il problema si è finora rivelata fallimentare. Dunque, anche BlockFi si mette in guardia.

Infatti, diversi utenti su Twitter hanno notato che le loro schede BlockFi avevano smesso di funzionare nelle ultime ore. A quanto sembra la stessa BlockFi pare abbia un buco nel bilancio di circa 800 milioni di dollari e non si ritiene che sia fortemente coinvolta nelle trattative per l’acquisto delle risorse delle sue carte.

Da alcune fonti, dunque, si è appreso che un accordo è previsto entro le prossime ore e che la maggior parte dei negoziati in corso sull’acquisizione degli asset delle carte BlockFi sono condotti dalla società di servizi fintech Deserve, che gestisce il programma BlockFi. Evolve Bank & Trust of Florida, la banca emittente.

Le dichiarazioni dell’exchange Curve e la caccia contro Binance e Coinbase

Curve, l’exchange decentralizzato (DEX) basato su Ethereum, coinvolto nella battaglia con Binance e Coinbase, non ha tardato a esprimere la sua opinione in merito. 

In particolare, da alcune fonti pare che la società intendesse continuare a offrire premi in criptovalute, la caratteristica distintiva della carta BlockFi, se Curve avesse avuto successo nell’acquisizione della base di clienti. Infatti, sul suo sito web, Curve elenca dieci token per cui offre ricompense crittografiche.

Tuttavia, in una dichiarazione inviata via e-mail, Curve ha affermato quanto segue:

“Ciò che distingue la nostra offerta è che Curve non è uno scambio centralizzato e non ha interesse a esserlo. Emettiamo una carta di credito con premi in criptovalute e guadagniamo con entrate e interessi di interscambio; non stiamo cercando di convertire i clienti delle carte di credito in clienti di exchange”. 

Inoltre, Curve ha aggiunto che, dato ciò che si è verificato nell’ultima settimana a seguito del crollo di FTX, incoraggerà attivamente i suoi clienti ad auto-custodire le loro ricompense. L’intento di Curve è sempre stato quello di volere che i suoi clienti guadagnino i loro premi in criptovalute. Quindi, l’exchange consiglia di spostarli direttamente nei propri portafogli personali. 

Quando FTX aveva salvato BlockFi 

Le difficoltà riscontrate nell’ultima settimana da BlockFi a seguito del crollo di FTX non sono gli unici problemi che la società ha dovuto affrontare nell’ultimo anno. Infatti, BlockFi ha sofferto molto durante il tracollo di Three Arrows Capital, l’hedge fund di criptovaluta che è stato condannato alla liquidazione lo scorso giugno. 

Di conseguenza, ci sono stati crolli associati dei rivali di prestito Celsius e Voyager, che hanno minato la fiducia nel settore dei prestiti crittografici e hanno causato un calo delle entrate mensili di BlockFi da circa $ 48 milioni all’inizio di quest’anno a soli $ 15 milioni entro agosto.

Proprio in questa circostanza, BlockFi è stata salvata dall’exchange FTX, che da allora ha presentato istanza di protezione dal fallimento secondo il Capitolo 11. 

Al tempo, infatti, il prestatore di criptovalute BlockFi in difficoltà ha affermato di aver firmato accordi definitivi, soggetti all’approvazione degli azionisti, con l’exchange di criptovalute FTX.

Nello specifico, erano accordi per una linea di credito revolving di 400 milioni di USD che è subordinata a tutti i fondi dei clienti e per un’opzione per acquisire BlockFi a un prezzo variabile fino a 240 milioni di dollari in base ai fattori scatenanti delle prestazioni.

BlockFi: cos’è e come funziona 

BlockFI è una società Fintech americana, nata con l’intento di fornire servizi finanziari agli investitori crypto, offrendo qualità intrinseche come solidità e affidabilità. Infatti, tra le varie opportunità di investimento offerte dal mondo crypto, BlockFI è quella che ad oggi dispone del più elevato sistema di sicurezza tra quelli esistenti.

Oltre un milione di clienti utilizzano la piattaforma per investire e guadagnare interessi con le proprie crypto e sono molteplici gli investitori istituzionali che usano la piattaforma aumentando il suo prestigio.

Il funzionamento di BlockFi è piuttosto semplice. Si trasferiscono gratuitamente le proprie crypto dal Portafoglio al Conto interessi e in automatico il sistema accrediterà ogni ultimo giorno lavorativo del mese gli interessi fino a quel momento maturati.

Fin qui niente di nuovo, se non che la peculiarità di BlockFi risiede negli interessi maturati in Bitcoin. Infatti, questi ultimi possono venire accreditati in Bitcoin oppure l’investitore ha la possibilità di cambiare tipologia di crypto, ma questa, deve necessariamente avvenire tra quelle supportate da BlockFI.

Oltre alle classiche cripto supportate quali ad esempio BTC ed ETH, BlockFi ha introdotto anche Solana (SOL), Cardano (ADA), Polkadot (DOT), Filecoin (FIL), Avalanche (AVAX) e Cosmos (ATOM). 

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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