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Elon Musk mette in guardia la Fed

Per Elon Musk, la Federal Reserve deve tagliare subito i tassi di interesse perché si rischia di andare incontro a una grave recessione.

Elon Musk si scontra con la Fed

Per l’imprenditore di Tesla, SapceX ed ora anche neo-proprietario di Twitter è un periodo decisamente impegnativo per vari motivi, non solo per la cura delle proprie società ma di recente anche per i timori di una recessione alle porte. 

“La tendenza è preoccupante. La Fed deve tagliare immediatamente i tassi di interesse. Stanno amplificando in modo massiccio la probabilità di una grave recessione.” 

Con queste parole Elon Musk a settembre aveva avvertito i neo-dipendenti di Twitter nella lettera di presentazione preparandoli a sfide importanti e determinanti. 

Il concetto espresso ai propri dipendenti andava a braccetto con il pensiero di Cathie Wood di Ark Invest sul rischio di deflazione. 

Il mercato del lavoro e un’inflazione non proprio contenuta stanno mantenendo a galla il tessuto economico statunitense nonostante un altro aumento dei tassi in vista che oscilla dai 50 ai 75 punti base. 

I timori di Musk sono su una recessione prolungata anche se lieve e ricorda bene le penne sofferte durante il crollo delle dot-com nel 2008.

“Siamo diretti verso, credo, una recessione piuttosto seria. Mi aspetto che la crisi duri per un anno o due. Francamente, il quadro economico che ci attende è disastroso, soprattutto per un’azienda come la nostra che è così dipendente dalla pubblicità in un clima economico difficile”.

Secondo Wood l’inflazione sta scendendo e se la Fed continuerà nella sua politica aggressiva ci aspetterà una grave inflazione.

Wharton Jeremy Siegel è concorde con la causa e condanna una lotta così strenua all’inflazione che unità al rapporto sul lavoro non farm sta ancora sorreggendo l’economia americana.

Elon Musk ha recentemente rinnovato la propria preoccupazione riguardo le politiche della Fed consigliando prudenza nel rialzo dei tassi. 

Non solo Fed

Il visionario ingegnere Sudafricano si trova nella condizione di dover fare i conti anche con Tim Cook, CEO di Apple, a seguito della recente mossa commerciale della mela morsicata. 

Apple ha quasi totalmente bloccato le proprie inserzioni sul social del canarino e questo avrebbe causato la reazione di Musk:

“Odiate la libertà di pensiero in America?”  

E il tag al CEO della società di device sono solo alcune delle contromosse del nuovo capo di Twitter. 

Ma Apple non si è fermata qui e pare che voglia togliere per sempre l’app del social di Musk dall’Apple store creando un grave danno commerciale alla società. 

Altre società hanno abbandonato le campagne pubblicitarie su Twitter per una perdita che si aggira sui 2 miliardi di dollari. Tra queste figurano The Coca Cola Company, Nestlè, Hp, Dell, Volkswagen, Cnn, At&t e Verizon. 

Elon Musk incalza cinguettando un sondaggio che chiede ad Apple quale censura nella storia abbia mai sorbito effetti positivi nel lungo termine provocando la società di telefoni. 

Billy Markus di Dogecoin ed altri fedelissimi si sono, però, eretti a sostegno di Elon Musk. 

La richiesta a gran voce dalla fan base di Musk è quella di creare un proprio cellulare al motto di:

“se possiamo andare su Marte, creare un cellulare sarà facilissimo!”.

La probabilità che l’imprenditore trilionario si metta in testa di fare un Elonofono sono alte visto il coraggio ed il know how del personaggio, ma di certo richiederà tempo e gli Insider dicono che nel breve Musk stia attaccato al telefono con gli Ad delle società più grandi del mondo per racimolare in prima persona advertising sul proprio social. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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