Anche Crypto.com si è aggiunta a tutti i crypto-exchange che possiedono ora la loro Proof-of-Reserve, pubblicando i risultati.
Summary
Crypto.com e i risultati della sua Proof-of-Reserves
L’exchange di criptovalute Crypto.com ha annunciato il rilascio della sua Proof-of-Reserves e ha pubblicato i risultati.
It is now easy for our existing users to verify that https://t.co/vCNztABJoG has a 1:1 reserve of all customer crypto assets deposited on its platform, and users can confirm the assets in their account are responsibly backed and accessible.
— Crypto.com (@cryptocom) December 9, 2022
“Crypto.com pubblica i risultati della verifica di Proof of Reserves. Mazars Group ha confrontato le attività detenute negli indirizzi on-chain di cui è stato dimostrato il controllo da parte di http://Crypto.com con i saldi dei clienti attraverso un’interrogazione dal vivo, supervisionata da un revisore, di un database di produzione al 7 dicembre. Ora è facile per i nostri utenti esistenti verificare che http://Crypto.com ha una riserva 1:1 di tutti gli asset di criptovaluta depositati sulla sua piattaforma, e gli utenti possono confermare che gli asset sul loro conto sono sostenuti e accessibili in modo responsabile.”
L’audit ha mostrato che Crypto.com detiene il 102% di Bitcoin (BTC), di USD Coin (USDC) e di Shiba Inu (SHIB) e Decentraland (MANA). Il Reserve Ratio è invece del 101% per Ethereum (ETH), Ripple (XRP), Dogecoin (DOGE) e Link. Solo Tether (USDT) è detenuto dall’azienda per il 106%.
Come per Binance, anche la verifica di Crypto.com è stata condotta da Mazars Group, società leader a livello internazionale nel settore della revisione contabile, della fiscalità e della consulenza che impiega più di 44.000 professionisti in oltre 90 Paesi.
Per effettuare la PoR sono state utilizzate procedure crittografiche avanzate che hanno confermato la disponibilità e la copertura dei saldi dei clienti della piattaforma crypto.
Crypto.com: gli utenti e la conferma che i loro fondi sono sostenuti dalla piattaforma
Grazie alla Proof-of-Reserves, ora gli utenti possono utilizzare la web page dedicata per verificare se i loro fondi in criptovaluta depositati su Crypto.com sono sostenuti o meno dalla piattaforma.
A tal proposito, Kris Marszalek, CEO di Crypto.com ha detto:
“Fornire Proof of Reserves verificate è un passo importante per l’intero settore per aumentare la trasparenza e iniziare il processo di ripristino della fiducia. Crypto.com si impegna a fondo per fornire ai clienti di tutto il mondo un mezzo sicuro, protetto e conforme alle norme, per utilizzare le valute digitali”.
Il crollo di CRO e le preoccupazioni degli investitori
Proprio durante il collasso di FTX, l’intero crypto-market ha subito dei dump di prezzo, ma Cronos (CRO), la crypto di Crypto.com, è scesa di quasi il 45% in quella settimana.
Il fatto è che Crypto.com è un crypto-exchange proprio come FTX e gli investitori pare abbiano venduto CRO per paura che anche questo exchange arrivasse ad avere problemi di liquidità.
E infatti, sempre nella stessa settimana, il volume giornaliero dell’exchange era crollato dai massimi dell’anno scorso di circa 4 miliardi di dollari a circa 284 milioni di dollari lo scorso ottobre, mentre i prelievi continuano ad aumentare.
Da quella settimana ad oggi, però, la situazione di CRO non si è più ripresa. Al momento della scrittura, CRO vale 0,06$ contro lo 0,12$ di inizio novembre.
Anche Binance propone la sua Proof-of-Reserves certificata con i Bitcoin garantiti
Sempre la settimana scorsa, anche il più popolare dei crypto-exchange Binance ha pubblicato il risultato della sua Proof-of-Reserves certificata, condotta anche qui dalla società Mazars.
In pratica, a partire dal 22 novembre, Binance deteneva abbastanza Bitcoin per coprire tutti i saldi degli utenti sull’exchange.
Una conferma in più da parte dell’exchange, dopo che già due settimane fa aveva lanciato la sua pagina web dedicata alla PoR per rassicurare i suoi utenti.
Al contrario di Crypto.com, però, Binance si è concentrato solo su BTC per il momento e non ha rivelato ogni quante volte pubblicherà le sue verifiche di PoR condotte insieme a Mazars.
Mazars salva la fiducia dei crypto-exchange
Un altro exchange di criptovalute che ha deciso di utilizzare la società con sede a Parigi, Mazars, per effettuare la sua verifica della PoR è KuCoin.
As the People's Exchange, we place the safety and security of users' funds as our top priority.
And so, we are proud to announce that #KuCoin has partnered with Mazars, a leading international audit, tax and advisory firm to increase transparency!
— KUCOIN (@kucoincom) December 5, 2022
“In qualità di People’s Exchange, la sicurezza dei fondi degli utenti è la nostra priorità assoluta. Per questo motivo, siamo orgogliosi di annunciare che #KuCoin ha stretto una partnership con Mazars, un’azienda leader a livello internazionale nel settore della revisione contabile, delle imposte e della consulenza, per aumentare la trasparenza!”
I risultati dell’audit sulla collateralizzazione degli asset di KuCoin, però, non sono stati ancora pubblicati. Probabilmente sono ancora in fase di lavorazione e verifica.