HomeTradingAnalisi dei prezzi di Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH)

Analisi dei prezzi di Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH)

Oggi è una giornata fuori dal comune, o comunque strana, per i mercati finanziari tradizionali e per i prezzi di Bitcoin ed Ethereum.

Si tratta di una delle giornate con le più grandi e importanti scadenze tecniche, in termini di valore delle opzioni, nonché la quarta scadenza annuale delle ‘quattro streghe’.

Il giorno delle quattro streghe ricorre il terzo venerdì del mese, ogni tre mesi per quattro volte in un anno. In questa giornata scadono simultaneamente i future sugli indici azionari e sulle singole azioni e le opzioni sugli indici azionari e sulle azioni. Mentre le opzioni sui titoli e sugli indici azionari hanno una scadenza mensile, quello dei future si ripete ogni tre mesi.

In particolare, la scadenza di dicembre è particolarmente scambiata perchè essendo quella di chiusura annuale, fondi e società di investimento chiudono i loro bilanci annuali da presentare ai propri investitori.

L’aumento di volumi concentrato in poche ore, che inizia dalla campanella di apertura delle contrattazioni, termina allo scoccare delle ore 16:00 di NYC – le 22:00 italiane, richiama la folkloristica “ora delle streghe” che scocca al dodicesimo rintocco della mezzanotte. La seduta di borsa spesso viene caratterizzata da un aumento della volatilità. Altre volte, invece, la giornata passa quasi inosservata.

La particolarità di questa scadenza, rinominata con un gioco di parole la giornata da “friday” a “freaky friday”, negli ultimi anni coinvolge anche il mercato crittografico. Dal 2017 con il lancio dei contratti future, prima sul prezzo di Bitcoin e poi su Ethereum, e dal 2021 anche con quello delle opzioni, per gli operatori è possibile utilizzare anche contratti derivati sulle due principali criptovalute.

Sinora queste scadenze tecniche non hanno particolarmente influenzato l’andamento del corso della giornata di scambi crittografici, ma i dati sulla giornata con le due scadenze tecniche è sempre un termometro per valutare il posizionamento degli operatori professionali.

La scadenza tecnica di oggi diventa utile per capire le intenzioni degli operatori rimasti investiti in questa tormentata fase. Se decideranno il riposizionamento dei contratti spostandosi alla prossima scadenza mensile di gennaio, oppure alla successiva trimestrale di marzo 2023, oppure aver deciso di portare a ‘scadenza naturale’ le posizioni in carico.

La dura fase ribassista di novembre ha impattato anche sulle posizioni degli operatori in derivati, perlopiù quelli definiti professionali. L’open interest dei contratti future su Bitcoin è crollato dai massimi assoluti registrati alla fine di ottobre con oltre 9 miliardi calcolati in dollari US, dimezzandosi agli attuali 4,5 miliardi in USD. È il livello più basso di Open Interest degli ultimi sei mesi.

Con l’Open Interest si calcolano i contratti future e delle opzioni, acquistati o venduti allo scoperto, rimasti aperti oltre la sessione giornaliera. Tecnicamente l’analisi della discesa dell’OI insieme a quella del prezzo, così come avvenuto a novembre, indica la chiusura delle posizioni. E, per conseguenza, la dinamica di quanto accaduto a novembre evidenzia la prevalenza di chiusure di posizioni in perdita.

Tendenza che nelle ultime settimane, tra le fine di novembre e la fase attuale, sembra indicare un’inversione di tendenza.

Dai minimi di novembre il prezzo ha reagito con un rialzo a doppia cifra sia per Bitcoin che Ethereum, accompagnato da un aumento dell’Open Interest passato da $

4,5B a 5,2 miliardi di dollari. Un incremento che indica un timido ritorno della fiducia degli operatori.

Ritorno della fiducia che nel corso della settimana ha registrato nuovi top di periodo con i prezzi che sono riusciti a recuperare i massimi di inizio novembre.

La giornata di oggi, venerdì, evidenzia il nervosismo iniziato mercoledì sera pochi minuti dopo l’annuncio dell’ennesimo rialzo dei tassi d’interesse della Fed e proseguito con le decisioni della BCE europea di ieri. Decisioni che stanno impattando negativamente sia sui mercati azionari, con i principali indici azionari che ieri hanno chiuso la peggiore giornata da settembre per gli USA e da marzo per l’Europa, e di riflesso anche su quelli crittografici.

I ribassi delle ultime ore, infatti, hanno annullato tutto il guadagno accumulato nella prima parte della settimana, modificando lo scenario tecnico.

Prezzo Bitcoin (BTC)

La settimana si divide in due fasi. La prima in forte rialzo che ha visto il prezzo di Bitcoin (BTC) salire per la prima volta dopo oltre un mese sopra i 18.300 USD, la seconda in discesa di oltre il 7% dai top di mercoledì vanificando tutto il guadagno precedente.

A differenza dei precedenti cicli settimanali che stanno accompagnando l’attuale fase rialzista iniziata dai minimi di novembre, l’attuale ciclo settimanale iniziato con i minimi di lunedì notte, evidenzia un andamento controverso da seguire sino alla chiusura prevista nelle ore del fine settimana.

Un’eventuale discesa sotto i 16.800 USD annuncerebbe l’inizio di inversione del trend mensile che si completerebbe con un affondo sotto i 16.500 USD.

Diventa necessario recuperare i 18.000 USD nel più breve tempo possibile per non rischiare di chiusure l’ennesimo trimestre in rosso.

Prezzo Ethereum (ETH)

Il recente rialzo che tra mercoledì sera ha spinto il prezzo di ETH oltre i 1.350 USD, il livello più alto dall’8 novembre scorso, sembra essere stata più una conseguenza subita dall’andamento di BTC che da una forza propria.

Con il ribasso delle ultime ore il prezzo di ETH è tornato sotto il supporto dei 1.220 USD, livelli di fine novembre, dimostrando maggiore debolezza nei confronti di BTC che invece sinora è riuscito a difendere.

Nei prossimi giorni del fine settimana per Ethereum è necessario rimanere sopra i 1.200 USD e comunque non estendere il ribasso sotto i 1.600 USD.

Con il movimento al ribasso che sta caratterizzando questa prima parte della giornata è in corso il test del supporto tecnico dei 1.220-1.210 USD in corrispondenza del 50% di ritracciamento Fibonacci calcolato dai minimi di novembre e massimi degli ultimi giorni.      

Una chiusura giornata sotto questi livelli apre spazio al ribasso. Necessario un recupero dei 1.280 USD nei prossimi giorni per non rischiare l’alzata di bandiera bianca per il giovane toro.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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