HomeCriptovaluteTether riparte dal fallimento di FTX per ridare fiducia al mercato

Tether riparte dal fallimento di FTX per ridare fiducia al mercato

Tether riporta fiducia tra gli investitori cessando le attività di prestito ma soprattutto tranquillizzando tutti sulle coperture evitando i problemi in cui era incappato FTX.

Coinbase spinge i propri utenti a convertire USDT, la stablecoin emessa da Tether, in USD Coin (USDC), una stablecoin emessa da Circle e legata al dollaro a sua volta. 

Secondo l’exchange, dopo il crollo di FTX, la valuta USD Coin è la stable più auspicabile per gli scambi e per favorirne l’utilizzo ha azzerato le commissioni per la conversione sulla propria piattaforma. 

“Crediamo che USD Coin (USDC) sia una stablecoin affidabile quindi stiamo rendendo il passaggio più semplice: a partire da oggi, rinunciamo alle commissioni per i clienti retail che vogliono convertire USDT in USDC”. 

Il mese scorso abbiamo assistito alla più grande truffa di sempre nel settore delle criptovalute ad opera di Sam Bankman-Fried che grazie alla sua guida fraudolenta al timone del colosso FTX ha portato a picco parte del mercato e contaminato diverse società oltre a far perdere milioni di dollari agli investitori. 

Crolli come questo ma anche gli altri grandi crolli come quelli scatenati dal fallimento di Terra Luna e Three Arrows Capital, tutti successi nel 2022 fanno di quest’anno l’anno peggiore di sempre per la fiducia degli utenti nel mondo crypto e nella blockchain. 

Il futuro tuttavia riserva tempi migliori e quest’anno con tutte le sue disgrazie servirà da spartiacque tra ciò che apporta valore al mercato e ciò che è spazzatura, una scrematura naturale delle società che passa attraverso un bagno di sangue ed il rischio di una corsa alla regolamentazione troppo stringente ma che aimè costituisce un passaggio necessario. 

Tether tiene la sua posizione di dominance dopo il crollo di FTX

Tether tuttavia reagisce con slancio alla mossa di Coinbase riportando l’asticella dalla sua parte e dimostrando che sbaglia.

“Tether annuncia che a partire da oggi e per tutto il 2023, ridurrà a zero i prestiti garantiti nelle riserve di Tether”. 

Con questo comunicato, la società in un’ottica di trasparenza, cerca di ridare fiducia ai consumatori aggirando il FUD che aleggia nel mondo crypto. 

La pratica di prestare fondi al momento è sotto i riflettori e foriera di pericoli e nonostante la società abbia più volte ribadito in passato che I propri prestiti siano garantiti da un collaterale ancora maggiore degli importi ha optato per la cessazione dell’attività di prestatore.

La decisione è stata presa anche e non solo in risposta ai dubbi sollevati dal Financial Times circa le coperture dei prestiti concessi da Tether ai privati che ha detta del giornale avrebbero coperture che suscitano perplessità. 

“La società potrebbe non avere abbastanza attività liquide per pagare i rimborsi in caso di crisi”. 

Aveva riportato la principale rivista finanziaria americana. 

Nonostante il tracollo di FTX e tutti i relativi crolli e contagi il settore si avvia a una fase di maggior tutela dei consumatori e questo fa molto più di qualsiasi contromisura poiché il cambio di passo è la corsa al collaterale è percepita dagli investitori che tornano pian piano a ridare fiducia. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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