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Wallet crypto: le analisi di CoinShares in merito agli afflussi di criptovalute del 2022

Wallet crypto, deflussi, AuM, Bitcoin, Ethereum e investimenti: gli analisti di CoinShares, il più grande gruppo di investimento e trading di asset digitali in Europa, hanno analizzato e discusso gli afflussi degli asset digitali nel corso del 2022.

Lo scopo di CoinShares è, infatti, quello di rendere prodotti e servizi finanziari innovativi che forniscono agli investitori fiducia e trasparenza, per costruire il futuro degli investimenti.
Un portafoglio di criptovaluta, invece, è un dispositivo/servizio che memorizza le chiavi pubbliche e/o private per le transazioni fatte in crypto.

Il rapporto di CoinShares per il 2022: afflusso dei capitali e maggior utilizzo dei crypto wallet

Secondo CoinShares, gli asset digitali hanno registrato afflussi per un totale di 433 milioni di dollari per l’intero 2022, il minimo dal 2018, quando ci sono stati afflussi per soli 233 milioni di dollari.

In proporzione, i deflussi di metà anno all’inizio del 2018 sono stati molto più aggressivi di quanto non fossero nel 2022, con deflussi settimanali totali che a un certo punto hanno raggiunto l’1,8% del patrimonio totale gestito.

In confronto, i deflussi nel 2022 hanno raggiunto un picco settimanale rappresentando solo lo 0,7% degli AuM. Indipendentemente da ciò, gli afflussi sono stati significativamente inferiori rispetto al 2021 e al 2020, quando ci sono stati rispettivamente afflussi di 9,1 miliardi di dollari e 6,6 miliardi di dollari.

Tuttavia, CoinShares osserva che, in un anno in cui il prezzo del Bitcoin è sceso del 63%, in cui vi è stato un chiaro mercato ribassista accelerato da un’esuberanza irrazionale e una Fed eccessivamente aggressiva, è incoraggiante vedere che gli investitori, nel complesso,  scelgono ancora di investire.

Inoltre, in molti casi aggiungono tatticamente alcune posizioni proprio durante la debolezza dei prezzi.

In più, CoinShares osserva che Bitcoin e altri prodotti di investimento multi-asset sono stati i principali beneficiari, con afflussi per un totale rispettivamente di 287 e 209 milioni di dollari.

Tuttavia, Ethereum ha avuto un anno tumultuoso che gli analisti ritengono sia dovuto alle preoccupazioni degli investitori per una transizione riuscita alla prova dello stake e ai continui problemi sui tempi dell’un-staking, il quale si prevede avverrà nel secondo trimestre del 2023.

Infine, CoinShares conferma che il 2022 ha visto l’emergere di prodotti a breve investimento che hanno registrato afflussi per 108 milioni di dollari, anche se rimangono un asset di nicchia che rappresenta solo l’1,1% del totale AuM di Bitcoin.

AuM: perchè è importante per gli investitori nei mercati finanziari?

L’asset under management (AUM) è un indicatore che esprime la quantità di patrimonio in gestione posseduta da un fondo di investimento o da una società di gestione del risparmio (SGR) o da altra tipologia di società finanziaria.

Tuttavia, quando si parla di AuM è difficile fornire una definizione standard, poiché la gestione del patrimonio si differenzia di Stato in Stato in base alle normative locali, ma anche perché ciascuna società di gestione finanziaria che costruisce il portafoglio, quindi vale anche per i portafogli crypto, usa modelli di calcolo differenti.

Della gestione del portafoglio finanziario e della sua composizione si occupano generalmente dei professionisti, detti asset manager, i quali selezionano le classi di attivo da includere allo scopo di raggiungere il più alto rendimento possibile in base al livello di rischio scelto dall’investitore.

Dunque, grazie all’AuM l’investitore comprende le dimensioni della società finanziaria rispetto alla concorrenza. Naturalmente nella valutazione complessiva questo è solo uno degli indicatori, poiché il fatto che una società finanziaria gestisca un importante patrimonio non si traduce automaticamente in qualità. L’indicatore AuM, inoltre, non offre dettagli sul potenziale di investimento.

Gli AuM più elevati a livello globale: gli exchange traded fund (ETF)

I fondi che hanno gli asset under management (AuM) più elevati sul panorama mondiale si trovano negli Stati Uniti. Il mercato finanziario degli Stati Uniti presenta, in particolare, i fondi negoziati con i patrimoni in gestione più alti.

Per fondi negoziati in borsa si intendono i ben noti come exchange traded fund (ETF). Questi sono fondi di investimento che hanno il compito di replicare l’andamento di un indice azionario come il FTSE MIB o il Dow Jones (DJI).

Il principale tra i fondi ETF con l’asset under management più sostanzioso è il SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY), il quale replica l’andamento dell’indice S&P 500 benchmark delle prime 500 società quotate negli Stati Uniti: l’ETF ha una capitalizzazione di mercato circa 381,7 miliardi di dollari.

Poi, vi è il fondo iShares Core S&P 500 ETF (IVV), anch’esso legato all’indice S&P 500, In questo caso la capitalizzazione di mercato è di circa 290,5 miliardi di dollari. Il Vanguard Total Stock Market ETF (VTI), invece, è un fondo negoziato che offre esposizione al mercato finanziario statunitense in una forma molto ampia e variegata, dal momento che investe i fondi in gestione in centinaia di differenti titoli azionari di molteplici settori industriali. Nello specifico, il VTI totalizza un AuM di quasi 256 miliardi di dollari.

A seguire vi è un’altro ETF Vanguard, sempre legato allo S&P 500 come i precedenti. Il Vanguard S&P 500 ETF (VOO) totalizza una capitalizzazione di mercato di circa 236,5 miliardi di dollari.

Infine, l’Invesco QQQ Trust (QQQ), che con una capitalizzazione di mercato di circa 179,2 miliardi di dollari, è il primo sotto quota 200 miliardi. La sua particolarità risiede nel volume di scambio giornaliero che è secondo solo al primo ETF introdotto, lo SPY.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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