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Genesis sotto attacco: il crypto lender e Digital Currency Group (DCG) affrontano la SEC

La SEC contro DCG e Genesis

Le autorità statunitensi stanno ora scavando in tutti i rapporti finanziari tra le due aziende crittografiche capitanate da Barry Silbert. Digital Currency Group ha già ricevuto molte richieste di documenti e interviste da parte dei pubblici ministeri che lavorano con la SEC.

A quanto pare voci di corridoio dicono che ci sia inoltre, un’indagine in corso che riguarda solamente DCG, ma non è stato ancora confermato. Secondo questo rumor, l’indagine federale che riguarda unicamente Digital Currency Group di Barry Silbert, è iniziata ben prima del crollo di FTX di novembre. 

Tutte le indagini  non hanno ancora nessuna parte pubblica, solamente ora stanno prendendo forma ed ancora manca un’accusa ben precisa, nessuno è stato incriminato, si sta solo indagando per il momento. 

Quello che si sa è che le prime voci sono iniziate a venir fuori già dalla scorsa settimana, precisamente mercoledì 4 dicembre quando l’esperto di crittografia Andrew Abacus (@AP_Abacus) ha twittato riguardo la vicenda. 

DCG ha una forte cultura di integrità e ha sempre condotto la sua attività legalmente.
Non abbiamo alcuna conoscenza o ragione di credere che ci sia un’indagine del distretto orientale di New York su DCG”

Genesis mantiene un dialogo regolare e collabora con i regolatori e le autorità competenti quando riceve richieste, così si esprime un portavoce anonimo di Genesis, che nega l’esistenza di un’indagine e difende la sua società.

La Galassia della Digital Currency Group di Barry Silbert è davvero molto vasta, non solo il rypto lender Genesis ne fa parte, ma bensì anche altre società, tra cui l’exchange di crypto LUNO, la società di notizie crittografiche CoinDesk e Foundry Digital, un fornitore di servizi di crypto mining.
Dunque, si può percepire che un’indagine nell’azienda di Barry Silbert crei non poco scompiglio. Stiamo parlando di una notizia che se fosse confermata, più avanti potrebbe creare uno scandalo. 

I problemi finanziari portano al taglio del 30% del personale di Genesis

La società è ben risaputo che dal collasso di FTX si trovi in una situazione poco stabile finanziariamente, i grandi debiti hanno messo in difficoltà l’azienda. Il 4 gennaio però, l’azienda ha annunciato un’altra brutta notizia, Genesis ha dovuto affrontare dei tagli al personale di circa il 30%. 

Mentre continuiamo a navigare in sfide senza precedenti del settore, Genesis ha preso la difficile decisione di ridurre il nostro organico a livello globale. Queste misure fanno parte dei nostri continui sforzi per far progredire la nostra attività. Apprezziamo sinceramente il duro lavoro del nostro team talentuoso e dedicato mentre continuiamo a lavorare per identificare il miglior risultato per il business, i clienti e i dipendenti di Genesis a lungo termine 

ha detto un portavoce di Genesis

Dati gli enormi debiti, questo taglio del personale sembra essere una soluzione per rimediare all’obbligo di restituzione del denaro all’exchange Gemini dei fratelli Winklevoss e a molte altre aziende. Gli sforzi di Genesis per ridurre il suo debito sembrano molto seri, seppur è sempre triste quando a rimetterci è la forza lavoro.

I gemelli Winklevoss e l’ultimatum a DCG e Genesis

Il tempo scorre e nonostante i tentativi, Genesis non ha ancora saldato il suo debito, e questo ha portato Cameron Winklevoss, uno dei gemelli fondatori di Gemini, a scrivere una lettera pubblica.
Nel contenuto della lettera Cameron punta il dito verso Barry Silbert, il CEO di Digital Currency Group, dove lo sprona a risolvere i problemi di liquidità di Genesis e saldare il debito con Gemini. 

“Gli utenti di Earn sono stanchi. Hanno paura. Molti sono ormai in grave difficoltà. Eppure, nonostante tutto quello che hanno dovuto sopportare, sono stati straordinariamente pazienti e solidali. Ma non possono sopportare più di tanto. Meritano una risoluzione per il recupero degli asset che hanno prestato per impegnarsi pubblicamente a lavorare insieme per risolvere questo problema entro l’8 gennaio 2023. Siamo pronti e disposti a lavorare con voi, ma il tempo sta per scadere.

Cordiali saluti, 

Cameron Winklevoss”

Questo ultimatum sembra essere l’ultima spiaggia per i gemelli Winklevoss, ormai in piena crisi e stanchi dei vari tentativi di approcciare con Barry Silbert e le sue aziende. 

Il presidente dell’exchange di Gemini crede che sia passato troppo tempo dal collasso di FTX, che ha messo in crisi Genesis e vuole indietro il suo denaro. 

Lo spirito che muove i Winklevoss fino a questo punto è la forte volontà che hanno di ripagare i propri utenti, ormai stanchi dei mesi passati senza riavere i propri beni. 

La situazione in cui Digital Currency Group e Genesis si trovano ora è molto critica, una probabile indagine sarebbe un altro scalino che allontanerebbe Gemini dal proprio credito. 

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