HomeCriptovaluteShiba Inu, il burning della crypto continua

Shiba Inu, il burning della crypto continua

Lo Shiburn (letteralmente bruciare Shiba Inu) è una pratica iniziata lo scorso anno e che sta portando una innovazione nel mondo crypto. 

L’altcoin più amata dagli animalisti, dallo scorso anno ha dato il via a una campagna di distruzione di Shiba Inu Coin. 

A fronte di ricompense a base di un ulteriore Token, al fine di accrescere la scarsità di SHIB e di conseguenza il valore ogni giorno vengono bruciati migliaia di Shiba Inu.

Lo Shiburn aiuta la crypto Shiba Inu

Lo Shiburn, ha catalizzato l’impegno degli sviluppatori per diversi mesi nel gruppo operativo della meme coin. 

L’iniziativa, volta a trasformare la valuta digitale del cagnolino in qualcosa di scarso è stato accolta molto bene dalla Shibarmy ovvero la comunità che sostiene il Token. 

Shiburn sta bruciando token a ripetizione ed è stato sviluppato con il solo scopo di dare valore al Token partendo dal presupposto che meno SHIB ci sono in circolazione a parità di domanda più il valore cresce. 

La pratica di bruciatura di SHIB è rilevata dal tasso di combustione che nei primi giorni dell’anno ha visto il suo picco massimo salvo poi ristabilizzarsi nell’ultima settimana. 

La pratica sembra aver giovato non poco alla Shibarmy che si gode la crescita del valore di Shiba Inu Coin che viaggia a due cifre.

In cosa consiste la Shiburn 

Masterizzare SHIB, ovvero bruciare il token, è una pratica volta a far aumentare il valore di Shiba stesso. 

La crescita di valore avviene tanto più quanto maggiore è il sacrificio di SHIB. 

A compensazione degli SHIB bruciati l’investitore che volontariamente sacrifica parte dell’altcoin in proprio possesso, riceve in cambio BurntSHIB ovvero un ulteriore token. 

Tramite BurntSHIB si accede ad ulteriori ricompense che vengono elargite con un terzo ed ultimo Token che prende il nome da uno dei fondatori di Shiba Inu ovvero RYOSHI. 

Con questo metodo si ottiene in primis un apprezzamento progressivo di SHIB, un aumento di valore dei BurntSHIB e ricevere RYOSHI con investimento zero. 

Dopo un periodo di calma dai picchi di dicembre scorso, il tasso di combustione della crypto è schizzato al 352% da ieri.

37,3 milioni di SHIB sono andati in fumo in questo breve lasso temporale e su tutti spiccano due movimenti di portafoglio. 

Un operazione da 10,1 milioni di SHIB ed un’altra da 9,6 milioni di SHIB, sono state le cifre più grandi spostare per dare valore all’altcoin. 

Con l’arrivo imminente di Shibarium, il prezzo di Shiba Inu Coin dovrebbe salire ulteriormente di valore e dare alla crypto un nuovo status, quello di prima altcoin come riserva di valore. 

Attualmente SHIB quota 0,00001207 dollari americani con una leggera flessione dell’1,4% da ieri. 

La settimana appena conclusa però è stata molto positiva registrando un ottimo +13,8%.

Il futuro di SHIB 

La Shibarmy o come alcuni la definiscono rubando il termine dai social, la “fanbase” di Shiba Inu è famose per l’attaccamento alla causa del cagnolino meme. 

L’apporto in termini di crescita che la community da alla crypto è davvero importante, al punto da essere determinante secondo l’opinione della maggior parte degli analisti. 

Fino a che l’interesse nei confronti della meme coin sarà alto il valore in parole povere è al sicuro. 

I progetti ShibaSwap, Shibarium e Shiburn di cui abbiamo parlato sopra sono tutti voti ad aumentare il valore e ovviamente l’adozione della coin. 

Con ShibaSwap inoltre Shiba Inu mette piede nel mondo delle utility. 

Gli analisti sono concordi sul fatto che Shiba Inu stia maturando e che si stia staccando sempre più da quell’etichetta di meme coin degli esordi. 

Secondo l’opinione comune, il token potrebbe arrivare ancora alla resistenza di  0,000088 dollari nell’anno in corso.

Per quanto riguarda il triennio 2023-2025 la situazione è più incerta poiché un periodo di storno troverà il modo di arrivare ma di mezzo ci saranno anche notizie positive.

Gli analisti non sono unanimi questa volta ma una notizia degna di nota, potrebbe essere la dipartita dello storico fondatore noto con lo pseudonimo di Ryoshi. 

Ryoshi, che dà il nome anche al Token di ricompensa per il BurntSHIB, ha abbandonato il progetto. 

Il fatto che una persona così importante per la creazione della criptovaluta abbia lasciato il team della casa madre al momento sembra essere passata in sordina o non aver causato problemi a SHIB nel mercato. 

Se all’uscita di scena di Ryoshi non farà seguito quella di altri dirigenti della società le cose non dovrebbero peggiorare e il valore della meme coin dovrebbe essere in salvo ma vale la pena essere vigili. 

Ciò che è chiaro a tutti è che più il tempo passa e più ci avviciniamo al prossimo halving di Bitcoin. 

L’halving di BTC non è altro che il dimezzamento della ricompensa che viene elargita ai minatori dell’Oro digitale. 

L’evento così come in passato dovrebbe fare da apripista all’apprezzamento di tutte le criptovalute Shiba Inu Coin compresa. 

Non solo si potrà raggiungere il supporto di 0,0000088 dollari ma si potrà verosimilmente puntare più in alto a quello da 0,000091 dollari. 

Il prossimo futuro della moneta è sempre più simile a quello riservato ai beni rifugio e Shiburn va di certo in questa direzione.

Ridurre la quantità di SHIB in circolazione compensando il sacrificio con l’emissione di token bruciati è di certo innovativo e segna una via nuova prima sconosciuta che certamente sarà replicata da altre Coin. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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