HomeCriptovaluteMiningIl Senato del Mississippi legalizza il mining di Bitcoin

Il Senato del Mississippi legalizza il mining di Bitcoin

Ieri il Senato del Mississippi ha approvato un disegno di legge che legalizza il mining di Bitcoin e criptovalute nello Stato. 

In precedenza il mining non era vietato in Mississippi, ma ora sarà inquadrato con una regolamentazione chiara e specifica. 

Crypto: il Digital Asset Mining Act

Il disegno di legge è stato chiamato esplicitamente Mississippi Digital Asset Mining Act, ed ha come scopo specifico e peculiare quello di normare il mining di Bitcoin e di criptovalute nello Stato. 

Va tuttavia sottolineato che da quando Ethereum non è più minabile, a causa del passaggio a Proof-of-Stake, l’unica grande criptovaluta minabile rimasta è Bitcoin (BTC), perchè le altre criptovalute minabili, a partire da Litecoin e Monero, sono di seconda o terza fascia. Inoltre il problema principale del mining crypto, ovvero l’elevato consumo energetico, è concentrato sul mining di Bitcoin, perchè nel complesso il mining di tutte le altre criptovalute minabili messe assieme ha un consumo enormemente inferiore. 

Quindi sebbene il disegno di legge approvato dal Senato del Mississippi sia stato chiamato Digital Asset Mining Act si riferisce in primis al mining di Bitcoin. 

Nel testo del disegno di legge si afferma che il mining crypto ha creato migliaia di posti di lavoro fornendo miliardi di dollari di valore economico positivo a privati ed aziende negli Stati Uniti. Inoltre viene anche ricordato che dopo il ban in Cina del 2021 il mining crypto è cresciuto in modo significativo negli USA. 

Secondo i legislatori del Mississippi, il mining crypto avrebbe il potenziale per stabilizzare la rete elettrica e fornire entrate per progetti infrastrutturali in tutto lo Stato. Per questo motivo vogliono esplorare il potenziale di questa attività, proteggendo il diritto di individui ed aziende ad effettuarla all’interno di un quadro normativo certo. 

In altre parole ritengono possibile che il mining di Bitcoin, se fatto a norma di legge e rispettando i requisiti imposti dallo Stato, possa addirittura essere utile alla cittadinanza ed alle imprese, non solo perchè può produrre guadagni, ma anche perchè può aiutare in particolare a gestire in modo più efficiente la rete di produzione e distribuzione di energia elettrica. 

Per questi motivi il Mississippi Digital Asset Mining Act rende esplicitamente legale nello Stato eseguire nodi di blockchain basate su Proof-of-Work, ed avviare attività di mining crypto in aree industriali. 

Cosa ancora più importante, vieta di imporre tariffe energetiche discriminatorie alle mining farm, e protegge i miner dall’essere considerati società finanziarie che si occupano di transazioni in denaro.

Lo stato del disegno di legge

Questo disegno di legge era stato precedentemente presentato alla Camera dal senatore Josh Harkins, ed ora che ha ottenuto l’approvazione del Senato deve solo ancora ottenere il via libera definitivo della Camera per entrare in vigore. 

Si prevede che, in caso di approvazione da parte della Camera (a dire il vero abbastanza scontata), ed approvazione del governatore Reeves, la nuova legge dovrebbe entrare in vigore il 1° luglio 2023. Il governatore Reeves è repubblicano, e dato che anche la maggioranza sia al Senato che alla Camera sono repubblicane è lecito ritenere che non dovrebbero ormai esserci più veri e propri ostacoli per l’approvazione definitiva di questo disegno di legge. 

Una volta approvato potrebbe portare in Mississippi aziende che si occupano di mining crypto in altri Stati in cui invece le normative sono più stringenti, limitanti, o addirittura repressive. 

Ad esempio nello Stato di New York è stato vietato completamente il mining di Bitcoin nel caso non si riesca a dimostrare l’esclusivo utilizzo di fonti energetiche non inquinanti. 

Da notare che il Mississippi è tra tutti i 51 Stati degli USA quello in assoluto con il PIL pro-capite più basso. Anzi, è l’unico Stato USA in cui il PIL pro-capite trimestrale è inferiore ai 50.000$ (47.500$), con il secondo in classifica (Arkansas) che ne ha più di 54.600$. Basti pensare che altri Stati non particolarmente ricchi, come ad esempio il Tennessee, sfiorano i 70.000$, mentre i più ricchi, escluso Washington DC, ne hanno circa 100.000$. 

Non stupisce pertanto che lo Stato del Mississippi stia cercando di favorire lo sviluppo industriale sul proprio territorio, anche magari grazie al mining di Bitcoin. 

Il mining di Bitcoin egli USA

Ormai gli USA sono il singolo Paese al mondo con maggior hashrate nel mining di Bitcoin. 

Tuttavia ci sono Stati, come ad esempio il Texas, che sono particolarmente favorevoli al mining, ma altri, come New York, che sono fondamentalmente contrari. 

Le discriminanti sono due. 

La prima è la disponibilità di energia elettrica, e quindi anche il suo costo. Laddove, come in Texas, sono disponibili grandi quantità di energia a basso costo l’atteggiamento è più aperto, mentre dove invece l’energia è più scarsa o più costosa preferiscono limitarne il consumo da parte delle mining farm. 

La seconda è l’impatto ambientale. Ci sono Stati, come il Texas, che non sono molto propensi a preoccuparsi dell’impatto ambientale, mentre altri, come New York, sono più sensibili al problema. 

Di sicuro però gli Stati come il Mississippi, ovvero con un reddito medio basso rispetto agli altri, sono tra quelli più interessati a sfruttare questa attività per meri scopi economici. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick