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Merge avvenuto: Ethereum passa a PoS

Oggi, 15 settembre 2022, data prevista da più di un mese, è finalmente avvenuto il Merge di Ethereum, con il conseguente passaggio al PoS.

Per ora sembra che tutto sia andato come previsto, e non pare ci sia stato alcun intoppo serio. 

C’è solo stato un leggero ritardo di qualche decina di minuti sul timing previsto, ma era noto che la previsione temporale fosse solo una stima e non un calcolo preciso. 

Infatti, dopo il momento previsto per il Merge, il prezzo di ETH era sceso da 1.620$ a 1.570$, forse perché qualche investitore o speculatore poco informato riteneva che il ritardo potesse essere dovuto a qualche problema. Invece, semplicemente le stime di ieri sulle tempistiche erano leggermente troppo ottimistiche. 

Dopo un po’ di volatilità, una volta avvenuto il Merge, il prezzo è risalito a 1.650$. 

Ethereum passa finalmente al PoS grazie al Merge

Ora, pertanto, la validazione dei blocchi sulla blockchain di Ethereum non avviene più con Proof-of-Work, ma con Proof-of-Stake (PoS). 

Grazie a questo passaggio, ad esempio, si è subito stabilizzato il block-time, ormai fisso sui 15 secondi: 

Infatti, con il mining, ovvero il lavoro di convalida dei blocchi con PoW, non c’è un timing fisso per quanto concerne la validazione dei singoli blocchi. Si usa l’aggiustamento della difficulty per far sì che la media rimanga più o meno costante. 

Con PoS, invece, il mining non c’è, e la validazione avviene ad intervalli fissi. 

L’hashrate di Ethereum è crollato, dato che ormai non serve più a nulla. 

Ci si aspettava che avrebbe potuto calare già ben prima, tanto che ci si attendevano tempi più lunghi per il Merge, ma i miner devono aver spremuto le loro macchine fino all’ultimo per minare ETH finchè era possibile. Ora non si può più, quindi, hanno dovuto spegnere i macchinari. 

schermata successo merge
Schermata di successo del Merge

ETHW e l’eventuale fork PoW di Ethereum

Da notare, però, che oggi il prezzo di ETHW, il token che consente di scommettere su un eventuale fork PoW di Ethereum, è aumentato di valore, per poi riscendere un po’. 

Questo fa presupporre che c’è chi crede che alcuni miner potrebbero non darsi per vinti, e potrebbero decidere davvero di creare un nuovo fork a partire da Ethereum per dar vita ad una sorta di “copia” basata ancora su PoW. Tuttavia, il valore di questo ETHW è ancora circa un quarantesimo di ETH, ovvero ben poca roba. 

In sintesi, è possibile affermare che le probabilità di sopravvivenza di un eventuale fork PoW di Ethereum rimangono basse, anche se leggermente maggiori rispetto a ieri. 

Invece, per quanto riguarda il passaggio a PoS di Ethereum, ormai avvenuto ed attivo, alcuni exchange per precauzione hanno deciso di attendere di avere la certezza che tutto funzioni correttamente e sia affidabile prima di riabilitare depositi e prelievi. 

Per ora, non si segnalano veri e propri problemi, quindi sembra che tutto stia già funzionando correttamente. D’altronde, i numerosi test effettuati prima del Merge avevano dato esiti molto positivi. Quindi, ci si attendeva un passaggio senza particolari problemi tecnici. 

La nuova era di Ethereum

Oggi, pertanto, nasce una nuova era per Ethereum, dato che PoS dovrebbe consentire uno sviluppo maggiore. 

Un primo risultato, però, è già stato ottenuto: un risparmio energetico dello 0,2% a livello globale. 

Secondo alcune stime, il solo mining di ETH nel mondo consumava circa lo 0,2% di tutta l’elettricità prodotta, e visto che il mining di ETH ora praticamente non esiste più, quel consumo è stato azzerato. 

Occorrerà, invece, del tempo prima di poter apprezzare gli altri sviluppi resi possibili su Ethereum dal passaggio a PoS. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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