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La SEC denuncia il fondatore della crypto Tron

La SEC (Securities and Exchange Commission) ha denunciato il fondatore della crypto Tron, Justin Sun, per l’offerta e la vendita di security non registrate. 

La denuncia afferma che Justin Sun avrebbe non solo messo in vendita security non registrate, ma avrebbe anche fatto propaganda illegale di titoli e soprattutto avrebbe manipolato i mercati. 

L’accusa riguarda in particolare alcune società che possiede e controlla, inclusa

Tron Foundation Limited (ovvero la cosiddetta Tron Foundation), la BitTorrent Foundation, e Rainberry. 

Le security non registrate sarebbero proprio la criptovaluta TRX ed il token BTT. 

Nella denuncia la SEC scrive: 

“A partire da agosto 2017 circa, e continuando successivamente, il gruppo di Sun si è impegnato in uno schema per distribuire al pubblico miliardi di TRX e BTT, creando anche mercati secondari attivi su cui TRX e BTT potevano essere scambiati. 

Il gruppo di Sun ha offerto e venduto TRX e BTT come security ed erano quindi tenuti a registrare tali offerte e vendite presso la SEC a meno che non fosse disponibile un’esenzione dalla registrazione. Ma non l’hanno mai fatto”.

Quindi la prima accusa assomiglia molto a quella che a fine 2020 rivolsero contro Ripple. 

Le security non registrate: la SEC colpisce anche la crypto Tron

Nello specifico, con security si intende un contratto di investimento in cui l’investitore ci mette solo del denaro, in cambio della promessa di un rendimento finanziario generato dal lavoro o dagli sforzi dell’altro contraente, ovvero colui che riceve il denaro dall’investitore. 

Per legge tali contratti devono essere approvati dalla SEC negli USA prima di poter essere venduti liberamente e legalmente sul mercato. 

Quindi se la SEC ha ragione ad affermare che Sun e le sue società abbiano venduto TRX e BTT come contratti di investimento senza l’approvazione delle autorità, lo avrebbero fatto in modo illecito. 

Da notare che anche in molte altre parti del mondo la legge è su posizioni simili, quindi se la SEC dovesse vincere contro Sun è possibile che molti altri Paesi si adeguerebbero a questa visione. 

La causa contro Ripple

Tuttavia proprio il precedente della causa contro Ripple sembra giocare a favore di Justin Sun. 

Infatti ormai sono più di due anni che quella causa va avanti senza apparenti progressi. In altre parole in due anni la SEC non è ancora riuscita a dimostrare al tribunale che Ripple abbia venduto XRP come un contratto di investimento. 

Sebbene vi siano diversi punti in comune, forse sarà ancora più difficile dimostrare alla corte che TRX e BTT siano stati venduti come contratti di investimento. 

Quindi per ora la posizione di Justin Sun, e di Tron Foundation e BitTorrent Foundation, non sembra diversa da quella di Ripple, tanto che lo stesso Sun ha commentato dicendo che questa sarebbe priva di fondamento. 

Se non altro però la SEC ha rivelato che le cosiddette Tron Foundation e BitTorrent Foundation in realtà non sarebbero fondazioni, ma vere e proprie società profit. 

Quindi dietro il progetto Tron ci sarebbe un’impresa volta a generare profitti per sè stessa e per i suoi soci, ridimensionando molto l’idea di progetto decentralizzato che lo stesso Sun continua a proporre. 

Da notare che uno dei motivi per cui Bitcoin è sicuramente considerato una commodity, e non una security, è proprio il fatto che dietro il progetto Bitcoin non vi sia una società, un’impresa, o un’organizzazione profit. 

Di fatto dietro Bitcoin c’era solo Satoshi Nakamoto, che però è scomparso dodici anni fa praticamente regalando il suo protocollo Bitcoin all’intera umanità. 

La SEC accusa il fondatore della crypto Tron di manipolazione del mercato

Ancora più grave però è la seconda accusa rivolta dalla SEC a Justin Sun

Infatti nella denuncia l’agenzia americana scrive che Sun avrebbe effettuato un “manipulative wash trading” per creare “l’artificiale apparenza di un legittimo interesse da parte degli investitori” per mantenere a galla il prezzo di TRX. 

L’accusa è molto grave, perchè secondo la SEC i dipendenti della Tron Foundation avrebbero effettuato scambi di TRX e BTT sotto la direzione dello stesso Sun compiendo centinaia di migliaia di operazioni di wash trading. 

Non è chiaro quando sarebbero avvenute tali transazioni, ma dal volume ipotizzato sembrerebbe che si riferiscano all’intero periodo di presenza sui mercati crypto di queste due criptovalute. 

Da notare che il prezzo di TRX nel corso degli anni si è mantenuto mediamente più stabile rispetto a quello di altre criptovalute, come ad esempio Bitcoin ed Ethereum. Tuttavia il picco massimo assoluto rimane quello di gennaio 2018, ovvero a solo un mese dal listing. Questo particolare in effetti dà da pensare. 

Per quanto riguarda BTT la situazione invece è ben peggiore. 

Innanzitutto l’anno scorso ne venne emessa una nuova versione, dopo che la prima aveva perso quasi tutto il suo valore dal picco massimo di aprile 2021, scendendo anche sotto i valori iniziali ottenuti al listing. 

Inoltre questa seconda versione non ha fatto altro che perdere valore nel corso dei mesi, tanto da aver fatto registrare il minimo assoluto pochi giorni fa. 

In altre parole come investimento il token di BitTorrent si è rivelato essere pessimo. Non è da escludere che qualcuno abbia fatto pressioni o richieste alla SEC affinchè intervenisse, date le inevitabili perdite che hanno subito i suoi investitori. 

Il coinvolgimento delle celebrity

La denuncia della SEC afferma anche che il gruppo di Sun hanno fatto molta pubblicità per attirare l’interesse del pubblico su TRX e BTT, coinvolgendo anche celebrità a pagamento, tra cui gli imputati Austin Mahone e DeAndre Cortez Way. 

Il fatto è che, sebbene queste celebrità fossero pagate per promuovere TRX e BTT, i loro contenuti pubblicitari non fossero contrassegnati come tali, inducendo così il pubblico a credere che fossero sinceri ed imparziali. 

Oltretutto lo stesso Justin Sun nel febbraio 2021 chiese pubblicamente ed esplicitamente  alle celebrità pagate per promuovere TRON di rendere palesi i contenuti sponsorizzati, sapendo benissimo invece che diversi contenuti sponsorizzati non erano stati dichiarati come tali.

La reazione del prezzo di TRX e BTT

I prezzi di TRX e BTT sui mercati crypto hanno reagito a questa denuncia, ma non in modo clamoroso. 

Ieri il prezzo di TRX ha fatto un improvviso tonfo del 13%, ma in concomitanza con il calo generalizzato dei mercati crypto a causa delle parole pronunciate dal presidente della Fed. Infatti nelle ore successive ha recuperato un +7%. 

Bitcoin nel medesimo periodo ha fatto segnare prima un -6%, e poi un +3%, quindi il trend del prezzo di TRX è stato lo stesso, solo un po’ più ampio. 

BTT addirittura ha avuto un’escursione ancora inferiore a quella di Bitcoin, perchè la discesa è stata solo del 4%, seguita da un +1,5%. 

Però va detto che il prezzo del token BTT, ovvero il nuovo token di BitTorrent, risulta ancora molto vicini ai minimi assoluti di una decina di giorni fa. 

Quindi TRX ha perso più di Bitcoin, ma non ha perso molto, data la gravità delle accuse della SEC. BTT invece ha perso poco, anche perchè in precedenza aveva già perso molto. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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