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TikTok: i video sul social network disinformano in merito alle crypto

Uno studio sul social network dei video, TikTok, ha rivelato che il 35% di oltre 1000 video analizzati menziona Bitcoin, anche se in modo errato, disinformando in merito alle crypto. 

TikTok: aumenta la disinformazione e le truffe che coinvolgono le crypto

Gli esperti di dappGambi hanno analizzato 1161 video di TikTok di 594 creatori, utilizzando una serie di hashtag popolari per le criptovalute, scoprendo che il totale dei video ha oltre 6 miliardi di visualizzazioni.

Nello specifico, lo studio eseguito sull’hashtag CryptoK, con 1,6 miliardi di visualizzazioni su TikTok, rivela che 1 video su 3 menziona Bitcoin in modo fuorviante. 

Con “fuorviante”, gli esperti di dappGambi definiscono l’assenza di un disclaimer che chiarisce agli spettatori che le informazioni presentate sono esclusivamente il punto di vista del creatore e non una guida esperta.

A tal proposito, Eugene Abungana di dappGambl, ha dichiarato: 

“Solo perché un video ha molte migliaia di like e visualizzazioni non rende il contenuto legittimo e affidabile”.

TikTok: Bitcoin, Ripple, Ethereum, Cardano e altre crypto sono presenti in più video fuorvianti

Oltre Bitcoin, DappGambl ha analizzato altre 53 diverse crypto più presenti nei video su TikTok con l’hashatag CryptoK, valutando quanti sono fuorvianti e ingannevoli.

E infatti, prima tra tutti è Bitcoin col 35%, al secondo posto c’è Ripple con 13% di video fuorvianti e ingannevoli, seguita poi da Ethereum col 11,60%. Anche Cardano, Shiba Inu, Solana e Dogecoin sono nelle prime 20 posizioni di questa classifica. 

Rimanendo sui dati generali dello studio, il 37% (434) di tutti i video analizzati non presentava un disclaimer finanziario e incoraggiava gli utenti a investire il proprio denaro o implicava un ritorno sull’investimento. 

Oltre che fuorviante, si può dire che la disinformazione in ambito crypto su TikTok che potrebbe sfociare in truffa, è in aumento. 

Il pericolo in termini di “sicurezza” del social network

Questo poco controllo da parte di TikTok sulla veridicità dei contenuti dei suoi video, non è cosa da niente. Molti truffatori di crypto, infatti, potrebbero trovare in TikTok una loro vetrina. 

TikTok, chiamata Douyin in Cina, è un servizio di hosting di video di breve durata di proprietà della società cinese ByteDance. Il social ospita video inviati dagli utenti, dalla durata di 3 secondi a 10 minuti. 

L’estate scorsa, Brendan Carr, commissario repubblicano della Federal Communication Commission, aveva chiesto a Apple e Google di rimuovere TikTok dai loro app store, perché un rischio per la sicurezza nazionale. 

Carr ha affermato che il social network dei video cinese raccoglierebbe vaste porzioni di dati sensibili accessibili a Pechino. 

Carr ha poi elencato alcuni tra i tipi di dati a cui potrebbe accedere TikTok, come le cronologie di ricerca e navigazioni, i modelli di battitura dei testi e gli identificatori biometrici, comprese le impronte facciali e vocali. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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