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Binance: fondi dei clienti istituzionali custoditi in banca

Sembra che il maggior exchange del mondo, Binance, stia elaborando un nuovo servizio che consentirebbe ai clienti istituzionali di custodire il collaterale direttamente in banca. 

Lo riferisce Bloomberg citando recenti comunicazioni avvenute tra ,l’exchange ed alcuni suoi clienti professionali. L’idea sarebbe quella di mettere loro a disposizione una particolare configurazione che consentirebbe di utilizzare i depositi bancari come garanzia per il margin trading sul mercato spot e su quello dei derivati. 

L’iniziativa servirebbe per ridurre i rischi derivanti da perdite di fondi sui wallet dell’exchange, ma sarebbe rivolta solamente ai grandi investitori e speculatori. 

La banche scelte sarebbero la FlowBank, con sede in Svizzera, e la Bank Frick, con sede in Liechtenstein.

Per ora queste vanno comunque considerate ancora solamente indiscrezioni senza conferme, dato che l’unica fonte è Bloomberg che cita quattro persone anonime che avrebbero familiarità con la questione. 

Il rischio del servizio di custodia

Gli exchange crypto non sono considerabili come dei custodi di fondi ad elevato livello di sicurezza. 

Per prima cosa di exchange crypto che sono stati hackerati, ed hanno subito anche ingenti furti dei fondi dei clienti, ce ne sono stati parecchi, ma bisogna anche tenere conto di quegli exchange che, senza essere hackerati, sono falliti non avendo così più a disposizione sufficienti fondi per restituire ai loro clienti i loro depositi. 

Binance è uno degli exchange che nel corso del tempo si sono rivelati più sicuri, ma non è certo sicuro al 100%. 

Dispone anche di un’assicurazione, che però non è detto che copra tutti i fondi di tutti i clienti. 

A dire il vero nella nuova normativa dell’Unione Europea sulle criptovalute, il MiCAr, ci sarebbe l’obbligo per gli exchange crypto di tenere i fondi dei clienti in conti separati, ma quello che Binance vuole offrire va molto al di là della semplice segregazione dei conti. 

Binance: l’ipotesi allo studio

Per quanto riguarda le valute fiat, le banche sono spesso considerate solide per ciò che concerne la custodia dei fondi. 

A dire il vero anche le banche a volte chiudono o falliscono, ma ad esempio di recente a tutti i correntisti delle banche statunitensi fallite sono stati restituiti i fondi grazie all’intervento della Fed. 

Se Binance riesce a scaricare su altri l’onere di dover custodire enormi quantità di valuta fiat di sicuro riduce il rischio, anche solo per aver diversificato i custodi. 

Sebbene non vi siano ancora certezze riguardo il nuovo possibile servizio offerto dall’exchange ai grandi investitori, l’ipotesi citata da Bloomberg è quella di affidare a banche selezionate i contanti dei clienti, bloccandoli attraverso un accordo tripartito che consentirebbe all’exchange di prestare loro stablecoin come garanzia per il margin trading. 

A sua volta, il denaro fiat dei clienti custodito presso le banche potrebbe essere investito in fondi sul mercato monetario per guadagnare interessi, contribuendo così a compensare il costo del prestito di stabelcoin. 

Il ruolo delle stablecoin

Non solo su Binance la stragrande maggioranza degli scambi crypto non avviene in valuta fiat, ma in stablecoin, ma anche i contratti future si scambiano in stablecoin. 

Anzi, a dire il vero l’utilizzo di valute fiat su Binance sembra marginale, rispetto a quello di stablecoin, ma c’è sempre il problema del collaterale. 

Le stablecoin infatti aggiungono un rischio in più, perchè oltre alla custodia dei token c’è anche la custodia del collaterale. Con l’ipotesi allo studio il collaterale delle stablecoin verrebbe custodito in banca in valuta fiat, riducendo così il rischio. 

Si tratta pertanto di un’ipotesi complessa, dedicata solo ai grandi clienti, e relativa solo all’utilizzo di stablecoin. D’altronde le banche custodiscono valuta fiat, ma sugli exchange crypto si usano soprattutto stablecoin. 

Va ricordato anche che le stablecoin sono di gran lunga le preferite sui mercati crypto perchè possono essere spostate facilmente e velocemente, a differenza delle valute fiat che richiedono spesso tempistiche più lunghe, trasferimenti a volte più complessi, e forti limitazioni. 

Ad esempio, è possibile spostare facilmente stablecoin direttamente da un exchange all’altro, mentre non è possibile farlo con le valute fiat. 

Binance e la riduzione dei rischi

La riduzione dei rischi è una delle sfide principali che gli exchange crypto devono vincere se vogliono crescere ancora e poter supportare volumi di scambio anche solo vagamente paragonabili ad esempio a quelli del mercato azionario. 

Binance sta lavorando alla riduzione dei rischi da un po’, offrendo già depositi in parte assicurati, verifica delle coperture, servizi di custodia di livello istituzionale, ed ora forse anche depositi bancari per il collaterale delle stablecoin. 

Azzerare questi rischi è assolutamente impossibile, ma ridurli in modo significativo sì. 

Non dimentichiamo che solo pochi mesi fa è fallito uno dei maggiori exchange crypto del mondo, FTX, e la maggior parte dei clienti non ha ancora nemmeno potuto chiedere la restituzione dei fondi che ha perso. 

La riduzione dei rischi passa anche per la diversificazione dei custodi, perchè se il custode di tutti i fondi è unico in caso di chiusura, furto o fallimento tutti i suoi utenti rischiano di perdere tutto. 

Visto che non si tratta di azzerare i rischi, dato che è impossibile, ma solo di ridurli, la diversificazione della custodia può a tutti gli effetti tornare utile proprio per cercare di ridurli un po’. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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