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Deutsche Telekom entra a far parte della rete di validatori su Polygon

Deutsche Telekom, una società leader nel campo delle telecomunicazioni su scala mondiale, ha annunciato oggi che diventerà un validatore sull’infrastruttura di Polygon.

La news è molto positiva per il layer 2 di Ethereum, che fortifica e decentralizza ancora di più il proprio network Proof-of-Stake.

Vediamo insieme tutti i dettagli.

Deutsche Telekom estende i suoi nodi su Polygon

La multinazionale di telecomunicazioni Deutsche Telekom diventerà a breve un validatore effettivo all’interno dell’infrastruttura di Polygon, principale rete di scaling di Ethereum con un TVL di 1 miliardo di dollari.

Questo non rappresenta il primo caso in cui la società tedesca entra a far parte del mondo delle blockchain, viste le recenti partecipazioni con i progetti Flow, Celo, Chainlink ed Ethereum.

A tal proposito, in riferimento alla rete  di Vitalik Buterin, che ricopre il ruolo di hub centrale nello sviluppo di contratti intelligenti, Deutsche Telekom aveva fatto il suo ingresso come operatore di nodi ad ottobre 2022, più precisamente nel mercato dello staking liquido.

Oggi tocca a Polygon, che vede ampliare la propria cerchia ristretta di validatori (circa 100) decentralizzando maggiormente il modo in cui si raggiunge la validazione di un blocco incrementando parallelamente la sicurezza della rete.

In merito alla notizia, il responsabile del Blockchain Solutions Center di Deutsche Telekom, Dirk Röder ha citato quanto segue:

“L’ecosistema Polygon è molto intuitivo per gli sviluppatori ed efficiente in termini di risorse. Si basa sui più elevati standard di sicurezza dell’ecosistema Ethereum”

D’altra parte il Chief Operating Officer di Polygon Labs, Michael Blank, ha elogiato l’ingresso da parte nel nuovo partner con queste parole:

“Questa collaborazione aprirà la strada a più aziende per adottare la tecnologia blockchain attraverso Polygon e potenziare i consumatori sbloccando la proprietà e l’autonomia offerte dalla tecnologia web3”

Deutsche Telekom entra dunque a tutti gli effetti a far parte della rete di nodi che producono e convalidano blocchi, partecipando al meccanismo di consenso insito dell’infrastruttura Polygon e contribuendo alla sicurezza della blockchain e delle numerose app Supernet.

Il layer 2 rappresenta una della soluzioni più sviluppate in termine di scalabilità e decentralizzazione, che consente agli sviluppatori una vasta gamma di implementazioni.

La partnership contribuirà in modo positivo ad ampliare le possibilità di sviluppo degli utenti del mondo blockchain che già da oggi godono di un accesso semplificato alle soluzioni di ridimensionamento, quali zero knowledge rollup, sidechain e blockchain specifiche per app decentralizzate.

Che cos’è Deutsche Telekom

Deutsche Telekom rappresenta uno dei principali operatori mondiali di telecomunicazioni, nato nel 1966 dall’ex monopolio statale Deutsche Bundespost.

Ad oggi è un’azienda parastatale con lo stato tedesco che detiene ancora la maggioranza delle azioni, ma gestita ed organizzata in forma privata.

Deutsche Telekom controlla una serie di società (che iniziano tutte per T-) che si occupano di telefonia fissa e mobile, servizi internet ed utenze aziendali, quali T-Home, T-Mobile, T-Online e T-Systems.

Il nuovo operatore di nodi dell’infrastruttura Polygon possiede anche quote di maggioranza di compagnie telefoniche estere quali la Slovak Telekom, Magyar Telekom e T-Hrvatski Telekom.

La società, la cui sede centrale è a Bonn, produce un fatturato annuo (dati 2019) di 80,5 miliardi di euro, di cui il 95,2% proviene dai servizi di telecomunicazione, il 4,4% dallo sviluppo di sistemi informatici e di comunicazione  e per lo 0,4% da altre numerose attività.

La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Germania (23,1%), Europa (13,7%), Nord America (62,8%) e altri paesi (0,4%

Sempre secondo i dati del 2019, Deutsche Telekom ha 216.000 dipendenti e un utile netto di 3,9 miliardi di euro.

La compagnia è quotata in borsa e la propria stock capitalizza un totale di circa 104 miliardi di euro, con un prezzo per singola azione di 20,94 euro.

Deutsche Telekom è presente in più di 50 paesi e fornisce i propri servizi a circa 178 milioni di clienti mobili, 28 milioni di linea fissa e 20 milioni di linea a banda larga.

La società, nonostante il business delle telecomunicazioni sia in declino in tutta Europa, ha dimostrato di avere un approccio proattivo nei confronti delle nuove tecnologie, esplorando soluzioni di sviluppo per le infrastrutture costruite su blockchain.

Ci auguriamo che in futuro la multinazionale si spingerà sempre di più nel mondo web3 producendo una parte del fatturato tramite i premi derivanti dal block reward e dalle fee delle tx degli utenti e abbandonando l’ormai obsoleto settore della telefonia.

Le ultime news relative al Polygon e alla crypto MATIC

Oltre alla vicenda della partnership con Deutsche Telekom, ci sono altre novità per Polygon e per il token nativo MATIC.

La notizia più interessante riguarda sicuramente il raggiungimento di un traguardo importante per la rete Zk EVM di Polygon, che fornisce dati di computazione crittografica a conoscenza zero riducendo il peso dei blocchi e aumentando la privacy degli utenti.

La nuova soluzione di scaling, seppur presenta ancora un basso TVL (15 milioni di dollari) e un numero di wallet attivi pari a circa 4 mila unità, nel mese di maggio ha raggiunto un ATH per quanto riguarda il volume generato in un singolo giorno con 25 mila transazioni
Si tratta di un piccolo ma importante passo in avanti per lo sviluppo e l’adozione di questo network zk.

Se siete interessati a bridgare fondi da Ethereum a Polygon Zk EVM, potete farlo qui.

La seconda news rilevante riguarda l’ampliamento delle attività che mirano ad aumentare la liquidità e la stabilità degli asset della stessa rete ZK.

In particolare Gamma, un protocollo per le strategie di market making ha aumentato la liquidità della rete tramite il liquid staking.

Inoltre Clober, un protocollo di liquidità per le blockchain EVM compatibili, ha deployato ufficialmente il suo order book on-chain.

Entrambi i soggetti contribuiscono ad aumentare la liquidità del network e a migliorare l’esperienza utente nel suo complesso.

Il token MATIC, nonostante gli sviluppi incessanti del progetto e il successo che sta sperimentando nel mondo Zk, non riesce ad emergere speculativamente.

Molto probabilmente ciò è dovuto dalle condizioni macroeconomiche dei mercati e dall’incertezza che emerge nel sentiment dei traders del settore crypto.

MATIC ha un prezzo attuale di 0,886 dollari per token, una capitalizzazione di mercato pari a 8,24 miliardi di dollari e una circulating supply pari al 92,79% del rifornimento totale.

I prezzi sono schiacciati dalle medie mobile a 10 e 60 periodi su time frame giornalieri con direzionalità palesemente ribassista.

L’RSI non dà conforto in tal senso, e probabilmente sarà necessario attendere nuovi minimi, verosimilmente in zona 0,75 dollari per vedere eventualmente una reazione da parte dei tori.

Nel frattempo il team di Polygon Labs non sembra aver alcuna paura sul fronte speculazioni e continua a migliorare i propri prodotti, come è giusto che sia in un periodo di  mercato bear.

Grafico giornaliero del prezzo di Polygon (MATIC/USDT)
Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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