HomeCriptovaluteRipple: i documenti della SEC fanno scendere il prezzo della crypto XRP

Ripple: i documenti della SEC fanno scendere il prezzo della crypto XRP

Ieri, così come imposto dal tribunale qualche settimana fa nella causa contro Ripple, la SEC ha consegnato i cosiddetti Hinman docs, ma il prezzo della crypto XRP è sceso. 

Ormai erano mesi che si attendeva la consegna di questi documenti, con il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, che aveva dichiarato che valeva la pena aspettare che venissero consegnati. 

Ed invece a quanto pare la consegna di questi documenti non ha avuto affatto un impatto positivo sul valore di mercato di XRP. 

Il prezzo della crypto Ripple (XRP)

Oggi il prezzo di XRP sui mercati crypto sta perdendo il 3,5% rispetto a ieri, mentre invece ad esempio Ethereum è solo a -0,6%, e BNB addirittura a +6%. XRP oggi perde più di ADA, SOL e MATIC. 

Oltretutto sta perdendo il 4,5% anche rispetto a sette giorni fa, sebbene sia ancora quasi a +20% rispetto ad un mese fa. Da inizio anno il guadagno cumulato è del 50%, contro il 55% di BTC ed il 44% di ETH. 

Sembra però proprio che si stia comportando in modo differente rispetto alle altre principali criptovalute, da questo punto di vista. 

Mentre BTC e ETH hanno fatto registrare notevoli guadagni nei primi mesi del 2023, rispetto alla chiusura dell’anno scorso, XRP invece a metà marzo era ancora più o meno sui livelli di dicembre. 

Invece a fine marzo, mentre iniziava il lungo periodo di lateralizzazione (ancora in atto) di BTC e ETH, XRP ha fatto registrare un forte aumento: +50% in sole due settimane. 

Ma a partire da aprile anche il prezzo di XRP di fatto è entrato in una fase di lateralizzazione che è ancora in corso, sebbene contraddistinta da una volatilità leggermente superiore a quella di Bitcoin. 

Il massimo annuale del 2023 rimangono gli 0,54$ del 30 marzo, ma poco prima della metà di maggio era sceso a 0,42$. Rispetto agli 0,34$ di fine 2022 anche questo era comunque un buon livello, ed oltretutto in seguito è rimbalzato fino agli 0,51$ attuali. 

Va però evidenziato come già ad ottobre dell’anno scorso era salito a 0,53$, quindi il valore attuale è inferiore a quello precedente al crollo di FTX, mentre invece per quanto riguarda Bitcoin il valore attuale è nettamente superiore a quello di ottobre 2022. 

Se a ciò si aggiunge che ad ottobre 2018, quando un BTC valeva meno di 7.000$, il prezzo di XRP arrivò a superare gli 0,58$, ci si rende conto di quanta fatica stia facendo ormai da anni questa criptovaluta a tornare sui massimi. 

Non è un caso che durante l’ultima grande bull run XRP non sia stato in grado nemmeno di avvicinare il clamoroso record massimo di sempre di 3,84$ toccato a gennaio 2018. 

Gli Hinman docs

La documentazione della SEC denominata “Hinman docs” è stata consegnata alla corte, ma a quanto pare non si riferiva esplicitamente al caso Ripple/XRP. 

Non va dimenticato che Ripple è l’azienda che ha lanciato la criptovaluta, mentre XRP è solo la criptovaluta. 

Gli Hinman docs rivelano invece che nel 2018 la SEC considerava Ethereum come una commodity, e non come una security. Ma il ragionamento che si può fare su ETH non vale necessariamente anche per XRP. 

In altre parole le dichiarazioni di Garlinghouse avevano probabilmente generato un eccesso di entusiasmo e di aspettative per la pubblicazione di questi documenti.

Infatti, nei giorni scorsi il prezzo di XRP è passato da 0,49$ fino a 0,53$, con un brevissimo picco a 0,56$ ieri. Ma dopo essere tornato a 0,52$, è poi ancora sceso a 0,51$ con la pubblicazione di questi documenti. 

La delusione sembra evidente, anche se la questione in realtà non è ancora chiusa. 

La causa della SEC

Ormai sono due anni e mezzo che va avanti la contesa in tribunale tra la SEC e Ripple, riguardante specificatamente la natura di XRP come security o commodity.  

In questo momento non sembra che nessuna delle due parti possa prevalere, e non ci sono indizi chiari che fanno immaginare con ragionevole certezza a chi darà ragione il tribunale. 

Il fatto è che se alla fine XRP non dovesse essere riconosciuta come security, allora questa decisione potrebbe riversarsi a cascata su molte delle altre criptovalute che la SEC considera tali, mettendo forse fine alla questione. 

Ma se invece il tribunale dovesse dare ragione alla SEC, gli effetti potrebbero essere negativi un po’ su tutto il mercato delle altcoin. 

Fino ad ora sembra che le due parti si siano concentrate sul prendere tempo in modo da rimanere il più possibile la decisione della corte, quasi come se avessero paura di questa decisione. 

Infatti, da un po’ di tempo a questa parte circolano indiscrezioni in merito ad un possibile accordo di Ripple con la SEC. 

Tuttavia, fino a che non vi sarà un chiaro pronunciamento della corte riguardo alla natura di XRP come security o commodity resta molto difficile prevedere come possa andare a finire questa diatriba. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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