HomeCriptovaluteThree Arrows Capital: co-fondatore accusato di oltraggio alla corte

Three Arrows Capital: co-fondatore accusato di oltraggio alla corte

Three Arrows Capital (3AC) è il fondo crypto fallito a giugno dell’anno scorso

Il fondo ebbe fino a 10 miliardi di dollari di asset in gestione, ma dopo il crollo dei mercati crypto seguente all’implosione dell’ecosistema Terra/Luna non aveva più sufficienti fondi per ripagare tutti i creditori. 

Il fondatore di 3AC era Zu Shu, che ancora in questi giorni è tornato sulla vicenda su Twitter citando Kyle Davies: 

Il co-fondatore di Three Arrows Capital

Kyle Davies era il co-fondatore di Three Arrows Capital insieme a Zu Shu, ed oggi insieme a Shu lavora al progetto OPNX.

3AC ora è nelle mani dei curatori fallimentari, che di recente hanno presentato al tribunale di New York della documentazione in cui risulterebbe un’accusa esplicita di oltraggio alla corte contro Kyle Davies. 

Infatti Davies avrebbe dovuto rispondere ad una citazione in giudizio, proprio per fornire informazioni sul crollo di 3AC. 

Invece, non si è presentato ignorando il mandato di comparizione. 

La richiesta degli accusatori non è solo quella di giudicarlo per oltraggio alla corte, ma anche di comminargli una multa da 10.000$ per ogni giorno di ritardo. 

La documentazione presentata dagli avvocati di Three Arrows Capital cita anche lo stile di vita sontuoso che conduce Davies a Bali, grazie ai notevoli profitti derivanti dalla gestione del fondo. 

Quindi mentre 3AC sperperava i soldi di propri creditori (utenti ed investitori), i fondatori presumibilmente continuavano ad incassare bene tanto da potersi permettere una vita lussuosa. 

Oltretutto ora si rifiutano anche di collaborare con le autorità che stanno cercando di trovare fondi per restituire ai creditori il dovuto. 

Da notare che il giudice Martin Glenn che sta seguendo il caso ordinò a Davies di rispettare il mandato di comparizione già a marzo, intimandogli di presentarsi entro il 13 aprile. 

I liquidatori di 3AC affermano che non ha rispettato quest’ordine, e non ha nemmeno risposto in alcun modo.

Su Twitter invece Davies continua a pubblicare ed a rispondere, prendendo in giro chi gli ricorda che dovrebbe trovare i fondi per ripagare i creditori. 

L’8 agosto dovrebbe tenersi l’udienza per discutere dell’ accusa di oltraggio alla corte. 

Il fallimento di Three Arrows Capital

Come già anche accaduto a FTX e Alameda Research, il problema di fondo era la malagestione dei fondi degli utenti. 

In teoria i fondi depositati da utenti ed investitori su exchange o fondi crypto dovrebbero essere messi da parte, ed utilizzati solo per investirli con il consenso degli utenti o come riserva per coprire tutte le eventuali richieste di prelievo. 

E invece questi fondi venivano spesi dalle aziende come se fossero fondi interni, aziendali. Dato che avevano raccolto molti capitali da utenti ed investitori, potevano permettersi di sottrarre loro grosse somme, senza che nessuno potesse sospettarlo. 

Il problema è che quando gli utenti hanno iniziato a chiedere in massa di poter prelevare i loro fondi questi semplicemente non c’erano più, perchè le società li avevano spesi come se fossero propri. 

A quanto pare in entrambi i casi non solo erano stati spesi, ma erano anche stati sperperati  solo per consentire ai fondatori di condurre una vita lussuosa. 

Quindi oggi Kyle Davies e Zu Shu, ma anche Sam Bankman-Fried e Caroline Ellison, sono molto più ricchi di prima, mentre i loro utenti lo sono molto meno. 

Semplicemente una parte consistente dei fondi degli utenti sono passati in mano loro, alla fine in cambio sostanzialmente di nulla. 

La procedura fallimentare

Una volta appurato il fallimento, un tribunale ha nominato i curatori fallimentari, che ora hanno l’arduo compito di trovare quanti più fondi possibile da restituire ai creditori. 

Quindi le società ora non sono più in mano dei fondatori, ma dei curatori fallimentari nominati dai tribunali. 

È molto probabile che non riusciranno a trovare sufficienti fondi per restituire l’intero importo a tutti i creditori, e la procedura potrebbe durare anni. 

Parallelamente sono in corso altre cause per stabilire le responsabilità, le colpe e le eventuali pene per coloro che hanno causato il problema, e tra questi i principali accusati sono i fondatori e gli amministratori delle società. 

Se da un lato appare estremamente difficile che i creditori possano ricevere indietro tutti i loro fondi, è però decisamente più probabile che i responsabili vengano individuati e puniti, anche se ci vorrà un po’ di tempo. 

Nel frattempo si spera che vengano emanate nuove normative per chi gestisce i fondi crypto di altri che li obblighino a non poter disporre a piacimento dei fondi dei loro utenti. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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