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Meta lancia Threads: farà concorrenza a Twitter?

Domani, giovedì 6 luglio 2023, Meta lancerà ufficialmente la nuova app Threads. 

Meta è la società che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, ma con il lancio di Threads vuole sfidare direttamente Twitter. 

Probabilmente non è un caso che abbia deciso di lanciarla proprio adesso, ovvero quando Twitter sembra avere dei problemi. 

I problemi di Twitter

Qualche giorno fa il nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk, ha annunciato delle limitazioni al numero di tweet che si possono leggere ogni giorno. 

Ufficialmente questa sarebbe una soluzione al problema generato dallo scraping. 

Lo scraping è l’attività che fanno diversi bot esterni di scaricare continuamente enormi quantità di informazioni, sotto forma di tweet, dal sito web di Twitter. 

Essendo bot lo fanno ad una velocità molto elevata, scaricando enormi quantità di informazioni. Questo consuma risorse dei server di Twitter, che da tempo sta cercando invece di risparmiarle. 

Infatti, il vero problema di fondo è economico, perchè i ricavi della piattaforma da tempo non sono più sufficienti per coprire tutti i costi. 

Quando Musk è subentrato alla direzione della società ha da subito tagliato i costi in modo impressionante, ad esempio licenziando più della metà del personale. Ora evidentemente è passato a voler tagliare anche i costi tecnici, come quelli relativi ai server. 

Inoltre sta cercando di incrementare i ricavi, promuovendo l’abbonamento a Twitter Blue. Ad esempio le limitazioni introdotte sabato hanno avuto un impatto maggiore soprattutto tra gli utenti semplici, mentre sono risultate di gran lunga meno impattanti per gli utenti Blue. 

Quale sarà il futuro di Twitter dopo l’avvento di Threads di Meta?

In molti pensano che i problemi che sta avendo Twitter ne mettano a rischio la stessa sopravvivenza, ma sono anche in molti quelli che ritengono che Elon Musk stia facendo bene a provare a risanare la società anche con interventi drastici come quello di sabato. 

Infine ci sono anche coloro che semplicemente stanno attendendo di vedere quali conseguenze avranno le decisioni di Musk, senza schierarsi nè pro nè contro. 

Quello che è sicuro è che Twitter avrebbe avuto molte meno possibilità di sopravvivere se non fosse iniziata una profonda campagna di risanamento. Lo stesso Elon Musk all’inizio aveva avvisato che la società continuava a perdere soldi, ma disse anche che erano sulla buona strada per tornare in profitto.  

Ad oggi non si sa se siano già tornati in profitto, ma di sicuro le spese sono diminuite di molto. Purtroppo pare che siano diminuiti anche i ricavi, e molto del futuro della società si giocherà proprio su questo punto. 

Pertanto promuovere l’abbonamento a Twitter Blue sembra non poter fare altro che bene alle casse della società, in attesa di incrementi di ricavi anche dalla pubblicità. 

Il futuro di Twitter ora come ora è incerto, ma perlomeno la campagna di risanamento è in atto. 

Meta e Facebook

La stessa cosa non si può dire di Meta e Facebook. 

Facebook, che una volta era la rivale diretta di Twitter, non sembra se la passi molto bene, e di sicuro non ha iniziato una profonda campagna di risanamento come quella di Twitter.

Anzi, i problemi continuano ad accumularsi senza apparenti soluzioni. 

Ma il vero problema è Meta, ovvero la società che la possiede. 

La società ha deciso di buttarsi nel settore del metaverso, in piena bull run, ma fino ad ora questa decisione non ha prodotto altro che immense perdite

Twitter è stata ritirata dalla borsa quando tutte le azioni sono finite nelle mani di Elon Musk, ma Meta c’è ancora. 

Dai massimi di settembre 2021 il titolo META in borsa ha perso il 77% fino a novembre 2022, ma poi ha fatto un gran rimbalzo da quando ha abbandonato l’idea di concentrarsi sul metaverso. Infatti ora il titolo è a circa 286$, contro i 90$ di novembre. A settembre 2021 però era a oltre 360$. 

Molto del rilancio di Meta in realtà passa per Instagram, ed infatti Threads nasce proprio come una sorta di estensione di Instagram. 

Meta lancia Threads

Threads sarà un app di microblogging, probabilmente molto simile a Twitter. Sarà quindi il concorrente diretto di Meta a Twitter, ma non è detto che riuscirà a prevalere. 

Infatti, gli utenti affezionati di Twitter difficilmente si sposteranno. 

Basti dire che di alternative a Twitter ce ne sono già molte, da Mastodon a Bluesky, passando per Nostr. 

Nonostante tutte queste alternative, ad oggi il numero di utenti attivi di Twitter non sembra essere diminuito. Anzi, da quando è iniziata l’era Musk sembrano essere aumentati. 

Sebbene non si conosca ancora alcun dettaglio preciso dell’app che verrà lanciata domani, sembra difficile che possa portare via utenti da Twitter per il solo fatto di essere un’alternativa. 

Oltretutto, conoscendo Meta è difficile immaginare che Threads possa realmente funzionare meglio di Twitter, dato che in passato è stato spesso il contrario, con Facebook e Instagram che hanno sempre avuto i maggiori problemi. 

Cosa farà la community crypto?

In particolare la community crypto per ora sembra aver avuto un’accoglienza piuttosto fredda nei confronti di questa novità. 

È vero che prima bisognerebbe vedere come funziona l’app per poterla giudicare, ma a quanto pare la community crypto continua ad essere affezionata a Twitter. 

Oltretutto le alternative come Mastodon sono decentralizzate, quindi in teoria dovrebbero piacere molto di più alla community crypto. E invece continuano a preferire Twitter. 

Non sarà affatto facile portare via utenti a Twitter, soprattutto se la campagna di risanamento in atto dovesse avere successo. Forse Threads sarà più adatta alla community di Instagram, anche se i post testuali non sono una tipologia di contenuto di successo sulla celebre app di immagini e video. 

Può darsi invece che alla fine saranno gli utenti di Facebook a spostarsi su Threads, anche perchè il celeberrimo social network ormai è da tempo entrato in una fase di immobilismo e decadenza. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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