HomeCriptovaluteTwitter: un altro passo in avanti verso la possibile integrazione crypto

Twitter: un altro passo in avanti verso la possibile integrazione crypto

Ieri si è scoperto che Twitter Payments LLC ha ottenuto tre licenze ufficiali per operare come Money Transmitter (trasmettitore di denaro) in tre Stati americani: Michigan, Missouri e New Hampshire: : la mossa ha a che fare con le crypto?

Il New Hampshire è uno Stato della costa orientale, quella su cui si trova ad esempio New York, mentre il Michigan è uno Stato del Midwest, ovvero in quella regione in cui si trova ad esempio anche Chicago. Il Missouri invece è uno Stato del sud. 

Curiosamente da questa lista manca la costa occidentale, ovvero quella dove si trova la California in cui ha sede la società.

Grazie a queste licenze Twitter potrà gestire internamente trasferimenti di denaro degli utenti tramite la sua controllata Twitter Payments LLC. 

L’obiettivo di Twitter: integrare le crypto?

L’obiettivo della società infatti è proprio quello di integrare funzionalità di pagamento all’interno della propria app. 

Anzi, il nuovo proprietario, Elon Musk, più volte ha dichiarato che si ispira a WeChat, ovvero un’app di messaggistica cinese che non solo ha integrato una piattaforma di microblogging simile a Twitter, ma è anche diventata uno dei principali strumenti di pagamento quotidiani in Cina.

L’idea di Musk è quella di creare una sorta di super-app per i Paesi occidentali, per ora denominata semplicemente X. 

Grazie alle licenze appena ottenute potrà integrare servizi interni di trasferimento di denaro in qualsiasi momento, in teoria. 

Twitter: l’integrazione delle crypto

A dire il vero per ora non c’è traccia che tra i servizi di pagamento che verranno integrati ve ne siano anche alcuni legati alle criptovalute

Tuttavia Musk in passato ha dichiarato così tante volte si voler integrare Dogecoin in Twitter che sembrerebbe davvero strano se ci avesse rinunciato. 

Di sicuro però inizieranno con le valute fiat, perchè il processo così sarebbe molto più semplice soprattutto dal punto di vista normativo. 

Però una volta integrato un wallet interno all’app per i pagamenti in valuta fiat, è molto facile immaginare che possano voler integrare anche un servizio di compravendita di criptovalute, un po’ come fatto da PayPal a fine 2020. 

A quel punto consentire anche i pagamenti in crypto potrebbe essere un passaggio quasi scontato, anche se ad esempio PayPal non lo ha ancora fatto. 

Bisogna però distinguere tra ciò che accadrà presumibilmente sul breve periodo, ovvero la probabile integrazione dei pagamenti in valuta fiat su Twitter, da quello che potrebbe accadere sul medio/lungo periodo. 

L’ingresso delle istituzioni finanziarie

Immaginando ad esempio l’approvazione da parte della SEC dell’ETF su Bitcoin spot di BlackRock, ci si potrebbe anche immaginare facilmente che la stessa BlackRock in tempi relativamente rapidi potrebbe iniziare ad offrire ai propri clienti la possibilità di prendere posizione direttamente sul prezzo di BTC. 

BlackRock è una sorta di istituzione negli USA, dato che è il maggior gestore patrimoniale al mondo, ed uno scenario simile finirebbe per sdoganare definitivamente Bitcoin agli occhi presumibilmente dell’intera popolazione americana. 

A quel punto è difficile immaginare che le altre istituzioni finanziarie possano rimanere completamente fuori dal mondo crypto, ed un loro eventuale ingresso in massa finirebbe per giustificare anche l’integrazione crypto in app come Twitter. 

Potrebbe quindi essere solamente una questione di tempo, anche se il discorso si complica non poco quando lo si estende alle altcoin. 

Bitcoin ed altcoin

È molto probabile che ciò che sta accadendo in questi mesi possa portare, nel giro di uno o due anni, allo sdoganamento definitivo di Bitcoin. 

Questo probabilmente porterà con sè anche un successivo sdoganamento definitivo di Ethereum, ma la cosa non vale affatto per tutte le altcoin. 

Il problema principale è la questione sollevata dalla SEC riguardo la natura di molte altcoin, Ethereum compresa. 

Infatti Bitcoin è sicuramente una commodity, e ciò non costituisce in alcun modo un ostacolo alla sua diffusione. Ma molte altcoin in realtà sembrano essere security, e questo di fatto impedisce loro di avere realmente un’ampia diffusione. 

Per quanto riguarda Ethereum la questione è ancora aperta, sebbene per ora la SEC non l’abbia ancora ufficialmente inclusa nella lista delle criptovalute che considera security. 

E per quanto riguarda Twitter ed Elon Musk, nemmeno Dogecoin per ora viene considerata una security, quindi in teoria non dovrebbero esserci problemi ad integrare Bitcoin e Dogecoin nel futuro wallet di Twitter. 

Ma sembra improbabile che un’app così popolare possa non aggiungere anche altcoin a loro volta molto popolari come ad esempio Shiba Inu. 

L’impatto sui mercati crypto

Ieri la diffusione della notizia sulle nuove licenze ottenute da Twitter non ha avuto alcun impatto sui mercati crypto. 

Il motivo è che per ora riguarda solo le valute fiat, e che Twitter ha fatto intendere in modo più o meno esplicito che inizierà solo dalle valute fiat. 

Se però dovesse prima o poi emergere l’intenzione chiara di integrare anche le criptovalute allora l’impatto sui mercati potrebbe essere significativo. 

La cosa in realtà ad oggi non è scontata, ma sembra comunque abbastanza probabile, soprattutto sul medio/lungo termine. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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