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Donald Trump porta le crypto in campagna elettorale

Da tempo si sospettava che le crypto sarebbero state oggetto della propaganda elettorale per le presidenziali USA del 2024, ed in effetti ieri Donald Trump le ha fatte entrare nel vivo della campagna elettorale. 

In particolare oggi online circola molto un video che è uno spezzone di un comizio tenuto da Trump ieri in cui l’ex-presidente, ora ricandidatosi, invita i sostenitori delle crypto a votare per lui. 

Crypto news: La campagna elettorale di Donald Trump

Le elezioni presidenziali del 2024 negli USA si terranno il 5 novembre, quindi ormai la campagna elettorale sta entrando nel vivo. 

I due candidati principali sono l’attuale presidente Joe Biden, candidato per il Partito Democratico, e l’ex-presidente Donald Trump, candidato per il Partito Repubblicano. 

Per ragioni ancora non del tutto chiare, molti esponenti del Partito Democratico sono contrari all’utilizzo delle criptovalute, tanto che c’è anche un terzo candidato, Robert F. Kennedy Jr., che è un convinto bitcoiner. 

È possibile che la propaganda elettorale di Donald Trump stia cercando di sottrarre voti a Kennedy, dato che quest’ultimo non sembra avere reali possibilità di vittoria, anche perchè non sembra che siano molti i bitcoiner che potrebbero votare per Biden. 

A dire il vero durante questa campagna elettorale l’attuale presidente democratico non si è scagliato con forza contro il settore crypto, anche se invece lo sta facendo il presidente della SEC, Gary Gensler, da lui nominato nel 2021. 

Democratici vs. Repubblicani

Negli USA esistono solo due grandi partiti che ormai da più di un secolo si aggiudicano tutte le elezioni presidenziali, più o meno a metà. 

L’ultimo presidente non democratico nè repubblicano fu addirittura Millard Fillmore, che nel 1850 subentrò a Zachary Taylor, eletto nel lontano 1849 nelle fila del Partito Whig. Va però ricordato che il Partito Repubblicano fu proprio quello che prese il posto del Whig. 

L’ultimo indipendente ad aver vinto le elezioni negli USA fu John Tyler nel 1841.

Anche questa volta non sembra esserci alcuna reale possibilità che possa vincere qualcuno che non sia il democratico Biden o il repunblicano Trump, anche se Kennedy gode di un minimo di consenso. 

Durante l’amministrazione democratica di Biden si è diffuso tra diversi politici del Partito Democratico una forte avversione al settore crypto, forse soprattutto in reazione al fatto che Sam Bankman-Fried prima abbia finanziato molti politici democratici, e poi si sia rivelato essere solamente un truffatore. Anzi, il maggior truffatore crypto di tutti gli USA. 

Fino al 2021 incluso infatti sembrava che vi fosse persino un accordo bipartisan in parlamento per arrivare ad approvare una nuova legge quadro sulle criptovalute, ma nel 2022 questo accordo saltò. 

Da allora i democratici si sono sempre più schierati contro, mentre i repubblicani sembrano essere in media decisamente più permissivi. 

L’invito di Donald Trump agli amanti delle crypto durante la sua campagna elettorale

Nonostante tutto ciò, l’invito di Donald Trump ai sostenitori delle criptovalute a votare per lui va considerato al momento solo come un tipico gesto di propaganda elettorale. 

A dire il vero però Trump sembra proprio aver cambiato idea a riguardo.

Non bisogna dimenticarsi che, quando era ancora in carica come presidente degli USA in piena bullrun crypto, Trump dichiarò che avrebbe bandito Bitcoin se il suo prezzo fosse salito a 100.000$.

In seguito però ha cambiato idea, e quella promessa ormai va considerata come completamente disattesa. 

Anzi, prima ha lanciato dei suoi NFT per finanziare la sua nuova campagna elettorale, e poi si è scoperto che possiede diversi milioni di dollari in criptovalute sul suo wallet. 

Ora Trump ha anche dichiarato che accetta donazioni in criptovalute per la sua campagna elettorale, e che fermerà le ostilità nei confronti del settore crypto negli USA, e che abbraccerà questa nuova tecnologia.

In realtà lui stesso l’ha già abbracciata, e quello che sta facendo ora è promettere che un suo eventuale governo sarà molto meno rigido nei confronti del settore crypto di quanto non lo sia stato quello di Joe Biden. 

Le probabilità di successo

Da notare che il fallimento di FTX, dovuto alle strategie truffaldine di Sam Bankman-Fried, è avvenuto durante l’amministrazione democratica di Joe Biden, quindi sembra proprio difficile che i democratici possano attrarre i voti dei bitcoiner e degli appassionati di criptovalute. 

Questo però potrebbe anche non giocare un ruolo fondamentale per l’esito delle elezioni di novembre. 

A dire il vero però fino a poco tempo fa si pensava che Trump avesse un forte vantaggio nei confronti di Biden in termini di consenso, ma il divario sembra essersi ridotto negli ultimi mesi. Probabilmente stanno pesando molto i problemi legali che sta affrontando l’ex-presidente, e che potrebbero in effetti fargli perdere un po’ di consenso. 

A questo punto Trump potrebbe in effetti volersi appropriare dei voti di Kennedy, che oltretutto si presenta sì come indipendente ma proviene dal partito democratico. Quindi Kennedy in teoria dovrebbe sottrarre voti a Biden, e Trump vorrebbe che quei voti finissero a lui. 

C’è comunque da dire che anche un’eventuale vittoria di Biden potrebbe non avere un impatto particolarmente negativo sul settore crypto, perchè nei quasi quattro anni di suo governo gli unici veri problemi causati dagli USA al settore crypto sono quelli legati alle denunce della SEC. 

Anzi, la SEC ad esempio denunciò Ripple a fine 2020, quando Biden non era ancora entrato in carica, e le due sentenze dei tribunali che hanno dichiarato che XRP non è una security, e che la SEC doveva approvare gli ETF su Bitcoin spot, sono arrivate nel 2023 proprio sotto l’amministrazione Biden. 

Pertanto se l’esito delle elezioni è ancora incerto, con Trump che sembra però ancora leggermente in vantaggio, in qualunque caso non sembra molto probabile che il futuro governo degli USA possa affossare il settore crypto. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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