HomeCriptovaluteLavoro crypto: cala l’occupazione, ma aumenta il numero di sviluppatori

Lavoro crypto: cala l’occupazione, ma aumenta il numero di sviluppatori

Se da un lato sono diminuiti del 10% i posti di lavoro nel settore crypto nell’ultimo anno, dall’altro continuano ad avanzare le figure di sviluppatori, con un +90% rispetto al 2020. 

Lavoro crypto: cala il numero di posti ma aumentano gli sviluppatori di criptovalute

Osservando il mercato del lavoro crypto, sono emersi due report che riportano diversi risultati. 

E infatti, a vedere lo studio di K33 Research, pare proprio che il settore delle crypto abbia registrato una diminuzione del 10% dei posti di lavoro, nell’ultimo anno. Nello specifico, oggi si contano circa 190.000 persone che lavorano nel settore rispetto alle 210.000 del 2022. 

Di tutti i lavoratori crypto, poi, circa il 60% sono impiegati in aziende che si occupano di trading e investimenti. Solo il 6% dei lavoratori è coinvolto nel settore NFT, mentre il 21% partecipa a protocolli blockchain, analisi e operazioni di mining.

Nel contempo, il rapporto semestrale redatto dalla società di venture capital Electric Capital, parla invece dell’avanzare della figura dello sviluppatore crypto. 

In pratica, si conta una crescita di questa professione del +90% rispetto al 2020. Non solo, il numero di sviluppatori attivi mensili era di 21.300 a giugno 2023, ben +25% rispetto allo stesso periodo del giugno 2021, circa cinque mesi prima che Bitcoin toccasse il suo ATH – All Time High o massimo storico sopra i 69.000 dollari. 

Lavoro crypto e la risposta all’andamento del mercato 

È chiaro che a manovrare il lavoro crypto sia, in qualche modo, l’andamento del mercato che influenza i comportamenti delle aziende di settore. 

Il “lungo inverno crypto” del 2022, infatti, ha visto aziende del calibro di Coinbase, BlockFi, Crypto.com, Gemini, Robinhood, attuare una strategia di licenziamenti per snellire la propria attività, diminuendo il costo dei dipendenti. 

L’unica impresa controtendenza, riportata anche da K33 Research, pare essere stata Binance. Il crypto-exchange più popolare del web, aveva già annunciato all’inizio di gennaio che avrebbe raggiunto una crescita del 30% delle assunzioni nel 2023.

Un’altra influenza importante per il lavoro crypto riguarda le regolamentazioni in merito alle criptovalute nei diversi Paesi. 

A tal proposito, K33 Research ha così suddiviso le aree geografiche per numero di lavoratori crypto: 

  • quasi il 30% dei 190.000 lavoratori del settore crypto risiede negli Stati Uniti;
  • la regione asiatica e australiana rappresentano insieme circa il 35% della forza lavoro globale nel settore delle criptovalute;
  • l’India rappresenta il 20% della forza lavoro asiatica, superando la Cina;
  • L’Europa conta il 24% dei posti di lavoro globali nel settore crypto, con il Regno Unito al primo posto con 13.000 posizioni.

Un approfondimento sulla figura dello sviluppatore crypto 

Riprendendo il report di Electric Capital, pare che i numeri riguardanti la figura dello sviluppatore crypto siano “oscillanti”. 

E infatti, anche se i risultati attuali sono in crescita rispetto agli altri anni, nell’ultimo anno un calo c’è stato, ed è stato stimato del 22%. 

A contribuire maggiormente al calo però sono quelli che sono stati identificati come gli “sviluppatori esordienti” e cioè coloro che hanno lavorato a progetti di criptovaluta per meno di un anno. 

Al contrario, sono gli sviluppatori che hanno lavorato per almeno un anno nel settore che continuano a contribuire con la maggior parte dei commit di codice. 

Nello specifico, in questa categoria ci sono gli “sviluppatori emergenti”, coloro che sono rimasti attivi per un periodo compreso tra uno e due anni, e gli “sviluppatori affermati”, coloro che hanno lavorato per più di due anni.

Secondo il rapporto, i nuovi arrivati tendono a entrare nella scena delle criptovalute in corrispondenza dei massimi di mercato e ad abbandonarla durante i mercati ribassisti. 

Gli sviluppatori veterani, invece, rimangono per lo più in loco, mantenendo una posizione dominante del 60% dopo i picchi di mercato.

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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