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La nuova X di Elon Musk potrebbe implementare Bitcoin e Dogecoin

Da qualche giorno a questa parte sta circolando la notizia che la nuova X di Elon Musk potrebbe implementare anche la compravendita di criptovalute come Bitcoin o Dogecoin. 

In realtà, nonostante sia stata spacciata come una vera e propria notizia, si tratta ancora solo di una voce non confermata. 

La nuova X di Elon Musk e la possibile integrazione di Bitcoin e Dogecoin

Tutto parte dall’idea dello stesso Elon Musk di far diventare X una sorta di interfaccia unica per gestire per intero le proprie finanze. 

X infatti non è solo il rebranding di Twitter, ma una netta espansione dei suoi servizi, che andranno molto al di là del semplice social network. 

Dalle parole di Musk si evince che, di fatto, per poter diventare un’interfaccia unica per i suoi utenti nei confronti del mondo finanziario, dovrà per forza integrare anche servizi di compravendita di criptovalute

Non vi sono state però dichiarazioni esplicite a tal riguardo, ma si tratta solamente di una deduzione da ciò che Musk ambisce a fare. Non è detto che ci riesca. 

Tuttavia il nuovo proprietario di Twitter, ora X, in passato aveva più volte espresso il desiderio di trasformare l’app del social network in qualcosa di simile a WeChat, ovvero l’app di messaggistica cinese che integra anche funzionalità di pagamento e di social network. 

È però possibile che Musk voglia andare anche oltre a questo proposito, integrando su X ben più che dei semplici sistemi di pagamento. 

Addirittura il nuovo CEO della società, Linda Yaccarino, ha dichiarato che X sarà la piattaforma in grado di fornire praticamente di tutto. 

Elon Musk: le criptovalute come Bitcoin e Dogecoin all’interno di X

Pertanto è più che logico attendersi da tutto ciò che vengano integrati al suo interno anche servizi crypto. 

D’altronde ad esempio è quello che ha già fatto quasi tre anni fa PayPal, che per alcune nazioni ha già messo a disposizione strumenti di compravendita di criptovalute all’interno della sua app. 

Alla luce di tutto ciò è possibile affermare che la volontà della nuova direzione di Twitter è quella di integrare anche servizi crypto, e che il rebranding in X serve proprio per segnare in modo palese la discontinuità con il passato, quando Twitter era “solo” il brand di un social network. 

Oltretutto Elon Musk è sempre stato vicino in qualche modo a Dogecoin, anche se molto spesso ci ha solo scherzato sopra, e di fatto risulta molto interessato anche a Bitcoin

Non si sa quanto sia interessato anche ad altri progetti crypto, ma su Dogecoin e Bitcoin non vi è alcun dubbio. 

Dogecoin (DOGE)

Non è pertanto un caso che il prezzo di DOGE sia salito del 13% negli ultimi sette giorni. 

Va però evidenziato come il livello attuale di circa 0,079$ sia ancora ben inferiore al record annuale di 0,096$ fatto registrare a febbraio. 

In altre parole era cresciuto davvero molto ad inizio anno, passando dagli 0,068$ di fine 2022 ai 0,096$ del primo febbraio. 

Fino a poco più della metà di aprile aveva lateralizzato in un range compreso tra 0,065$ e 0,096$, ma in seguito è poi sceso fino agli 0,060$ di metà giugno. Si trattava di un livello inferiore a quello di inizio anno, anche se superiore al minimo del 2022 toccato a settembre a quota 0,057$. 

Dogecoin continua a rivelarsi una criptovaluta primariamente speculativa, con bassissimo utilizzo al di fuori del trading sui mercati crypto, e con un valore di mercato sempre molto volatile. 

Questo però paradossalmente potrebbe aiutare l’integrazione all’interno di X, perchè la speculazione è un fortissimo motore che spinge le persone verso i mercati finanziari. Proprio per questo motivo avrebbe perfettamente senso integrare servizi di compravendita di DOGE all’interno di X. 

Bitcoin (BTC)

Il discorso invece cambia per quanto riguarda Bitcoin. 

Infatti negli ultimi giorni il suo valore di mercato è sceso, da circa 30.000$ a poco più di 29.000$. 

La sua volatilità sul medio/breve periodo è nettamente inferiore a quella di Dogecoin, ma le sue performance sul medio/lungo periodo per ora sembrano maggiori, soprattutto da quando è scoppiata la bolla speculativa del 2021. 

Bitcoin ha invece un suo utilizzo, come copertura risk-on contro le politiche monetarie eccessivamente espansive delle banche centrali. 

Questo comunque è un motivo più che sufficiente per giustificare l’eventuale introduzione di servizi di compravendita di BTC all’interno di X. 

A dire il vero non sono solo Dogecoin e Bitcoin le criptovalute i cui scambi potrebbero essere integrati all’interno di X. 

Di sicuro ci potrebbero essere anche Ethereum, ed altre altcoin per le quali c’è molto interesse, a partire da XRP, passando per BNB, Solana, Cardano, eccetera, oltre ovviamente alle principali stablecoin. 

In altre parole è possibile che Dogecoin e Bitcoin facciano da apripista, ma che in seguito un po’ tutte le principali criptovalute potranno essere scambiate all’interno della nuova piattaforma. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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