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Crypto news: la Bulgaria detiene più Bitcoin degli Stati Uniti

Breaking News: si è scoperto che la Bulgaria detiene un bilancio di Bitcoin superiore alle 200.000 unità, arrivando addirittura a sorpassare la quota posseduta dagli Stati Uniti.

Il governo bulgaro si sta giocando il suo asso nella manica per diventare uno dei Paesi economicamente più affermati al mondo, sperando che il suo controvalore di 6 miliardi di dollari in valuta crittografica possa moltiplicarsi in futuro.

Vediamo insieme i dettagli della notizia.

Crypto news: scoperto bilancio della Bulgaria  di oltre 200.000 Bitcoin 

Le ultime crypto news parlano della Bulgaria e dell’incredibile scoperta di un bilancio di oltre 200.000 Bitcoin, con un controvalore di circa 6,3 miliardi di dollari

L’enorme cifra è stata acquisita dal paese balcanico tramite un sequestro informatico avvenuto a maggio 2017. 

In particolare, da un’indagine chiamata “PRATKA/VIRUS”, le autorità bulgare sono riuscite a bloccare un gruppo criminale organizzato nell’infiltrazione di virus nei sistemi informatici delle dogane del Paese. 

Dai 28 arresti effettuati in quell’occasione, è stata confiscata una grande quantità di denaro contante, computer, dispositivi per la comunicazioni, tablet e varie attrezzature, oltre che ad una somma incredibile di 213.519 BTC, pari a circa l’1% della fornitura circolante della moneta

La banda criminale utilizzava la valuta crittografica per la sua componente di anonimità e per la semplicità con cui potevano trasferire valore da una zona all’altra del continente, senza correre rischi di trasporto. 

La somma all’epoca valeva “solo” 500 milioni di dollari ma ora ha raggiunto un controvalore nettamente superiore.

Non è ancora chiaro in che modo le forze dell’ordine bulgare siano riuscite a sequestrare l’ingente stack di BTC, ma alcune indiscrezioni degli ultimi giorni sostengono che tutto il bottino sia ancora detenuto gelosamente dal Paese.

Se così fosse, la Bulgaria si posizionerebbe a mani basse al primo posto come stato con più Bitcoin in possesso, con un primato superiore a quello degli Stati Uniti, che godono di un patrimonio pari a 194.188 unità d’oro digitale.
Anche qui, la somma detenuta dagli statunitensi è frutto di blitz a crimini di carattere informatico: tra questi emergono i casi dell’hacker James Zhong, del furto informatico di Bitfinex e del sequestro del mercato darknet Silk Road.

Il governo USA sarebbe in realtà ancora la prima entità mondiale per bitcoin in possesso, se non fosse che a marzo 2023 ha venduto una parte su Coinbase e tramite particolari aste istituzionali.

Il futuro crittografico della Bulgaria

Dopo l’ultima crypto news relativa scoperta sui bilanci in Bitcoin della Bulgaria, possiamo sbilanciarci dicendo che il Paese dell’est europa potrebbe godere di un futuro roseo nei prossimi anni.

Se le previsioni degli esperti sul prezzo futuro di Bitcoin si rivelassero azzeccate, come quella della società di consulenza Fundstrat Global Advisors che prevede un prezzo di 200.000 dollari entro il 2028, allora la Bulgaria potrebbe davvero aver fatto jackpot.

A quelle cifre il controvalore crittografico del Paese ammonterebbe a 42,6 miliardi di dollari, circa la metà del PIL bulgaro secondo i dati del 2021, oppure al triplo del debito pubblico secondo i dati 2019.

Al momento, con i prezzi correnti, il governo non riuscirebbe a saldare nemmeno la metà delle liabilities che ha in conto.

Rimane abbastanza condivisibile dunque l’idea dei capi di stato bulgari che preferiscono holdare la criptovaluta per sperare di poter generare una condizione di ricchezza diffusa per tutto il Paese piuttosto che coprire qualche pezza oggi.

Detto ciò il governo dovrebbe comunque cercare soluzioni meno rischiose per poter risollevare le sorti economiche, come ad esempio sostenere lo sviluppo di attività a tema crypto e blockchain, come accade, invece, in Germania, Gran Bretagna, Svizzera e Portogallo.

Il prezzo futuro di Bitcoin è molto incerto e potrebbe volerci più del solito prima che la criptovaluta arrivi a 200.000 dollari, dunque è sempre bene avere un piano alternativo in grado di sfruttare la potenzialità delle nuove tecnologie.

Lo standard Bitcoin e le nuove infrastrutture decentralizzate si stanno diffondendo a vista d’occhio in tutto il mondo ad un ritmo maggiore di quello della Bulgaria, con le news che parlano di un’adozione sempre più dirompente, soprattutto nei Paesi meno sviluppati.

Anche con una fortuna alle spalle dunque, il Paese balcanico potrebbe pagare il prezzo di non aver avuto lungimiranza nel lungo periodo ed aver avuto un approccio passivo nei confronti dello sviluppo tecnologico, perdendo svariate decine di miliardi di dollari di futuri profitti.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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