Durante l’AWS Web3/Blockchain Summit, tenutosi pochi giorni fa a New York City, Amazon ha annunciato di aver aggiunto nuovi strumenti ai suoi Web Services dedicati agli sviluppatori blockchain.
Amazon Web Services (AWS) è la piattaforma cloud più grande del mondo, ed offre anche vari strumenti per facilitare agli sviluppatori la creazione di software Web3 basato su blockchain.
In particolare dispone di un servizio chiamato Amazon Managed Blockchain (AMB), a cui sono stati aggiunti i nuovi strumenti “Access” e “Query”.
Summary
I due nuove servizi di Amazon Managed Blockchain per gli sviluppatori
AMB è un servizio completamente gestito che consente agli utenti di creare app velocemente utilizzando l’infrastruttura blockchain di provisioning.
Amazon Managed Blockchain si sta espandendo nello spazio del Web3, tanto che secondo alcune voci la società starebbe lavorando anche a un marketplace di NFT.
Dei due nuovi servizi, il primo, AMB Access, espande l’offerta di nodi blockchain con accesso serverless e scalabile.
Inoltre, agli sviluppatori viene dato modo di utilizzare chiamate di procedure remote standard per chiedere a fonti di elaborazione esterne di eseguire funzioni. Questo consente di interagire con asset digitali e app distribuite su più blockchain senza un’infrastruttura specializzata.
Il secondo invece, AMB Query, fornisce l’accesso ai dati blockchain su più catene attraverso API (Application Programming Interface).
Tra i possibili utilizzi di questi nuovi strumenti ci sono applicazioni di custodia crypto e wallet, oppure campagne di coinvolgimento dei consumatori Web3 che utilizzano NFT.
Secondo il vicepresidente della tecnologia dei servizi finanziari di AWS, Saman Michael Far, questi nuovi stumenti di AMB forniscono un accesso senza problemi alle reti blockchain ed ai loro dati, in modo che gli sviluppatori possano creare facilmente le loro applicazioni Web3.
Amazon ed il mondo crypto
Sebbene Amazon non sia ancora entrata direttamente all’interno del settore crypto, il suo impegno a livello tecnologico in questo settore è palese.
E lo è anche da tempo, tanto che ormai sono molti i nodi blockchain che girano su AWS.
Ma non si tratta solamente di fornire i servizi di infrastruttura di base, visto che con Amazon Managed Blockchain forniscono a tutti gli effetti tecnologia blockchain, seppur solo sotto forma di strumenti di accesso al mondo blockchain.
Ciò che risulta essere più interessante è il fatto che la società punta proprio a progetti Web3 come potenziali clienti dei servizi offerti da AMB, cosa che se non costituisce un ingresso diretto all’interno del settore crypto perlomeno sembra essere una sorta di endorsement esplicito.
A questo punto si può anche iniziare ad immaginare che la società prima o poi entri anche all’interno del settore fornendo direttamente servizi finanziari crypto, ovvero non limitandosi a quelli legati all’infrastruttura tecnologica di base.
Da tempo si parla ad esempio di una stablecoin di Amazon, che non ha però ancora mai visto la luce, oppure di un marketplace che ospiti prodotti o asset crypto.
Se ad esempio ci si immagina quante transazioni in Bitcoin potrebbero passare attraverso un nodo Lightning Network di Amazon ci si può rendere conto che potrebbero incassare cifre anche significative in fee.
Oltretutto offrire ai merchant pagamenti in crypto consentirebbe agli stessi di risparmiare le commissioni sugli incassi dei pagamenti, dato che con le criptovalute queste sono a carico dell’acquirente
Non è nemmeno detto che alla fine qualche concorrente di Amazon possa anticiparla, da questo punto di vista, dando il via ad una competizione che alla fine potrebbe costringere il colosso statunitense ad aprire alle criptovalute, anche solo iniziando con le stablecoin.
