HomeCriptovaluteUniswap: licenziato un dipendente per possibile truffa su una memecoin

Uniswap: licenziato un dipendente per possibile truffa su una memecoin

Un paio di giorni fa, il fondatore di Uniswap, Hayden Adams, ha annunciato il licenziamento di un dipendente a causa di un comportamento inaccettabile riguardo la memecoin Frenstech (FRENS). 

Adams ha aggiunto che comportamenti come questi non sono accettabili in Uniswap. 

Uniswap

Uniswap è un exchange decentralizzato (DEX) su cui chiunque può fare ciò che vuole, se consentito da protocollo. 

Quindi nessun comportamento, se consentito, può essere definito inaccettabile dal protocollo, ma Uniswap non è solo un protocollo decentralizzato. 

Infatti dietro lo sviluppo del protocollo c’è Uniswap Labs, ovvero una software house che è a tutti gli effetti un’azienda. 

La governance del protocollo Uniswap è decentralizzata, ma la software house che lavora al suo sviluppo non lo è. All’interno della software house ci sono comportamenti non etici che vengono considerati inaccettabili. 

Oltretutto stando a ciò che dichiarano sul loro profilo X ufficiale, il sito web di Uniswap Labs è blog.uniswap.org, pertanto l’azienda dovrebbe anche essere la proprietaria ed il gestore del sito web ufficiale di Uniswap. 

Non deve pertanto stupire che, pur essendo il DEX un protocollo decentralizzato, Hayden Adams abbia potuto licenziare un dipendente. 

Uniswap: la vicenda legata alla memecoin FRENS

Stando a quanto dichiarato dall’utente X UniswapVillain, e condiviso da Adams, Frenstech è una memecoin aggiunta su Uniswap proprio da uno sviluppatore di Uniswap Labs, il cui nome su X è AzFlin. AzFlin era un dipendente dell’azienda. 

UniswapVillain ha scoperto che AzFlin, dopo aver aggiunto la memecoin a Uniswap, l’ha attaccata spostando 14 ETH dalla chain di Base.

Base è la nuova blockchain creata da Coinbase e che funge da layer-2 per Ethereum.

Nonostante sia stata lanciata da pochi giorni, è già stata protagonista di un’altra vicenda al limite dell’illegale sempre legata ad una memecoin. 

In pratica con la sua mossa AzFlin ha rimosso su Uniswap la liquidità di Frenstech (il cui ticker è FRENS) che aveva aggiunto ed ha intascato 14 ETH di commissioni.

Ha poi anche venduto i token che aveva sottratto alla liquidità.

In effetti un comportamento del genere è inaccettabile da parte di chi lavora in Uniswap Labs, e nonostante questi eventi non siano ancora stati confermati, di fatto l’ammissione di Adams va presa come una mezza conferma. 

FrensTech 

FrensTech è una memecoin che sta cercando di cavalcare l’hype generato dalla nuova piattaforma friend.tech.

È un token su Base, ed a quanto pare è stata creata proprio da AzFlin. 

A dire il vero definire “memecoin” questo tipo di token probabilmente è riduttivo, perchè invece sembrano a tutti gli effetti shitcoin, o addirittura scamcoin. 

Ovvero se il loro reale obiettivo è quello di sottrarre denaro agli stolti che le ritengono vere memecoin allora vanno definite scamcoin, e non memecoin. Anzi, definirle memecoin fa il gioco di chi le ha create. 

Ad esempio la prima vera e propria memecoin, Dogecoin, esiste da quasi dieci anni, ed è nata per l’appunto come un gioco. Anche i meme in genere nascono come una specie di gioco, e non promettono nessun tipo di guadagno. 

Se invece dietro il progetto di un lancio di un nuovo token c’è l’obiettivo di drenare soldi da chi crede a ciò che viene detto per promuoverlo, allora non si tratta di una vera memecoin ma di shitcoin, o di vere e proprie scamcoin. 

La truffa della memecoin su Uniswap

In questo caso specifico c’è chi parla apertamente di rug pull, ovvero una vera e propria truffa. 

Il “progetto” FrensTech non ha nemmeno un sito ufficiale, ed ora che su Uniswap non ha più nemmeno liquidità di fatto il token FRENS non risulta scambiabile sui mercati crypto. 

L’ultimo tweet pubblicato su X afferma che le share acquistate automaticamente con le tasse sono state modificate in AzFlin. 

Uniswap Labs conosce la vera identità di AzFlin, quindi non è impossibile che il soggetto venga prima o poi denunciato per truffa. 

Purtroppo dato il nulla che c’è dietro alla stragrande maggioranza dei progetti di memecoin, è lecito attendersi che iniziative come questa continueranno ad esserci in futuro, e più avranno successo più si diffonderanno. 

Il problema di fondo è che sembra esserci domanda di mercato per queste vere e proprie shitcoin, molto probabilmente perchè vi sono ancora molti investitori e speculatori dilettanti che non hanno capito cosa sia una memecoin, tanto da ritenerle progetti seri. 

Spesso addirittura non c’è nemmeno nulla di concreto che lega le memecoin ai meme a cui si ispirano, come ad esempio per quanto riguarda il progetto PEPE. Quindi in questi casi non è nemmeno vero che più si diffonde il meme più si apprezza la memecoin. 

In questi casi la mera speranza purtroppo prevale sulla ragione, e spinge molte persone a buttare via il loro denaro solo per inseguire un sogno privo di fondamenta concrete. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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