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Le 4 migliori meme coin su cui investire ad agosto 2023

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Dopo un 2022 disastroso, il 2023 pare sorridere alle meme coin che, nonostante tutte le critiche sulla scarsa o nulla utilità, si sono ormai imposte come un punto di riferimento nel mercato delle criptovalute, spesso sovraperformandolo. 

Ecco quattro token che vale la pena considerare: si tratta di monete consolidate e conosciute a livello globale ma anche di token in prevendita che potrebbero riservare piacevoli sorprese ai primi investitori.

Wall Street Memes (WSM), top meme coin in prevendita

Si parla tanto di meme coin conosciute come DOGE e SHIB, ma il 2023 sembra essere l’anno di Wall Street Memes (WSM), un token capace di raccogliere ben 25 milioni di dollari in prevendita in tre mesi dal lancio.

Questo risultato eccezionale dipende dalla community di oltre 1,1 milioni di utenti sparsi sui vari social. È una community che non si è formata dopo la nascita del token ma che, al contrario, ha determinato la nascita di WSM. La community si ispira al gruppo wallstreetbets che ha fatto parlare di sé nel 2021 quando ha sfidato i colossi della finanza newyorkese che avevano scommesso sul fallimento di GameStop, il noto rivenditore di videogiochi.

Riuniti sotto il subreddit wallstreetbets, gli utenti decisero di acquistare in massa le azioni della società che infatti passarono da 17 a 500 dollari in meno di un mese. Il risultato è che GameStop riuscì a salvarsi e gli squali della finanza si ritirarono con perdite miliardarie. 

Fu la vittoria di Davide contro Golia, la prova che l’organizzazione dal basso può scuotere i big della finanza oggi. Sempre nel 2021 la comunità di Wall Street Memes decise di lanciare una collezione di NFT, Wall Street Bulls, andata esaurita nel giro di 32 minuti producendo un guadagno di 2,5 milioni di dollari.

WSM è la tokenizzazione di questo movimento: una criptovaluta che al momento non ha un valore intrinseco ma puramente speculativo e che, a differenza di altre meme coin simili, può contare su una comunità affiatatissima e anche sulle simpatie di Elon Musk che ha più volte interagito sui social.

Dogecoin (DOGE), la prima meme coin

Tutti conoscono Dogecoin (DOGE), la prima meme coin della storia nata nel 2013 che ha avviato l’era dei meme di Internet associati alle criptovalute, in questo caso un cane Shiba Inu. Inizialmente era un token senza alcuna utilità, che si basava esclusivamente sulla community e sul sostegno di importanti personalità, specialmente Elon Musk, il miliardario CEO di Tesla, SpaceX e da poco a capo di Twitter.

Elon Musk è stato definito perfino “Dogefather”, il che dà l’idea di quale ruolo abbia avuto nel lancio del progetto e della meme coin DOGE che, nonostante sia nata per scherzo e non fosse un utility token, è rimasta al primo posto tra le meme coin più capitalizzate (9,6 miliardi di dollari), oltre che più famose al mondo.

Vale la pena investire in DOGE oggi? Oggi DOGE viene accettato da un numero crescente di operatori economici in tutto il mondo, compresi Tesla e SpaceX, e viene usato comunemente come moneta per le ricompense su Twitter e Reddit. Un ruolo fondamentale nella crescita della criptovaluta lo ha giocato finora e continuerà a giocarlo la community, che è vastissima.

Pur essendo lontanissimo dal record raggiunto a maggio 2021, DOGE sta sfoderando prestazioni importanti nelle ultime settimane.

Shiba Inu (SHIB), la meme coin con utilità

Shiba Inu (SHIB) è una meme coin che è diventata popolare nel 2021 a tal punto che molti hanno pensato potesse scalzare il predominio di Dogecoin. Pur rimanendo una meme coin che si è ispirata fin dalla sua nascita nel 2020 a DOGE, SHIB sta facendo di tutto per diventare un utility token, mettendo in campo una serie di casi d’uso pratici per i suoi possessori.

Shiba Inu è un progetto basato su blockchain Ethereum, utilizza smart contract e una serie di applicazioni decentralizzate. A proposito di DeFi, va ricordato che SHIB è il protagonista di ShibaSwap, l’exchange decentralizzato (DEX) del progetto dove poter scambiare diverse criptovalute senza un intermediario.

Sono in cantiere altre importanti novità: la maggiore è sicuramente il lancio di Shibarium, l’attesissimo layer 2 Ethereum che permetterà di ridurre la lentezza delle transazioni e anche le gas fee. Su Shibarium poi potranno essere implementate nuove applicazioni, per esempio tutte quelle legate al metaverso. Shiba Inu avrà quindi un metaverso ma anche una stablecoin, SHI. Già oggi è possibile acquistare gli NFT da collezione Shibacals. Tutto questo lavoro in fieri aumenta il valore intrinseco di SHIB e potrebbe ripercuotersi positivamente anche sul suo valore economico.

ShibaSwap (BONE) e l’ecosistema Shiba Inu

Parlando di Shiba Inu, non abbiamo menzionato il fatto che l’ecosistema vede protagonisti ben tre token: oltre a SHIB, anche LEASH e BONE. Mentre LEASH non è mai davvero decollato, BONE è il token di governance del DEX ShibaSwap e in questo momento è la quarta meme coin più capitalizzata (circa 300 milioni di dollari) e la 107a tra tutte le crypto.

Tra le poche meme coin che vale più di 1 dollaro, BONE consente alla comunità di Shiba Inu, il cosiddetto Shib Army, di votare e inoltrare le proposte sulla DAO e di partecipare all’acquisto di NFT esclusivi. Più BONE si posseggono, più potere di voto si ha.

Il token può essere messo in stake per generare un reddito passivo. Le prestazioni di BONE sono molto positive sia nell’ultimo mese sia dall’inizio dell’anno.

Conclusioni

Il settore delle meme coin è in pieno fermento nel 2023: gli investitori sempre più spesso spostano i loro fondi da criptovalute più consolidate ma che si muovono lateralmente verso progetti più dinamici. Tra questi, figurano anche molte prevendite che stanno facendo registrare risultati clamorosi, come Wall Street Memes.

Buoni risultati stanno sfoggiando anche le monete più note come DOGE o SHIB, che vuole togliersi di dosso la nomea di token senza utilità, mettendo in campo una serie di casi d’uso che potrebbero effettivamente cambiare le carte in tavola. Anche BONE, il token di governance del DEX di Shiba Inu, è sugli scudi quest’anno.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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