Ieri, la società crypto Bitwise ha pubblicato un’analisi molto interessante che riguarda la previsione a lungo termine sul prezzo di Bitcoin.
Summary
L’analisi di Bitwise e la previsione sul prezzo di Bitcoin
Spesso circolano in rete molte previsioni di breve periodo sul prezzo di Bitcoin, in molti casi sbagliate perchè improvvisate.
A volte invece ne vengono pubblicate di serie riguardo il lungo periodo, come quella recente di Bitwise.
Si tratta di un vero e proprio studio sul ruolo che potrebbero avere gli investimenti in BTC all’interno di un portafoglio tradizionale.
In particolare l’analisi cerca di dare una risposta alla domanda sull’influenza che ha avuto Bitcoin sui rendimenti di un portafoglio diversificato con un bilancio 60/40 su azioni e obbligazioni.
L’analisi si concentra sul passato, ma con l’obiettivo di dare anche delle indicazioni per il futuro.
Quello che hanno scoperto gli analisti di Bitwise è che, supponendo un ribilanciamento trimestrale, Bitcoin avrebbe potuto contribuire positivamente ai rendimenti di un portafoglio diversificato nel 70% dei periodi a un anno, nel 94% dei periodi a due anni e addirittura nel 100% dei periodi a tre anni, dal 2014 in poi.
Questi risultati vengono definiti “notevoli”.
Il periodo complessivo preso in esame va da gennaio 2014 a giugno 2023, e comprende molteplici cicli di mercato rialzisti e ribassisti, incluso il bear market del 2022.
Inoltre sono state esplorate varie strategie di ribilanciamento, ed il risultato comunque è stato che storicamente, l’aggiunta di Bitcoin ad un portafoglio avrebbe rafforzato entrambi in termini assoluti per tutti i periodi di detenzione di almeno tre anni a partire dal 2014.
I punti di forza di Bitcoin
Lo studio ha evidenziato tre fattori chiave.
Il primo è per l’appunto l’arco temporale, perchè è emerso che man mano che i periodi di detenzione aumentano oltre il record storico diventa sempre più positivo.
Non bisogna dimenticarsi che Bitcoin è un asset volatile, quindi sul breve termine è estremamente difficile fare previsioni e si possono ottenere risultati altalenanti. Sul lungo periodo invece le cose cambiano completamente.
Il secondo è la frequenza di ribilanciamento, perchè l’aggiunta di un asset con un significativo grado di volatilità all’interno di un portafoglio rende critico il riequilibrio.
La strategia migliore è risultata essere quella di un ribilanciamento trimestrale.
Il terzo è il dimensionamento della posizione, perchè i forti crolli sono un fattore importante da considerare per gli investitori quando si decide di aggiungere BTC al proprio portafoglio.
Lo studio ha dimostrato che l’impatto sugli indici Sharpe ha generalmente iniziato a stabilizzarsi al livello di allocazione del 5%.
Inoltre è stato scoperto che l’impatto dei forti crolli aumenta rapidamente dal 5% in su, e ciò potrebbe rendere scomodo per gli investitori allocare capitali su BTC al di sopra di questo livello.
La previsione sul lungo termine
Lo studio si conclude con queste parole:
“Sebbene le performance passate non siano garanzia di risultati futuri, l’evidenza empirica di questo studio sottolinea un’osservazione saliente: per un portafoglio tradizionale di azioni e obbligazioni, Bitcoin è stato storicamente uno strumento molto efficace per migliorare i rendimenti adeguati al rischio”.
Questa in realtà non è una vera e propria previsione, ma ciò che emerge complessivamente dallo studio è che, non sapendo con certezza cosa accadrà, il passato suggerisce che allocare circa il 5% del capitale su BTC all’interno di un classico portafoglio 60/40 ne migliora il rendimento a lungo a termine.
Non solo questa non è una vera e propria previsione, ma non vuole essere nemmeno un consiglio sugli investimenti, dato che si limita ad analizzare il passato. Tuttavia questo è l’unico passato che fino ad ora c’è, quindi a meno che non vi siano dei cambiamenti è lecito attendersi che abbia qualche possibilità di ripetersi.
Bitwise e la previsione su Bitcoin
Bitwise è una società specializzata in indici crypto.
Quindi non si tratta di un’azienda che proviene dalla finanza tradizionale, ma di una società crypto a tutti gli effetti, anche se si occupa di indici finanziari.
Inoltre gestisce fondi crypto destinati ad investitori professionali, come il suo Bitwise 10 Crypto Index Fund (ticker BITW, CUSIP 091749101, ISIN US0917491013) con 445 milioni di dollari di AUM e Coinbase Custody come custode.
Non si può quindi certo dire che l’analisi di cui sopra sia un’analisi indipendente, ma perlomeno è stata elaborata da professionisti del settore che non sono certo degli improvvisati.
Oltretutto è un’analisi basata su dati pubblici e certi, pertanto di fatto chiunque potrebbe verificare la sua correttezza.
Infine gli stessi analisti che hanno prodotto lo studio avvertono esplicitamente che tali dati, che riguardano solo il passato, non sono sufficienti per fare previsioni certe per il futuro, ammettendo che le cose in futuro potrebbero anche andare diversamente.
Ciò che emerge da questo studio conferma due ipotesi che circolano ormai da anni nel mondo crypto, ma che fino ad ora non avevano ancora mai ricevuto una conferma così solida e puntuale.
La prima riguarda le differenze di performance tra breve e lungo periodo, in caso di semplice holding: Bitcoin fino ad ora ha performato bene soprattutto sul lungo periodo, mentre a breve termine a volte può produrre anche perdite consistenti.
La seconda riguarda la quota di capitale allocabile su BTC, che in molti hanno sempre sostenuto fosse meglio tenere sotto le due cifre percentuali.
