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Buone news per le crypto in arrivo dall’Argentina

Dall’Argentina arrivano buone news per i mercati crypto. 

Infatti, sembra proprio che il Paese possa intraprendere una strada simile a quella di El Salvador. 

Il percorso di El Salvador

El Salvador è un Paese povero, che storicamente lo è sempre stato. Quindi la sua storia è diversa rispetto a quella dell’Argentina, che invece fino a circa un secolo fa era tutt’altro che un Paese povero. 

Ma entrambi hanno avuto problemi con la loro valuta nazionale. 

La Repubblica di El Salvador nasce nel 1841, ovvero quasi due secoli fa, e fino al 2000 ha avuto come moneta nazionale il Colón salvadoregno (SVC). 

Tuttavia, il 1º gennaio 2001 è stata di fatto dichiarata valuta nazionale il dollaro USA, con il tasso di cambio del Colon fissato in 1 USD = 8,75 SVC, ed in pochi mesi la valuta nazionale salvadoregna ha smesso di circolare nel Paese. Il suo posto è stato preso per l’appunto dal dollaro statunitense, con un processo chiamato dollarizzazione. 

Vent’anni anni dopo, nel 2021, è stata dichiarata valuta a corso legale anche Bitcoin, e così formalmente ora El Salvador ha tre monete: il Colon, moneta nazionale non più circolante, dollaro USA e BTC. 

Va comunque sottolineato che l’introduzione di Bitcoin non ha per niente intaccato la dollarizzazione, dato che il dollaro rimane di gran lunga la moneta più utilizzata. 

Quando il Colon fu creato, nel 1892, il suo valore era di 2$, ma con le successive crisi economiche ed una sciagurata gestione da parte della banca centrale perse progressivamente di valore. 

Nel 2001 il suo valore era precipitato a 0,114$, ovvero con una perdita di valore del 94% in poco più di cento anni nei confronti di un dollaro il cui potere di acquisto nello stesso periodo si era ridotto a sua volta del 96%. 

Quindi il potere di acquisto del Colon nel corso dei decenni si è praticamente del tutto volatilizzato. 

Crypto news: la situazione Argentina

L’Argentina ha una sua moneta nazionale, il Peso (ARS), a cui sta accadendo qualcosa di simile al Colon salvadoregno. 

Nacque di fatto nel 1881 dal Peso spagnolo con il nome di Peso nacional, e nel corso dei decenni venne continuamente svalutato. 

Nel 1970 venne lanciato il Peso ley (ARL) che valeva 100 Pesos nacional, mentre nel 1983 venne lanciato il Peso argentino (ARP) che valeva 10000 ARL. 

Nel 1992 invece venne lanciato l’attuale new Peso (ARS) convertibile in dollari. All’epoca 1 ARS equivaleva a 1 USD. 

Ad oggi invece 1 ARS è precipitato a 0,0029$, con una perdita di valore in dollari del 99% in soli 30 anni. 

Alla luce di questa storia travagliata, fatta anche in questo caso di crisi economiche e pessima gestione della moneta da parte della banca centrale, è più che ovvio immaginare che l’Argentina stia valutando di procedere alla dollarizzazione. 

L’idea sembra essere sostanzialmente la stessa di El Salvador, ovvero lasciar scomparire il Peso argentino in modo che sia di fatto sostituito dal dollaro USA, nominando quest’ultimo valuta a corso legale nel Paese. 

Il possibile nuovo Presidente

Il 22 ottobre si terrà il primo turno delle elezioni presidenziali in Argentina. 

In testa ai sondaggi c’è Javier Milei, che ha già dichiarato che in caso di vittoria procederà alla dollarizzazione. Oltretutto la situazione del Peso argentino è talmente pessima che potrebbero procedere con la dollarizzazione anche eventuali altri candidati vittoriosi. 

Milei però è anche un sostenitore di Bitcoin

Pertanto se dovesse vincere proprio lui, così come sembra emergere da recenti sondaggi, non solo l’Argentina potrebbe abbandonare la propria valuta nazionale e procedere con la dollarizzazione, ma forse potrebbe persino finire per fare come El Salvador ed aggiungere anche Bitcoin alle valute a corso legale. 

Da notare che l’Argentina ha quasi 46 milioni di abitanti, contro i soli 6,5 milioni di El Salvador. 

Inoltre, il PIL dell’Argentina è di 26 volte superiore a quello di El Salvador, dato che mediamente è anche decisamente meno povera. 

Basti pensare che il PIL pro-capite in El Salvador è ancora solo di 3.800$ all’anno, mentre in Argentina è di 13.600$. 

Questo non la mette certo nella lista dei paesi ricchi, ma sicuramente da questo punto di vista sta su un livello di molto superiore a quello di El Salvador. 

Le ultime interessanti news dall’Argentin: l’impatto sui mercati crypto

Questi numeri comunque rivelano che l’impatto effettivo sui mercati crypto potrebbe essere modesto. 

Tuttavia anche solo la notizia, ipotetica, di un’eventuale adozione di Bitcoin come valuta a corso legale in Argentina potrebbe avere un impatto significativo. Si tratterebbe però di un impatto temporaneo, e forse nemmeno particolarmente grande, ma potrebbe fare da apripista per altri Stati in situazioni simili. 

Attualmente oltre a El Salvador solo la Repubblica Centrafricana ha decretato Bitcoin valuta a corso legale, ma ci sono anche grandi Stati, come ad esempio la Turchia, in cui la valuta nazionale è sotto fortissimo stress. 

Inoltre, ce ne sono anche alcuni, come il Venezuela, in cui la moneta nazionale sta seguendo sorti molto simili a quelle del Peso argentino o del Colon salvadoregno. 

Molto si saprà già ad ottobre, nel caso di una vittoria di Milei. Bisognerà invece attendere ancora presumibilmente molto prima che l’Argentina possa fare anche il passo successivo alla dollarizzazione, ovvero la possibile adozione di Bitcoin come valuta a corso legale. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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