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Crypto News: JPMorgan abbassa la stima dei costi del mining di Bitcoin

Crypto news: a seguito della revisione della metodologia di mining della Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (CBECI), gli analisti di JPMorgan riducono la stima dei costi per il mining di Bitcoin a 18.000$.

Crypto News: JPMorgan e la riduzione sulla stima dei costi di mining di Bitcoin

In un rapporto, Nikolaos Panigirtzoglou e gli altri analisti di JPMorgan, hanno affermato che la stima dei costi di mining di Bitcoin è ora di 18.000$, rispetto ai 21.000$ precedenti. 

Questo ridimensionamento arriva dopo le recenti revisioni della metodologia del mining di BTC del Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (o CBECI).

A tal proposito, gli analisti di JPMorgan hanno detto:

“L’attuale costo di mining del bitcoin scende a circa 18.000 dollari con la nuova metodologia, rispetto ai 21.000 dollari con la vecchia metodologia. [..] In precedenza avevamo calcolato che ogni variazione di un centesimo per kWh [kilowattora] del costo dell’elettricità induceva una variazione di 4.300 dollari nel costo di mining del bitcoin. Dopo la revisione della metodologia del CBECI, vediamo che questa sensibilità diminuisce, ma solo modestamente, fino a circa 3.800 dollari”

Non solo, gli analisti di JPMorgan, guidati da Panigirtzoglou, hanno anche aggiunto che l’impatto sulle spese complessive di mining, raddoppierebbe meccanicamente con l’halving del 2024. 

E infatti, con l’halving, le ricompense dei miner saranno dimezzate e la gestione dei costi diventa per loro ancora più critica. 

Crypto News: JPMorgan e la nuova metodologia CBECI

Le nuove teorie aggiornate degli analisti di JPMorgan, si basano su una revisione della metodologia del CBECI. 

Nello specifico, il Cambridge Centre for Alternative Finance ha rivisto la metodologia per migliorare l’accuratezza e l’affidabilità dell‘indice, che tiene traccia e stima il consumo di elettricità della rete Bitcoin.

In pratica, la nuova metodologia del CBECI riconosce che non tutti gli hardware utilizzati per il mining, che contribuiscono al tasso di hash di Bitcoin, devono essere trattati allo stesso modo. E infatti, i miner si aggiornano cotinuamente con nuovi hardware o utilizzano un mix di varie macchine con efficienze diverse. 

A tal proposito, il Cambridge Centre for Alternative Finance ha verificato e convalidato la sua teoria per cui gli aumenti del tasso di hash della rete, possano essere attribuiti all’hardware di mining rilasciato più di recente. 

Con questa revisione, infatti, JPMorgan vede i suoi costi di mining essere più bassi di prima. 

La previsione sul prezzo di BTC

Di recente, è stata riportata una cauta previsione del prezzo di Bitcoin (BTC), fatta da JPMorgan, che considera il bear market iniziato dopo il 15 agosto, facendo perdere il supporto dei 29.000$. 

A tal proposito, la previsione vede sul breve periodo che BTC tenga il prezzo di 25.000$ come supporto, mentre potrebbe verificarsi una fase di lateralizzazione attorno ai 26.000$. 

Gli analisti della JPMorgan hanno anche affermato che al momento l’entusiasmo che ha mosso il mercato crypto, ora si è un po’ esaurito. Questo è il motivo per cui non ci saranno imminenti balzi del prezzo di BTC. 

Guardando la previsione con altri occhi, però, gli analisti del colosso finanziario non prevedono neanche ulteriori crolli nel breve termine. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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