Ieri, Justin Sun, fondatore del progetto Tron, ha dichiarato che sta valutando di acquistare gli asset crypto di FTX.
Sempre ieri è circolato anche un elenco degli asset crypto ancora detenuti da FTX, tra spiccano 1,1 miliardi di dollari in SOL (Solana).
Summary
Il fondatore di Tron si interessa alle crypto di FTX
Justin Sun non è nuovo a questo genere di iniziative.
Grazie proprio al progetto crypto da lui fondato, Tron, si ritiene che possieda enormi quantità di criptovalute, ed ogni tanto ne utilizza una parte per fare degli investimenti, o per soccorrere attività crypto in difficoltà.
D’altronde avrebbe molto da perderci se il mercati crypto crollasse.
Ad esempio la stessa criptovaluta TRX di Tron, che capitalizza circa 7 miliardi di dollari, ha perso il 74% del proprio valore di mercato dal massimo storico di inizio 2018, ed il 51% dai massimi dell’ultima grande bullrun, quella del 2021.
Nonostante ciò, Sun è ancora uno degli holder crypto più ricco al mondo.
Stando al recente Crypto Wealth Report, in tutto il mondo esisterebbero solamente 22 persone a detenere criptovalute per almeno un miliardo di dollari, mentre ve ne sarebbero addirittura 88.000 che ne detengono per almeno un milione di dollari.
Sebbene non siano noti i nomi di quei 22 miliardari crypto, è molto probabile che tra questi vi sia anche Justin Sun.
Gli asset di FTX
FTX è il noto exchange crypto fallito l’anno scorso.
Quando ha dovuto chiudere per mancanza di fondi aveva comunque in cassa ancora diversi asset crypto.
Stando ai dati relativi al 31 agosto avrebbe ancora circa 3,4 miliardi di dollari in criptovalute, di cui poco meno della metà in SOL.
Di Bitcoin ne avrebbe solo per circa 560 milioni di dollari, mentre di ETH meno di 200 milioni di dollari.
Dato che il curatore fallimentare sta cercando di restituire ai creditori quanti più fondi possibili, sta valutando anche l’ipotesi di vendere gli asset crypto e restituire valuta fiat.
Da notare che rispetto al momento della chiusura, quando il prezzo di Bitcoin era di circa 16.000$, il valore in fiat di quei fondi è aumentato.
Nonostante ciò gli attuali 3,4 miliardi di dollari in criptovalute ancora in possesso di FTX non basterebbero a ripagare tutti i debiti, dato che una parte dei fondi dei clienti era stata spesa in precedenza, ed un’altra parte fu sottratta dalle casse della società dopo la chiusura.
È comunque possibile che il curatore possa decidere di attendere tempi migliori per vendere gli asset crypto, così da incassare più di 3,4 miliardi di dollari.
Il piano di Justin Sun
Il problema è che, se il curatore decidesse di vendere gli asset crypto di FTX (qualora autorizzato dal giudice fallimentare), queste ingenti vendite potrebbero far scendere i prezzi, soprattutto di Solana.
Sebbene per TRX non sembra esserci questo rischio, Sun ha lo stesso proposto un piano per evitare un crollo del mercato crypto in caso di vendite da parte di FTX.
Il piano sarebbe quello di acquistare da FTX ingenti quantità di asset crypto così da non farli affluire sugli exchange. Se infatti venissero messi in vendita sugli exchange la pressione di vendita aumenterebbe in modo significativo, facendo scendere i prezzi.
Ad oggi non è chiaro quanto potrebbero scendere i prezzi nel caso di una vendita massiccia da parte di FTX, anche perchè modalità e soprattutto tempistiche di vendita differenti potrebbero avere impatti differenti sui prezzi.
Togliere dal mercato quegli asset prima ancora che ci arrivino in effetti potrebbe essere un modo per evitare il peggio, e per ottenere ciò potrebbe non essere nemmeno necessario acquistarli tutti.
3,4 miliardi di dollari non sono una cifra impossibile, quindi il piano di Sun in teoria sembra plausibile.
Da notare però che, ad esempio, vendere 560 milioni di dollari in BTC difficilmente potrebbe far crollare il prezzo di Bitcoin.
Se la vendita venisse effettuata velocemente, in un’unica soluzione, e sugli exchange, in questo momento storico creerebbe un crollo temporaneo, ma difficilmente potrebbe incidere sull’andamento di lungo periodo.