Ieri, è stata scoperta on-chain una transazione da 69 milioni di USDT da Tether Treasury a Bitfinex.
Si tratta di una transazione su rete Tron, avvenuta tra uno degli indirizzi pubblici appartenenti a Tether ed uno di quelli appartenenti all’exchange crypto Bitfinex.
Entrambe le società appartengono al gruppo iFinex, e Bitfinex è di fatto il mercato primario di USDT, ovvero l’exchange utilizzato per immettere i token sui mercati crypto.
Summary
La transazione che coinvolge Tether (USDT)
La transazione in oggetto non ha nulla di anomalo, e la quantità non è nemmeno particolarmente significativa.
USDT, infatti, ha una capitalizzazione di mercato di circa 83 miliardi di dollari, quindi 69 milioni non sono molta roba.
A ciò va aggiunto che proprio ieri la capitalizzazione di mercato di USDT è passata da poco meno di 83 a 83,06 miliardi di dollari, proprio come se fossero stati aggiunti circa 60 o 70 milioni di USDT.
Dato che Bitfinex è l’exchange crypto del gruppo iFinex che viene utilizzato da Tether per immettere sui mercati i token delle loro stablecoin, la transazione in oggetto potrebbe anche essere stata solamente una di quelle con cui Tether immette USDT sui mercati.
La seconda transazione
Il problema è che poco dopo la prima transazione ce n’è stata un’altra.
Questa seconda transazione ha il medesimo importo della precedente, ma verso opposto.
Ovvero si tratta di un trasferimento di 69 milioni di USDT da Bitfinex a Tether Treasury.
Le due transazioni sono avvenute ad una ventina di minuti di distanza l’una dall’altra.
Questa seconda transazione, però, è avvenuta su rete Ethereum, quindi si è trattato di una sostituzione su Bitfinex di token ERC-20 su Ethereum in token TRC-20 su Tron.
Non va dimenticato che Tether ha creato anche token USDT su rete Tron perchè la rete Ethereum è più lenta e soprattutto ha commissioni molto più elevate.
Ad esempio, la prima transazione, quella su rete Tron da Tether a Bitfinex, è costata praticamente zero di fee, mentre la seconda, quella su rete Ethereum da Bitfinex a Tether, è costata 0,0046121 ETH, ovvero più di 7$.
Ormai sempre di più vengono utilizzati i token TRC-20 di USDT al posto di quelli ERC-20, proprio per via dei minori costi di transazione.
Quindi, Tether provvede a sostituire i token ERC-20 non più in uso con nuovi token TRC-20, utilizzando Bitfinex come strumento per ritirare dal mercato i vecchi token ed immettere quelli nuovi.
Le tesi complottiste
Nonostante approfondendo anche solo minimamente questa operazione si comprende piuttosto bene cosa è accaduto, le due transazioni di cui sopra hanno scatenato online le più disparate e fantasiose tesi complottiste.
Secondo alcuni si sarebbe trattato di un test di liquidità per capire con quanta facilità sarebbe possibile effettuare transazioni di grandi dimensioni senza causare impatti sul mercato.
Questa tesi è sicuramente errata, dato che non vi è stata alcuna vendita.
Secondo altri si trattava di arbitraggio, ovvero un’iniziativa volta a generare un profitto.
Anche questa tesi è falsa, dato che si trattava invece di una semplice sostituzione di token tra due blockchain differenti.
C’è anche chi si è spinto oltre ed ha ipotizzato che Bitfinex avesse momentaneamente bisogno di liquidità aggiuntiva per problemi per l’appunto di liquidità, ad esempio per la risoluzione di operazioni di grandi entità.
Il fatto, però, che siano passati meno di venti minuti tra la prima e la seconda transazione rende questa ipotesi piuttosto debole.
Infine, addirittura c’è chi si è inventato che si sarebbe trattato di un’operazione di marketing per far parlare di sè.
I dubbi su Tether, iFinex e USDT
Tether nasce nel 2014, ed è almeno dal 2017 che circolano dubbi sul suo conto.
I dubbi maggiori sono fondamentalmente due.
Il primo riguarda il sottostante di USDT, ovvero se copre effettivamente l’intero valore di mercato di tutti gli USDT in circolazione oppure no.
Tether ormai da mesi pubblica un audit indipendente che certifica che la società dispone di riserve di valore maggiore rispetto a quello di mercato di USDT. Tuttavia c’è chi non crede a quegli audit perchè non ritiene autorevole la società che li esegue.
Il secondo riguarda il gruppo iFinex, e soprattutto la direzione.
C’è chi sostiene che il gruppo dirigente di iFinex, e quindi anche di Tether e Bitfinex, non sia composto da persone affidabili.
Anche riguardo questa obiezione tuttavia non sono emerse informazioni certe riguardo eventuali comportamenti di dubbia natura da parte dei componenti del gruppo dirigente di iFinex, e quindi per ora tali tesi vanno ritenute non particolarmente dissimili da quelle complottiste sulle due transazioni di ieri.
Ormai il FUD su Tether ha raggiunto ampiezza tale da rendere molto difficile ai più distinguere la realtà dall’invenzione, anche quando, come in questo caso, basta andare a verificare on-chain, visto che le blockchain decentralizzate sono pubbliche e aperte a tutti.