Di recente, il celebre co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha fatto alcune previsioni riguardo il futuro del progetto.
Infatti, Ethereum in realtà non è una criptovaluta, ma per l’appunto un progetto crypto. La criptovaluta vera e propria è Ether (ETH), anche se spesso viene chiamata erroneamente Ethereum, e funge come token nativo della blockchain stessa necessario per pagare le fee sulle transazioni.
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Il futuro di Ethereum per Vitalik Buterin: ecco le sue previsioni
Lo stesso Vitalik Buterin non si pronuncia praticamente mai in merito ad ipotetiche previsioni sui prezzi futuri di ETH, mentre, invece, spesso parla del futuro del progetto Ethereum.
Stavolta lo ha fatto nel corso della conferenza Permissionless di Austin, in Texas, dedicata alla DeFi, durante un’intervista con David Hoffman.
La previsione di Buterin è quella di un futuro costruito su Ethereum, tanto che il co-fondatore ha esortato esplicitamente i partecipanti a pensare a cosa è possibile fare con la tecnologia crypto.
Buterin, infatti, non vuole che Ethereum si adagi sugli allori, e che invece continui a sviluppare nuove idee innovative.
Ad esempio ha definito la DeFi (ritenuta fantastica) e gli NFT un’estensione di qualcosa che esisteva già, e ritiene che l’utilizzo delle criptovalute per i pagamenti sia un’azione piuttosto familiare.
Il suo desiderio sarebbe quello di innovazioni completamente nuove, costruite su piattaforme decentralizzate che semplicemente fino a pochi anni fa non esistevano.
Il social network decentralizzato
Nonostante anche i social network decentralizzati siano solamente un’estensione di qualcosa che esisteva già, Buterin si è detto particolarmente interessato a Farcaster, ovvero un protocollo decentralizzato simile a Twitter, e costruito sulla rete principale di OP, su cui è stata realizzata l’app mobile Warpcast.
Ormai da tempo Vitalik è sempre meno attivo su X (ex Twitter), mentre lo è molto di più su su Warpcast.
Ad esempio è proprio su Warpcast che ha annunciato di aver recuperato il suo account X dopo l’hack di qualche giorno fa.
Qualche settimana fa invece aveva espresso il desiderio che Warpcast integrasse anche una funzionalità per effettuare sondaggi, con un plugin aggiuntivo che non abbia impatto sull’architettura del software.
Durante l’intervista di ieri ha dichiarato che questo social network decentralizzato in un futuro a lungo termine potrebbe collegarsi a tutte le altre cose che sono state già create all’interno dell’ecosistema Ethereum e dei suoi second layer, come OP e Polygon.
La decentralizzazione
Ovviamente Buterin ha insistito anche sulle decentralizzazione.
Secondo il co-fondatore di Ethereum, le soluzioni crypto hanno il potenziale per essere ancora più decentralizzate, rispettose della privacy e sicure, utilizzando nuovi strumenti alternativi a quelli vecchi e centralizzati.
Però allo stesso tempo ammette che occorreranno ancora diversi sviluppi e migliorie per poter davvero fare qualcosa in grado di innovare in modo ampio e profondo il web.
Ha dichiarato:
“Il grande sogno qui è creare davvero uno stack tecnologico aperto e indipendente”.
L’idea è quella di arrivare a competere con piattaforme come Google o la stessa X, ma senza doversi appoggiare a sistemi chiusi e centralizzati.
Le previsioni di Vitalik Buterin in merito al progetto Ethereum
La sua previsione è che ci sarà un processo graduale che porterà i nuovi utenti ad entrare nel Web3 ad esempio creando un indirizzo Ethereum, magari inizialmente grazie a servizi familiari come Gmail, in modo da dare alle persone la possibilità finalmente di essere completamente ed esclusivamente proprietarie dei propri dati e dei propri account, per poi essere così pronte ad utilizzare approcci più crypto.
Ha detto:
“Fondamentalmente, dare alle persone l’opportunità di scendere la scala del decentramento e poi, alla fine, trovarsi davvero in questo stack totalmente indipendente che funziona davvero insieme, con tutti i diversi pezzi al suo interno”.
Si tratta di una previsione molto a lungo termine, per la quale non basterà nemmeno qualche anno.
Va comunque aggiunto che, mentre Ethereum evolve per cercare di ampliarsi a livello tale da poter competere con le Big Tech, anche quest’ultime tuttavia stanno a loro volta evolvendo, in quella che si annuncia essere una competizione a lungo termine in cui probabilmente vincerà chi sarà più innovativo e pervasivo.
