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Non è un momento felice per le principali meme coin che, a causa di una situazione abbastanza incerta dovuta anche alle continue cause intentate dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, vedono il loro valore crollare nelle 24 ore e nei 7 giorni.
Sembra invece continuare verso l’alto il viaggio di Wall Street Memes, che il prossimo 25 settembre terminerà la sua prevendita, nella quale ha raccolto oltre $27 milioni, e che listerà WSM su CEX tier-1, con grande probabilità anche su Binance.
Summary
Crollano le principali meme coin
Stando ai dati di CoinMarketCap, le principali meme coin sul mercato stanno attraversando un momento no: oltre alla classica volatilità del mercato, ci sono anche altri fattori che stanno causando questa situazione, che per adesso sembra non voler cambiare.
Dogecoin, la principale meme coin con una capitalizzazione di mercato di oltre $8,7 miliardi, vede il suo valore perdere circa l’1,27% nelle ultime 24 ore e lo 0,50% nell’ultima settimana. Viene scambiato oggi a $0,06176.
Anche Shiba Inu ha perso lo 0,74% nelle ultime 24 ore e un più sostanzioso 1,61% negli ultimi 7 giorni e oggi viene scambiato a $0,000007284. Chi se la vede peggio è invece PEPE, che perde l’1,64% nelle 24 ore ma ben l’8,61% negli ultimi sette giorni e oggi è scambiato a $0,0000006152.
Proprio Pepe Coin è andato incontro a varie vicissitudini: di recente alcuni ex membri del progetto hanno venduto il token per quasi $15 milioni, portando a una svalutazione della meme coin. Insieme a questo, ci sono altri fattori che portano maggiore incertezza sul mercato, come le continue cause che la SEC intenta contro grandi nomi delle crypto.
Per quanto il CEO di Ripple, per fare un esempio, sia fiducioso riguardo alla conclusione positiva della causa contro XRP, azioni del genere sfiduciano gli investitori, che non si sentono più sicuri nell’impiegare il proprio denaro in criptovalute, incluse le meme coin.
Alcune meme coin, inoltre, hanno già dato il massimo del loro potenziale e non hanno molto ancora da completare, secondo la roadmap, per cui gli utenti preferiscono scegliere un progetto nuovo, che possa dare ritorni anche immediati.
Uno di questi è proprio WSM, il token del progetto Wall St.Memes, che sta per terminare la sua prevendita ed essere listato su exchange CEX di alto livello.
Wall Street Memes: la prevendita è al termine. Il token esploderà?
Wall Street Memes è un progetto che si ispira a WallStreetBets e che, nel 2021, ha riscosso un grande successo per la vendita della sua collezione NFT, avvenuta in soli 32 minuti.
Wall St.Memes ha quindi voluto “tokenizzare” questo movimento creando il token WSM e rendendo il mondo della finanza accessibile anche ai piccoli investitori, specialmente a coloro che hanno perso occasioni di guadagno consistenti, come con PEPE.
Perché WSM è una meme coin che può dare molto? Prima di tutto può contare su una community di oltre 1 milione di follower sui vari canali social ed è proprio questo il fattore che permette a una meme coin di avere successo e di spingere la criptovaluta verso exchange importanti.
Wall St.Memes è inoltre incentrato sulla comunità, in quanto destina il 50% della fornitura totale di token alla prevendita pubblica, il 30% alle ricompense per lo staking e il restante 20% per fornire liquidità ai listing CEX e DEX.
C’è poi l’introduzione del meccanismo di staking, che permette ai detentori di WSM di ottenere delle entrate passive con un APY previsto molto alto (in questo momento è del 54%). Non mancano le campagne di marketing che hanno lo scopo di rendere ancora più virale il progetto: è già partito il primo airdrop con in palio $50.000 in token WSM per 5 fortunati detentori.
Non in ultimo, l’annuncio dei listing su CEX tier-1, tra i quali si vocifera ci sia Binance e che avverrà il prossimo 27 settembre. Il 25 settembre sarà l’ultimo giorno utile per acquistare i token WSM a $0,00337 prima che WSM venga listato e quindi il suo valore sia soggetto alle dinamiche di mercato.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.
