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Previsione Pi Coin e WSM: questi token riusciranno a esplodere?

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Pi Coin è il token che alimenta il Pi Network e ha lo scopo di incoraggiare le transazioni decentralizzate peer-to-peer, permettendo ai suoi utenti di fare mining con le criptovalute tramite i loro smartphone. 

In sostanza Pi Coin offre una valida alternativa al mining di Bitcoin, tanto da attrarre un’utenza pari fino a ora a oltre 47 milioni di iscritti. Anche per questo motivo sembra molto probabile che Pi possa esplodere nei prossimi anni: esaminiamo alcuni fattori che lo caratterizzano, per capire se ciò accadrà davvero. 

Pi Network: in cosa consiste?

Nato nel 2018 come concorrente diretto di Bitcoin, Pi Network è stato realizzato da Nicolas Kokkalis e Cheng Diao Fan e ha permesso a più utenti di partecipare al mining tramite l’uso dello smartphone

Il meccanismo di mining della rete è stato diviso in tre fasi: pre-Mainnet, Mainnet chiusa e Mainnet aperta. La prima fase, partita nel 2019, ha permesso agli utenti di guadagnare Pi Coin cliccando sul pulsante di un’app mobile ogni 24 ore.

Stando a CoinMarketCap, che riporta i dati del token anche se non ancora negoziabile, il valore di Pi ha raggiunto il suo ATH il 30 dicembre del 2022, pari a $330,65, successivamente invece è crollato e ha toccato il suo minimo storico lo scorso 14 luglio con $19,7.

Ad agosto Pi ha raggiunto $56 come massimo e oggi è scambiato a $33,78. La fornitura massima del token è pari a 100 miliardi: l’80% è destinato alla sua community, mentre il restante 20% al team. 

Previsioni Pi Coin: 2023

Pi Coin in questo momento si trova nella fase Mainnet chiusa, quindi non può accedere alle blockchain. Ad agosto, però, Pi ha iniziato il passaggio alla Mainnet aperta.

Tuttavia, la rete deve verificare oltre 42 milioni di utenti, attraverso il KYC, quindi c’è ancora molta strada da fare prima che questo passaggio si compia. Inoltre, il valore attuale di Pi non è ancora ufficializzato dal team, per cui lo stesso ha messo in guardia gli utenti dall’acquistare il token in un momento in cui gli exchange non lo possiedono ancora. 

Quando avverrà il passaggio alla Mainnet aperta, probabile nel 2024, il progetto subirà delle pressioni per la vendita, con un crollo del valore del token. Di conseguenza, gli investitori potrebbero iniziare a liquidare le loro partecipazioni, non appena se ne rendono conto, portando Pi sotto i $20. Il valore medio per il 2023 sarà quindi di $40.

Previsione Pi: 2024

Dato che verranno sbloccati miliardi di token, nel momento del passaggio alla mainnet aperta, la pressione di vendita sarà imperante per tutto il 2024. A contrastare questo evento possono esserci due fattori: o ci sarà una domanda di Pi uguale o maggiore, che andrà a soddisfare questa pressione, oppure lo sblocco dei token avverrà nel corso di anni, in maniera graduale.

Anche se Pi è stata pensata per consentire pagamenti su un’ampia gamma di prodotti, in questo momento gli utenti possono solo scambiare e trasferire i token tra di loro. Quando si passerà alla Mainnet aperta, tuttavia, con ogni probabilità anche i venditori e i commercianti accetteranno questa valuta.

Per quanto concerne, invece, lo sblocco dei token, secondo il whitepaper di Pi, entro il passaggio alla Mainnet aperta, gli utenti avranno già minato circa 10/20 miliardi di token. Se il valore di Pi resterà stabile e verrà poi confermato dal team, allora il token diventerebbe una delle principali crypto per market cap. 

Va da sé che però Pi è privo di utilità, per cui molti cercheranno di liberarsi del token: nel 2024 quindi Pi potrebbe oscillare tra un minimo di $1 e un massimo di $0,7, con un valore medio attorno a $0,4.

Previsione Pi: 2025

Se il passaggio alla Mainnet aperta avverrà entro il 2024, il valore di Pi potrebbe iniziare a stabilizzarsi nel 2025, con il meccanismo di sblocco dei token e l’offerta limitata come attrattiva per gli sviluppatori e i venditori.

Pi potrebbe quindi vedere la sua utilità crescere. Inoltre, in previsione della prossima corsa al rialzo di Bitcoin, che è prevista per il 2025, anche le altre altcoin ne trarranno beneficio e Pi può essere proprio una di queste.

Nel 2025 quindi Pi potrebbe valere un minimo di $0,4 e un massimo di $1,2, con un valore medio pari a $0,8.

Previsione Pi Coin: 2030

Grazie agli oltre 47 milioni di utenti della rete Pi, l’ecosistema ha tutte le possibilità per attrarre delle imprese alla ricerca di nuovi mercati in cui investire. Molto però dipende anche dalla reazione successiva al passaggio alla Mainnet aperta.

Considerando anche l’offerta di 100 miliardi, se il progetto non riuscisse a recuperare la pressione di vendita conseguente al passaggio, il suo valore si attesterebbe a $0,01 in un’ottica ribassista. 

In caso contrario, potrebbe raggiungere $2, quindi con il raggiungimento di una stabilità. Il valore medio per Pi sarebbe quindi di $1,05 entro la fine del 2030. 

WSM esploderà dopo i listing CEX tier-1 il prossimo 27 settembre

Se le previsioni per Pi Coin sono incerte ma comunque abbastanza ottimistiche, c’è maggiore tranquillità sul destino del token WSM, nativo del progetto Wall St.Memes, che concluderà la sua prevendita domani 25 settembre e verrà listato su CEX di livello 1 (forse anche su Binance) il 27 settembre.

Questa mossa potrebbe far esplodere il token, che in questo modo porterebbe grandi ritorni ai suoi detentori. Di certo, WSM ha il sostegno di una grande community di oltre 1 milione di seguaci sui vari canali social, che ha contribuito non poco al successo della sua prevendita, che ha superato finora i $27 milioni.

Hanno fatto la loro parte anche l’interesse di Elon Musk, che ha interagito con l’account X di Wall St.Memes più volte, aumentando la fiducia degli utenti nel progetto, e l’introduzione del meccanismo di staking, con un APY che è partito con il 282% e ora si attesta attorno al 54%.

Inoltre il fatto che il progetto sia incentrato sulla comunità, ha portato il 100% della fornitura totale di token a essere destinato esclusivamente a questo scopo: niente vendite private o allocazioni per il team, quindi minori rischi di truffe o rugpull.

La prevendita vede i token al costo di $0,0337 ciascuno: è ancora possibile acquistarli collegando il proprio crypto wallet alla pagina ufficiale del progetto e scambiando ETH, USDT o BNB con la quantità di token desiderata.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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