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Bitcoin: dopo gli Ordinals arrivano i Runes

Gli Ordinals hanno fatto parlare molto di sé a maggio, quando fecero schizzare le fee medie sulle transazioni Bitcoin oltre i 30$. 

In altre parole hanno creato un intasamento della mempool che ha costretto gli utilizzatori di BTC a dover spendere molto più del solito per potersi far registrare transazioni sulla blockchain in tempi rapidi. 

In seguito l’hype è svanito, e gli Ordinals hanno smesso di creare problemi. Ormai da molte settimane le transazioni medie giornaliere sono scese sotto i 3$. 

Bitcoin: gli Ordinals ed i token BRC-20

Gli Ordinals, ovvero una sorta di NFT sulla blockchain di Bitcoin, sono stati possibili grazie all’introduzione delle cosiddette Inscription. 

Con le Inscription è possibile creare sia token non fungibili, come gli Ordinals, sia token fungibili come i BRC-20

In particolare, lo standard BRC-20 è un framework che permette la creazione di token sulla blockchain di Bitcoin, ed è stato creato a marzo di quest’anno da uno sviluppatore anonimo che si fa chiamare Domo. 

È stato utilizzato soprattutto per creare memecoin, tanto che ormai si contano più di duecento token BRC-20, ma nessuno con capitalizzazione di mercato che superi i 100 milioni di dollari. Anzi, ve ne sono solo tre che superano i 10 milioni. 

Ad esempio la maggior memecoin al mondo, Dogecoin, capitalizza più di otto miliardi di dollari, ovvero più di tutte le memecoin BRC-20 esistenti ad oggi messe insieme. Queste ad oggi non superano complessivamente i 190 milioni di dollari. 

Bitcoin: dopo gli Ordinals arrivano i Runes

L’ideatore degli Ordinals, Casey Rodarmor, ha di recente dichiarato di non essere sicuro che sarebbe una buona idea creare un nuovo formato di token fungibili sulla blockchain di Bitcoin. 

Lo ha fatto in un post pubblicato sul suo blog in cui ha presentato il nuovo protocollo Runes. 

I token fungibili sulla blockchain di Bitcoin non sono come gli Ordinals, anche se si basano sempre sulle Inscription, e secondo Rodarmor sono al 99,9% truffe e meme. 

Tuttavia, sembra che non abbiano vita breve, pertanto sarebbe utile creare un buon protocollo per supportarli, e per portare entrate significative ai miner di Bitcoin provenienti dalle commissioni di transazione. 

A proposito del protocollo BRC-20, Rodarmor fa notare che ha come conseguenza indesiderata quella della proliferazione di UTXO (Unspent Transaction Output), ovvero i saldi positivi sui wallet Bitcoin. 

Come alternativa lui propone il protocollo Runes. 

Si tratta di un semplice protocollo per token fungibili basato su UTXO, e con una buona esperienza utente per Bitcoin. 

Quella di Rodarmor è solo una proposta, ma secondo Rodarmor è interessante perchè molto semplice, non si basa su dati off-chain, non ha un token nativo e si adatta perfettamente al modello UTXO nativo di Bitcoin. 

I token fungibili

Con token fungibili si intendono tutte quelle criptovalute che non sono native di una blockchain, ma possono essere create ed aggiunte a piacimento. 

I più famosi sono i token ERC-20 su Ethereum, ma sono molto utilizzati anche i BEP-20 su BSC ed i TRC-20 su Tron. 

Non sono utilizzati solo per emettere le stablecoin, ma anche per emettere memecoin, tanto che Rodarmor scrive: 

“il mondo dei gettoni fungibili è un abisso di inganno e avarizia quasi totalmente irredimibile”.

Detto questo, propone lo stesso di portare anche su Bitcoin un protocollo funzionante per i token fungibili, che eviti di creare problemi simili a quelli portati da BRC-20. 

Il punto è che scambiare questi token con transazioni on-chain rischia di far lievitare i costi delle transazioni in BTC, e di certo non ne vale la pena. È vero che questo porta comunque maggiori incassi per i miner, dato che le fee vanno comunque sempre pagate in BTC, ma porta problemi agli utenti. 

Le stablecoin

Tuttavia, creare token di stablecoin che possono essere scambiati nativamente sulla blockchain di Bitcoin rimane qualcosa di molto interessante, soprattutto in ottica futura di avere exchange decentralizzati basati su Lightning Network. 

Sebbene la prima stablecoin mai creata, USDT, inizialmente si scambiava proprio grazie ad una sidechain su Bitcoin (Omni), ormai tutti i token di stablecoin si scambiano su altre blockchain, oltretutto in modo incompatibile con Bitcoin. 

Questo paradossalmente ha portato Bitcoin su altre blockchain, attraverso i wrapped token come WBTC, spostando l’attenzione da Bitcoin alle altcoin. 

In futuro, invece, sarebbe preferibile riportare perlomeno gli scambi tra BTC e stablecoin in un ambiente compatibile con il protocollo Bitcoin, ed attualmente le soluzioni disponibili in tal senso o sono troppo complesse, oppure causano altri tipi di problemi. 

Non si sa se Runes potrà risolvere questi problemi, ma è importante che si continui a cercare soluzioni onde evitare che tutti gli scambi decentralizzati sugli exchange avvengano su altre blockchain. 

Se da un lato le soluzioni per la creazione di exchange decentralizzati compatibili con il protocollo Bitcoin sembrerebbero esserci già, manca però ancora una soluzione efficiente ed efficace per consentire la creazione e lo scambio di token fungibili compatibili con Bitcoin. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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