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Gensler: “il Bitcoin non è una security, le carte Pokémon tokenizzate forse sì”

Negli USA, i membri della Commissione Servizi Finanziari della Camera dei Deputati hanno tenuto per 5 ore, il Presidente della SEC, Gary Gensler, in un’audizione per parlare sulla classificazione crypto e sull’operato dell’agenzia. 

Per Gensler, il Bitcoin non è una security, ma le carte Pokémon tokenizzate sì che potrebbero esserlo. 

Gensler e la classificazione delle crypto: Bitcoin non è una security, le carte Pokémon forse sì

Ieri, Gary Gensler, Presidente della Securities and Exchange Commission (o SEC) degli USA, è stato oggetto di un’audizione durata quasi 5 ore, per parlare della classificazione delle crypto e dell’operato dell’agenzia. 

A convocarlo sono stati i legislatori, e cioè i membri della Commissione Servizi Finanziari della Camera dei Deputati, provenienti da entrambi gli schieramenti.  

Gensler ha scelto di affrontare il tema degli asset digitali nella sua dichiarazione di apertura, ribadendo una posizione che ha mantenuto per tutto il suo mandato: le società di criptovalute sono in grado di registrarsi in modo conforme, semplicemente non vogliono farlo. 

Ecco le parole del Presidente della SEC in merito società crypto:

“Non c’è nulla nei mercati dei titoli delle attività cripto che suggerisca che gli investitori e gli emittenti siano meno meritevoli delle protezioni delle nostre leggi sui titoli. Il Congresso avrebbe potuto dire nel 1933 o nel 1934 che le leggi sui titoli si applicavano solo ad azioni e obbligazioni. Eppure il Congresso ha incluso nella definizione di titolo un lungo elenco di oltre 30 voci, tra cui il termine ‘contratto di investimento'”. 

In pratica, per Gensler, le crypto potrebbero essere delle security dato che coinvolgono un contratto di investimento. 

Gensler e la provocazione del rappresentante Torres su Bitcoin e carte Pokémon

Anche il rappresentante Ritchie Torres, D-N.Y., è intervenuto nell’audizione, chiedendo a Gensler se un “contratto di investimento” richieda o meno un contratto vero e proprio. 

Il Presidente della SEC ha risposto con una citazione dell’ex giudice della Corte Suprema Thurgood Marshall, sulla vaghezza delle definizioni del Congresso. 

A questo punto, Torres ha risposto in modo più diretto come segue:

“Non frequento il MIT, ma nel Bronx, se chiedo se un contratto di investimento include un contratto, la risposta è generalmente sì o no”

Non solo, il rappresentante democratico ha anche chiesto a Gensler se l’acquisto di una carta Pokémon fosse una security, il capo della SEC ha risposto di no. Poi, Torres ha proseguito con questa domanda più articolata: 

“Se dovessi acquistare una carta Pokémon tokenizzata su uno scambio digitale tramite una blockchain? È una transazione di una security?”

Gensler ha risposto: “Dovrei saperne di più”

Ecco perché mentre su Bitcoin, Gensler non ha dubbi sul fatto che non sia una security, per la carta Pokémon tokenizzata come descritto da Torres, invece, c’è la possibilità che possa esserlo.

La Lettera Bipartisan sulla riluttanza della SEC ad approvare un ETF su Bitcoin

Di recente, la SEC ha posticipato ufficialmente la decisione sull’approvazione o meno dell’ETF su Bitcoin proposto da Ark Invest di Cathie Wood. 

Da qui, un gruppo bipartisan di legislatori ha inviato una lettera a Gensler, chiedendo all’agenzia di riconsiderare la sua posizione sull’approvazione degli ETF su Bitcoin. Tra i co-firmatari c’è anche il rappresentante Torres. 

Nella lettera, i quattro membri del Comitato per i Servizi Finanziari sostengono che un ETF bitcoin spot è “indistinguibile” dagli ETF basati su futures crypto, già approvati dalla SEC. Pertanto, il gruppo bipartisan chiede che la SEC approvi gli ETF di Bitcoin richiesti da Fidelity, iShares di BlackRock e Grayscale Investments. 

Subito dopo, durante l’audizione da 5 ore, anche il deputato Tom Emmer, R-Minn, ha detto a Gensler quanto segue:

“È chiaro che lei sta lavorando per consolidare il suo potere, anche se ciò significa distruggere le opportunità per gli americani di tutti i giorni e, francamente, il futuro finanziario di questo Paese.

Persino i tribunali federali stanno evidenziando il danno che lei, signore, sta arrecando ai nostri elettori e le stanno dicendo che non ha l’autorità legale per raggiungere il suo obiettivo di schiacciare la concorrenza nei mercati finanziari”.

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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