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Bitcoin: riappare su X (Twitter) il finto Satoshi Nakamoto

Satoshi Nakamoto è lo pseudonimo con cui il creatore di Bitcoin si firmava: per quanto se ne sa, non ha mai avuto un suo profilo Twitter, anche perchè nessuno sa chi sia. 

Tuttavia, dato che quello è solo un pseudonimo, chiunque lo può utilizzare, e visto che il vero Satoshi è scomparso da più di dieci anni, nessuno può impedire che venga utilizzato. 

Bitcoin: il finto Satoshi Nakamoto su Twitter

All’indirizzo web twitter.com/satoshi si trova per l’appunto il profilo Twitter (ora X) di un sedicente Satoshi Nakamoto. 

Si tratta di un profilo creato solamente nel 2018, ovvero più di sette anni dopo la scomparsa del creatore di Bitcoin

Questo profilo fake da ieri è tornato a twittare. 

L’ultimo tweet annuncia la riattivazione del profilo stesso, promettendo di pubblicare dei tweet divulgativi. 

La cosa curiosa è che si tratta di un profilo verificato con spunta blu, ma questo non significa che Satoshi Nakamoto sia il vero nome del proprietario del profilo. Significa però che X conosce la vera identità del proprietario di quel profilo, anche se occorre ancora una volta specificare che non si tratta del creatore di Bitcoin. 

Bitcoin: la monetizzazione del falso profilo Twitter di Satoshi Nakamoto

Ma perchè questo profilo è stato attivato proprio ora, dopo cinque anni di inattività?

Infatti il precedente post era datato 31 ottobre 2018, e questo significa che il proprietario abbandonò quel profilo solo cinque mesi dopo averlo creato. 

Un indizio ci può provenire proprio dalla spunta blu. 

Un profilo di fatto anonimo non ha senso che risulti essere verificato con spunta blu. Tuttavia ha senso che abbia attivato l’abbonamento Premium, ad esempio per poter utilizzare le funzionalità aggiuntive. 

Ma il motivo principale per cui questo profilo sia stato verificato probabilmente è un altro: la monetizzazione. 

Si tratta di un profilo con 62.000 follower, e che di sicuro può far parlare molto di sè (come dimostra questo stesso articolo). 

Pubblicando con costanza, è molto probabile che un tale profilo possa arrivare ad attivare la monetizzazione delle views. 

Solo che, per poterlo fare, è necessario avere la spunta blu, e questo probabilmente è il vero motivo per il quale è stato verificato, anche se si tratta di un profilo che non utilizza l’identità del suo proprietario (che comunque a X è nota). 

Basti pensare che per arrivare ad attivare la monetizzazione delle vews su X occorrono almeno cinque milioni di visualizzazioni in tre mesi, ed il profilo fake di Satoshi è riuscito addirittura a superare questo obiettivo con quell’unico tweet di ieri. 

Quindi già ora può attivare la monetizzazione delle views, ed è molto probabile che attivandola possa guadagnare molto twittando. 

L’equivoco

Tutto ciò ovviamente si basa sull’equivoco che quello possa essere il profilo del creatore di Bitcoin, altrimenti non si spiegherebbe in alcun modo l’enorme successo ottenuto dal suo tweet di ieri. 

Il problema è che non vi è in alcun modo indicato che non si tratta del profilo del creatore di Bitcoin, e questo potrebbe anche trarre in inganno molte persone. 

Il vero Satoshi Nakamoto, ovvero la persona che ha creato Bitcoin utilizzando questo pseudonimo per farsi conoscere, non risulta sia mai stato attivo su Twitter. Su nakamotoinstitute.org si possono trovare tutte le sue comunicazioni note, e nessuna di queste è avvenuta su un qualsiasi social network. 

Nakamoto comunicava via email, all’interno di newsgroup, ed all’interno di forum. 

Se da un lato è possibile che l’account fake di Satoshi Nakamoto su X abbia grande successo, e possa guadagnare molto monetizzando le views, dall’altro è tuttavia anche possibile che qualcuno possa non capire che si tratta di un account fake, soprattutto ora che ha la spunta blu. 

I guadagni

Non è facile stimare quanto potrebbe realisticamente guadagnare il proprietario di quell’account fake. 

Attivando la monetizzazione delle views i guadagni dipendono dal volume complessivo delle visualizzazioni dei tweet. 

Sebbene sia estremamente improbabile che possa mantenere una media di 5 milioni di views a tweet, non è affatto impensabile che possa superare costantemente le 5 milioni di visualizzazioni mensili. 

Ad oggi, non esistono ancora dati certi sugli incassi che si possono ottenere con mille visualizzazioni, ovvero il cosiddetto RPM (Revenue Per Mille), ma da alcune informazioni rese note da chi ha già attivato la monetizzazione sembra che l’RPM su X sia molto maggiore rispetto ad esempio a quello su TikTok, ma molto inferiore a quello su YouTube. 

Tuttavia, dato che ottenere molte visualizzazioni su X è molto più facile che ad esempio su YouTube, è persino possibile che a parità di impegno e di sforzo profuso su X le views si possano monetizzare in misura nettamente superiore anche a YouTube, per il semplice motivo che se ne possono fare molte di più. 

Facendo una stima a grandissime linee per i guadagni potenziali mensili dell’account fake di Satoshi Nakamoto su X, si potrebbe ipotizzare una forchetta compresa tra 500$ e 5.000$. Non è però possibile escludere che possa arrivare fino a 10.000$ al mese, impegnandosi un po’ di più. 

Alla luce di ciò è possibile affermare che quasi sicuramente non si tratta dell’account del creatore di Bitcoin, dato che quest’ultimo possiede più di 25 miliardi di dollari in BTC, mai utilizzati. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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