HomeCriptovaluteApple rimuove il portafoglio crypto, MetaMask poi lo riammette

Apple rimuove il portafoglio crypto, MetaMask poi lo riammette

Nel weekend è andata in onda una specie di tragedia greca iperaccelerata che ha riguardato Apple ed il portafoglio crypto MetaMask. 

Sabato infatti ad un certo punto ha iniziato a circolare, soprattutto su X, la notizia che l’app di MetaMask non era più disponibile sull’Apple Store. 

La notizia è stata poi confermata sul profilo ufficiale del wallet. 

L’annuncio ufficiale diceva anche che il team stava lavorando per poter consentire all’app di tornare al più presto sullo store degli iPhone, ed infatti meno di un’ora dopo ne hanno annunciato il ripristino. 

La rimozione ha riguardato solo l’Apple Store, e non Google Play. 

Cosa è successo tra Apple e il portafoglio crypto MetaMask

MetaMask è un wallet crypto sviluppato da Consensys, ma né sul suo profilo ufficiale né su quello dell’azienda madre hanno pubblicato tutti i dettagli dell’accaduto. 

Dato però che il problema è stato prontamente risolto, è lecito ipotizzare che riguardasse in modo specifico le policy dell’Apple Store. 

È possibile che la rimozione sia stata accompagnata da un qualche tipo di avviso rivolto agli sviluppatori, nel quale dovrebbe essere stato incluso il motivo della rimozione. 

Gli sviluppatori sono prontamente intervenuti per cercare di capire dove stava il problema, e come correggerlo, ed a quanto pare in tempi davvero record l’hanno individuato e risolto. 

A quel punto hanno sottoposto nuovamente all’esame dell’Apple Store l’app, che questa volta ha passato il test di conformità alle policy della piattaforma. 

La motivazione

Ufficialmente non è stata resa nota la motivazione che ha spinto Apple a rimuovere l’app dallo Store. 

Gli unici dettagli resi noti sono che non si trattava di un problema di sicurezza, e che la rimozione non era nemmeno una conseguenza di un’azione richiesta da parte degli utenti. Queste dichiarazioni fanno presumere che gli sviluppatori sapessero con precisione quali erano le policy dell’Apple Store che risultavano essere state violate. 

Nonostante ciò hanno lo stesso deciso di non divulgare questa informazione, e ciò suona perlomeno un po’ strano. 

Qualcosa del genere era già successo ad inizio 2020 su Google Play, ed allora, in un contesto completamente diverso e con una versione decisamente più antica dell’app, si era trattato di un fraintendimento. Ci vollero molti giorni prima che il problema fosse risolto, mentre stavolta ci sono volute pochissime ore. 

L’ipotesi pertanto è che stavolta gli sviluppatori siano dovuti intervenire per modificare qualcosa, mentre nel 2020 fu sufficiente dimostrare che l’app non faceva mining. 

Sembra però che le modifiche non siano state effettuate sull’app, ma solo sull’account Apple con cui l’app era stata aggiunta allo Store. 

Il Lead Product Manager di MetaMask, Taylor Monahan, infatti ha dichiarato che il problema riscontrato da Apple riguardava “qualcosa di procedurale (?) con l’account Apple”, e non avente a che fare con l’app stessa. 

Per questo motivo sono riusciti a risolvere così in fretta. 

I rischi per gli utenti

Gli utenti di MetaMask quindi non dovrebbero aver corso alcun tipo di rischio. 

L’app è rimasta comunque sempre attiva ed utilizzabile normalmente e regolarmente, solo che per un paio di ore non è stato possibile scaricarla ed installarla. Per chi l’aveva già scaricata ed installata non è cambiato assolutamente nulla. 

In questo casi comunque si consiglia di non tenere tutti i token su un solo wallet, proprio perchè a volte alcuni wallet possono avere dei problemi. Tenendo i fondi separati in differenti wallet si riduce molto il rischio di vederseli di fatto bloccati tutti. 

Oltretutto il codice di MetaMask è open source, quindi chiunque in teoria può andare a vedere come funziona e cosa fa. 

È un wallet non-custodial, che consente all’utente di possedere in via esclusiva il seed e le chiavi private del wallet stesso, rendendolo così ancora più sicuro. 

Il fatto che non sia stato rimosso da Google Play indica abbastanza chiaramente che il problema non riguardasse il wallet, ma solo le policy di Apple. 

Le policy di Apple per il portafoglio crypto MetaMask

Apple infatti ha delle policy probabilmente più stringenti rispetto a Google Play. 

Ad esempio esige che una parte degli incassi effettuati dalle app che si scaricano dall’Apple Store venga rigirato ad Apple, e questo riguarda anche MetaMask. 

Però le fee pagate dagli utenti del wallet per inviare token non vanno a MetaMask o a Consensys, ma ai miner o ai nodi validatori, quindi non possono essere condivise con Apple, nemmeno in parte. 

Probabilmente però non si è trattato di un problema con le fee, dato che sembra connesso all’account su Apple di MetaMask e non all’app stessa. 

Apple impone policy restrittive anche agli account degli sviluppatori che pubblicano app sul loro Store, ed in questo caso potrebbe essersi trattato di qualche requisito temporaneamente mancante che è stato sufficiente fornire per riattivare l’account. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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