Altra buona news oggi per Bitcoin: la Corte d’Appello del DC Circuit ha formalizzato definitivamente la vittoria di Grayscale sulla SEC nel caso che riguardava la sua richiesta di conversione del GBTC in un ETF su Bitcoin spot.
Con questa sentenza della Corte d’Appello il giudizio espresso a riguardo dal giudice non può più essere contestato.
Summary
L’ETF Bitcoin di Grayscale: le ultime news
Grayscale è la società che ha creato e che gestisce il maggiore fondo al mondo su Bitcoin.
Si tratta del Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), che ad oggi detiene più di 621.000 BTC. Escludendo Satoshi Nakamoto, di cui si è persa ogni traccia da più di 12 anni, si tratta del maggior detentore di Bitcoin al mondo, molto sopra i 158.000 BTC di MicroStrategy.
Esiste ormai da molti anni, ma non è un ETF. È sempre un fondo collateralizzato che replica l’andamento del prezzo del sottostante, ma è quotato solo OTC e non sulle borse tradizionali.
Tempo fa Grayscale ha chiesto alla SEC di approvare la conversione del suo GBTC in un vero e proprio ETF su Bitcoin spot, e la SEC si era rifiutata.
La causa contro la SEC
A quel punto la società ha fatto causa alla SEC, ed alla fine l’ha vinta.
Secondo la Corte d’Appello la SEC non aveva motivazioni sufficienti per bocciare tale richiesta, e così ha rigettato la decisione della SEC a riguardo.
Sebbene la sentenza non intimasse esplicitamente alla SEC di approvare la richiesta di Grayscale, l’esito più ovvio di questa vicenda sarebbe che la SEC ammettesse di non avere sufficienti motivazioni, e procedesse all’approvazione.
Oltretutto in teoria la SEC avrebbe potuto presentare ricorso alla stessa corte, e se avesse avuto l’intenzione di resistere fino in fondo probabilmente lo avrebbe presentato.
Invece ha deciso di non presentare ricorso, di fatto accettando la sentenza.
La sentenza definitiva
E così ieri la Corte d’Appello ha potuto presentare la sentenza definitiva ed irrevocabile, con cui dà ragione a Grayscale e torto alla SEC.
Questa sentenza, ormai definitiva, ordina di fatto all’agenzia di annullare il rifiuto espresso sulla richiesta di Grayscale, anche se non ordina esplicitamente di approvarla.
Ora quindi tocca alla SEC esprimersi nuovamente a riguardo.
A questo punto ci si aspetta che proceda con l’approvazione, anche se in teoria esiste anche una piccola possibilità che possa trovare altre motivazioni per bocciarla nuovamente.
In altre parole questa sentenza definitiva non costituisce affatto un presupposto che rende inevitabile l’approvazione dell’ETF su Bitcoin spot di Grayscale, ma rende estremamente probabile che ciò accada.
Grayscale news: l’approvazione degli ETF Bitcoin
La questione però non è relativa solo al GBTC di Grayscale, perchè ci sono diverse richieste simili su cui la SEC dovrà pronunciarsi.
L’ipotesi che circola è che possa decidere di approvarle tutte in blocco, per non dare ad alcun gestore un vantaggio temporale sugli altri.
Oltretutto sembra che BlackRock si stia già concretamente preparando al lancio sul mercato del suo ETF su Bitcoin spot, e questo fa presumere che l’approvazione potrebbe essere vicina.
Non è comunque detto che tutte le richieste a tal proposito abbiano uguali probabilità di essere approvate.
Quello che si crede è che tutte quelle a cui la SEC non potrà più opporsi verranno approvate tutte insieme, a partire da quella di Grayscale e quella di BlackRock.
Tra le altre invece qualcuna potrebbe avere qualche falla, o non possedere tutti i requisiti, quindi alcune potrebbero anche essere bocciate.
In questo momento comunque sembra che almeno due richieste (BlackRock e Grayscale) abbiano tutti i requisiti per essere approvate.
L’impatto sui mercati
Il pump del prezzo di Bitcoin degli ultimi giorni potrebbe essere banalmente il modo con cui i mercati hanno di fatto già prezzato l’approvazione degli ETF su Bitcoin spot.
D’altronde la dominance di BTC è salita ai massimi degli ultimi due anni, con BTC che ha fatto segnare il nuovo record annuale del 2023 ed ETH ad esempio no.
In questo momento non è facile immaginare che la notizia definitiva faccia ulteriormente salire il prezzo di Bitcoin, anche se qualche margine di crescita sul breve periodo in teoria ci sarebbe ancora.
Il maggiore impatto comunque ci sarà sul medio/lungo periodo, in particolare nei prossimi due o tre anni.
Gli ETF su Bitcoin spot infatti sono collateralizzati direttamente in BTC, costringendo quindi i loro gestori ad acquistare Bitcoin sul mercato ed immobilizzarli in maniera sufficiente da coprire il valore di tutte le azioni emesse.
Se a ciò ci aggiungiamo che tra sei mesi ci sarà il quarto halving di Bitcoin il quadro per il biennio 2024/2025 si fa piuttosto interessante.