Tra ieri ed oggi si è verificato un vero e proprio boom del prezzo di Bitcoin, grazie soprattutto alle ultime news riguardanti gli ETF.
A dire il vero questa non è l’unica dinamica in corso, ma è stata probabilmente l’evento che ha scatenato il pump.
Summary
Le news sugli ETF e il prezzo di Bitcoin
Ieri, in particolare sono uscite due notizie importanti sugli ETF, ed in particolare riguardo quello di BlackRock.
BlackRock è il maggior gestore patrimoniale del mondo, ed ha un tasso di approvazione degli ETF superiore al 99%.
Quando a luglio ha presentato ufficialmente domanda alla SEC per l’ammissione di un ETF su Bitcoin spot il prezzo di BTC era salito facendo registrare nuovi massimi attorno a quota 31.800$.
In seguito, a fronte della causa vinta da Grayscale contro la SEC, era divenuto chiaro che l’agenzia americana non aveva più scuse per poter continuare a rifiutarsi di approvare questo tipo di ETF, e quindi i mercati crypto hanno iniziato a reagire.
Ieri, però, si sono verificate due novità che fanno pensare ad un lancio imminente dell’ETF di BlackRock, dopo che la società ha presentato una domanda aggiornata con le osservazioni della stessa SEC.
La prima è che la società ha iniziato il seed dell’ETF, ovvero la raccolta preliminare dei fondi per poter iniziare ad acquistare il collaterale.
Da notare che il collaterale è Bitcoin, quindi si ipotizza che BlackRock abbia finalmente iniziato ad acquistare BTC per poterli usare come collaterale per il lancio dell’ETF.
La seconda è che l’ETF di BlackRock, iShares Bitcoin Trust, è stato listato sul DTCC (Depository Trust & Clearing Corporation).
Il ruolo dei mercati cinesi
Ieri sera, dopo la pubblicazione di queste due notizie, il prezzo di Bitcoin era riuscito a salire sopra i 32.000$.
Sebbene per un breve momento, sullo slancio della risalita, era riuscito a toccare anche i 35.000$, in seguito era ridisceso a 32.500$, ma solo fino all’apertura delle borse cinesi.
Infatti ormai da qualche giorno si verificano degli aumenti del prezzo di Bitcoin quando i mercati finanziari tradizionali americani ed europei sono chiusi, mentre quelli asiatici sono già aperti.
A dire il vero stanotte i mercati cinesi avevano aperto in calo, ma circa mezz’ora dopo l’apertura è avvenuto un rimbalzo con un piccolo ma veloce spike.
Proprio in contemporanea a quello spike il prezzo di Bitcoin ha fatto un secondo balzo, riportandosi sopra i 35.000$. In seguito è sceso a 34.000$.
Ieri, invece, il prezzo di Bitcoin era salito da 28.000$ a 30.000$ mentre le borse americane ed europee chiuse, e le borse cinesi erano in calo. È possibile che la banca centrale cinese stia continuando ad intervenire sui mercati finanziari iniettando liquidità, una parte della quale finisce per andare su Bitcoin.
Il ruolo del dollaro
Da notare che stanotte però è avvenuto un terzo evento che potrebbe aver avuto un ruolo.
Poco dopo l’apertura delle borse USA il Dollar Index ha iniziato una netta discesa sotto i 106 punti.
Tale discesa era durata per tutto il tempo in cui le borse USA sono state aperte, fino a raggiungere i 105,5 punti.
Durante quella discesa il prezzo di Bitcoin è salito da 30.400$ a 31.400$.
In seguito era salito ancora grazie alle notizie sugli ETF di BlackRock, ma lo spike che lo ha portato sopra i 35.000$ in contemporanea a quello sulle borse cinesi è avvenuto mentre il Dollar Index di nuovo scendeva da 105,5 a 105,4 punti.
La somma dei fattori: le news sugli ETF spingono il prezzo di Bitcoin
Quindi il boom degli ultimi giorni del prezzo di Bitcoin è iniziato ieri notte grazie al mercato cinese, per poi essere proseguito sempre ieri all’apertura delle borse USA grazie al calo del dollaro, ed essersi intensificato a borse americane chiuse grazie alle notizie sugli ETF.
In seguito stanotte ha fatto registrare un nuovo spike in contemporanea ad un ulteriore calo del dollaro e ad uno spike sulle borse cinesi.
Sono pertanto in atto ben tre fattori che stanno spingendo il prezzo di Bitcoin negli ultimi giorni.
Quello principale sembra essere proprio quello legato alle notizie sugli ETF, dato che è quello che ha prodotto l’incremento più evidente.
Non bisogna però sottovalutare l’impatto dei mercati cinesi perchè tra i tre fattori in atto è quello che va avanti da più giorni.
Infine, ma non meno importante, è il leggero calo del dollaro, che fa presumere un ritorno di interesse nei confronti degli asset risk-on.
Basti dire che solo dieci giorni fa il prezzo era ancora inferiore ai 27.000$, e che da allora ha fatto registrare un significativo +27%.
Questo aumento è avvenuto in tre fasi: la prima, tra domenica 15 ottobre e lunedì 16, con il ritorno sopra i 28.000$, la seconda, venerdì scorso, con il ritorno sopra i 30.000$, e la terza ieri.
I valori fatti registrare stanotte sono quelli massimi del 2023.
