Il mercato delle opzioni su Bitcoin ha superato quello dei future per Open Interest (OI).
Infatti, secondo i dati di CoinGlass, a fronte di un OI complessivo di circa 16,2 miliardi di dollari su tutti i mercati dei future sul prezzo di BTC, quello delle opzioni è salito a 17,5 miliardi.
Summary
Il boom delle opzioni su Bitcoin
Il grafico di CoinGlass mostra che ad inizio anno l’Open Interest complessivo delle opzioni su Bitcoin era sceso sotto i 3,5 miliardi di dollari, essendo invece arrivato fino a 14,5 miliardi ad ottobre 2021 in piena bull run.
A gennaio 2022, però, era già crollato sotto i 7 miliardi di dollari, ed a luglio era sceso anche sotto i 5 miliardi.
Tuttavia, dopo essere per l’appunto precipitato a 3,5 miliardi, a fine gennaio 2023 era già risalito a 7, per poi a marzo superare nuovamente i 14,5 miliardi di dollari.
Quindi si tratta di un mercato che in questo 2023 ha fatto registrare un vero e proprio boom, toccando nuovi massimi simili a quelli del 2021 ma in assenza di una vera e propria bullrun.
Il bear-market dell’anno scorso lo aveva represso parecchio, ma quest’anno non solo si è ripreso, ma ha finito per abbattere tutti i record precedenti, anche quelli della bull run del 2021.
Oltretutto da marzo in poi l’OI sulle opzioni BTC è sempre rimasto sopra i 10 miliardi di dollari, e probabilmente non è un caso che ciò sia avvenuto proprio dopo il fallimento di alcune grandi banche americane.
Un mercato più sofisticato
L’ipotesi alla base di questo boom è banalmente quella di un mercato che si sta facendo sempre più sofisticato.
Se fino al 2020 il mercato di Bitcoin era talmente piccolo e banale da non aver ancora nemmeno attratto grandi investitori istituzionali, nel 2023 sembra esserci stata una vera e propria svolta.
Lo dimostra anche l’ingresso di un colosso tradizionale come BlackRock con la sua richiesta di emettere negli USA uno dei primi ETF su Bitcoin spot della storia statunitense.
Va detto che i mercati dei future e delle opzioni sono quelli maggiormente adatti agli speculatori, che non ai veri investitori, ma si sa che i mercati finanziari sono letteralmente dominati dalla speculazione.
Il fatto che gli strumenti per speculare sui movimenti di prezzo di BTC riescano ormai ad attrarre più capitali rispetto ai mercati spot per gli investitori a medio/lungo termine non significa altro che questo mercato sta maturando assomigliando sempre di più a quello ad esempio dell’azionario.
Secondo il direttore commerciale di Deribit, (il principale exchange di opzioni crypto), Luuk Strijers, l’aumento dell’attività nel mercato delle opzioni è per l’appunto un chiaro segno di maggiore sofisticazione di questo mercato.
Il superamento dell’OI delle opzioni su quello dei future indicherebbe una crescente preferenza per le opzioni come strumenti per il posizionamento strategico, la copertura o l’accesso al recente aumento della volatilità implicita.
Le opzioni
Infatti le opzioni non sono utilizzate solo per aprire scommesse vere e proprie sulle variazioni dei prezzi di mercato, ma anche per mitigare i rischi.
Sono infatti contratti derivati che danno all’acquirente il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere un asset, ad un prezzo predeterminato, ed entro una data specifica.
Quindi dato che chi le compra ha la libertà di decidere se sfruttarle o meno, risultano essere perfette per mitigare i rischi, dato che possono essere utilizzate solo in caso di problemi e magari non utilizzate quando tutto va come previsto.
In alcuni casi invece vengono semplicemente utilizzate per sperare di amplificare gli eventuali rendimenti.
In genere però quelle put, ovvero di vendita, vengono utilizzate da chi ha aperto posizioni rialziste per proteggersi da potenziali ribassi, visto che in quel caso danno loro diritto a vendere a prezzi maggiori. Invece viceversa quelle call, ovvero di acquisto, vengono in genere utilizzate da chi sta scommettendo su possibili ribassi per proteggersi da eventuali rialzi, dato che in questo caso danno loro diritto ad acquistare a prezzi più bassi.
L’utilizzo delle opzioni non è affatto banale, quindi se ne consiglia l’uso solo ad investitori e speculatori professionali o con molta esperienza a riguardo.
Il principale vantaggio rispetto ai future è proprio il fatto che non obbligano chi le utilizza a vendere o comprare, ma una volta acquistate possono essere sia utilizzate che non utilizzate.